Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.
Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.
Nicoletta da ieri è nuovamente agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato emesso dalla giudice Elena Massucco in seguito alla condanna definitiva per evasione di 1 anno e 9 mesi.
È evidente che ci troviamo davanti a un governo che si muove su binari non solo indifferenti alla fame e alla distruzione che produce, ma del tutto contrari a qualsiasi possibilità di vita dentro questo letamaio.
In migliaia abbiamo ripreso le strade del centro di Bologna con un potentissimo grido di solidarietà e di rabbia per le misure repressive che hanno colpito tante di noi e che hanno espulso due compagne, uno studente e una studentessa, una piccola parte di un noi molto più grande, dalla città di Bologna.
A Padova 7 misure cautelari (obblighi di dimora, di firma, diveti vari) per altrettanti compagne e compagni, in particolare legati al centro sociale Pedro. All’alba ci sono state anche oltre una ventina di perquisizioni, non solo nella città ma anche in altre zone del NordEst come, Mestre, Treviso e Schio.
La fine dell’anno dà a molti la possibilità di esprimere buoni propositi per il futuro o per tracciare bilanci sul passato. Noi, invece, ne approfittiamo per fare un riepilogo di tutte le situazioni di restrizione della libertà personale che ci riguardano.
Riceviamo una bella notizia: i quattro giovani studenti arrestati l’11 maggio scorso a Torino, a seguito della manifestazione che indicava in Confindustria la responsabilità della morte di Giuseppe e Lorenzo in alternanza scuola-lavoro, sono finalmente liberi.
Le istanze presentate dagli avvocati sono state accettate e dunque Giorgio è tornato ai domiciliari, ad Umberto già ai domiciliari sono stati tolti braccialetto e restrizioni sulla comunicazione, Andrea torna in libertà ed Alice anche però con due firme a settimana.
Un nuovo capitolo nelle cronache dell’assurdo della procura di Torino. Al centro delle ossessioni dei PM sabaudi ci sono, questa volta, un paio di iniziative portate avanti dai notav durante quest’estate. da notav.info La prima quando, in piena emergenza siccità, TELT aveva pensato bene fosse il momento di fare alcuni carotaggi nei dintorni di San […]