Il popolo Me`phaa di Tilapa, Guerrero, ha presentato il proprio sistema di giustizia denominato Sicurezza di Protezione Territoriale Indigena (Serti), per “difendere il territorio da una prospettiva indigena, olistica e integrale”, di fronte alle minacce di progetti minerari, saccheggio territoriale e controllo dei gruppi del crimine organizzato.
Il presidente messicano Obrador ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con l’Ecuador, dopo che la polizia ha fatto irruzione nell’ambasciata messicana a Quito per arrestare l’ex vicepresidente Jorge Glas, legato all’ex presidente Correa, da tempo rifugiatosi in Europa.
Migliaia di persone dei municipi chiapanechi di Chicomuselo, Socoltenango e La Concordia sono state obbligate a sfollare dalle proprie comunità per la violenza provocata da gruppi del crimine organizzato e dalle forze armate, dopo lo scontro tra cartelli del passato 15 gennaio e l’irruzione dell’esercito e della Guardia Nazionale.
Da quando Noboa ha dichiarato che il paese vive un “conflitto interno” sono più di 1.500 i detenuti.
Il decreto di Conflitto Armato Interno emesso dal governo di Daniel Noboa “si inscrive in modo diretto nella Dottrina dello Shock come condizione di possibilità per l’aggiustamento economico”, sostiene l’economista ecuadoriano Pablo Dávalos.
La violenza e l’insicurezza che da più di un lustro imperano in Ecuador, promosse da una successione di governi di destra, ha raggiunto oggi una nuova pietra miliare, dopo che il 2023 si è chiuso con circa 8 mila morti violente, il tasso più alto nel numero di assassinati nella storia del paese, e quasi il doppio rispetto alle più di 4 mila avvenute un anno prima.
In questo Paese, dal 2021, sono stati denunciati circa 500 assassinii nelle carceri e, allo stesso tempo, il numero di omicidi aumenta ogni giorno, soprattutto nei quartieri periferici delle città costiere come Esmeraldas e Guayaquil.