Anche la Nato preme per costruire il ponte sullo Stretto, l’infrastruttura servirà a collegare le basi di Sigonella e Napoli.
Il 12 agosto 2023 alle 18 a Piazza Cairoli (ME), al CORTEO NO PONTE, mescoliamo ancora una volta i nostri desideri, facciamo ancora una volta sentire le nostre voci e tutta l’energia che opponiamo alla devastazione dei territori.
E’ difficile dire quanta gente sia arrivata sabato a Torre Faro per la manifestazione No Ponte.
A seguito della decisione del governo Meloni di procedere con la costruzione del ponte di Messina, la lotta dei No Ponte torna nelle piazze.
Questo sabato 17 giugno vi saranno tre importanti mobilitazioni intrecciate dal filo comune della difesa e cura dei territori.
Il Movimento No Ponte ha contestato il Ministro delle infrastrutture che oggi a Messina si è dovuto rinchiudere su un traghetto per la sua passerella politica. All’arrivo di Salvini è avvenuto un lancio simbolico di carta igienica. Cori anche contro la CISL che ha organizzato l’evento.
Noi abitanti dei territori dello Stretto di Messina, riconoscendo e volendo contrastare un modello di sviluppo inumano e quindi inaccettabile, sentiamo necessario un agire conflittuale verso ciò che ci schiaccia e produce disastri sociali, climatici, umanitari. Dichiariamo perciò che non ci fermeremo fintanto chè il ponte non sarà cancellato dall’orizzonte futuro del nostro territorio.
Proprio sulle relazioni Ponte-militare è opportuno riportare alcuni elementi ignoti al grande pubblico e soprattutto volutamente ignorati e/o occultati dai sostenitori dell’opera.
Il Decreto sulla crisi idrica approvato dal Consiglio dei ministri il 6 aprile prevede l’istituzione di una Cabina di regia interministeriale, presieduta dalla premier o dal ministro delle Infrastrutture, e la nomina di un “Commissario straordinario nazionale” per la scarsità idrica, dotato di poteri speciali e capace di agire in deroga alle leggi vigenti.
Dietro al ponte vi è una precisa idea di “progresso” che secondo Salvini «non dovrà subire intoppi o rallentamenti». Attorno a questa sfida si gioca lo scontro ideologico del nostro tempo, sulla nostra terra.