Oggi pomeriggio abbiamo avuto questa notizia, il nostro compagno Giorgio al momento di presentarsi in commissariato per la firma quotidiana dovuta alla sorveglianza speciale è stato tradotto in questura.
Nella serata del 30 luglio, a Modane, nell’alta Val Maurienne sono andati a fuoco ben 5 tra ruspe e macchinari da scavo nel cantiere del Tav. Si tratta della prima volta che in Francia viene attuata una azione diretta di tale intensità contro i cantieri della Tav Torino-Lione.
Con oggi si aprono le danze grazie a una prima giornata ricca di dibattiti, contenuti e costruzione di una prospettiva comune in un presente sempre più complesso e in cui le esperienze di lotta vengono silenziate.
“Si è concluso ieri il fine settimana di lotta No Tav, una tre giorni di iniziative partecipate e determinate in quel del presidio di Venaus che ha dato il via all’estate di lotta nella nostra Valle.”
A Vicenza sabato scorso, 8 luglio, 150 attiviste e attivisti No Tav, insieme a Fridays for Future Vicenza e Centri Sociali del Nord-Est, hanno bloccato per oltre due ore il Ponte Alto, una delle principali arterie del traffico della città veneta.
Un nuovo tentativo della questura di Torino di arginare l’agire del movimento No Tav. Sì, di questo stiamo parlando, di una goffa manovra che prova a limitare le libertà di movimento di un altro attivista.
E’ difficile dire quanta gente sia arrivata sabato a Torre Faro per la manifestazione No Ponte.
Condividiamo di seguito le valutazioni di notav.info sulla giornata di lotta del 17 giugno.
Questo sabato 17 giugno vi saranno tre importanti mobilitazioni intrecciate dal filo comune della difesa e cura dei territori.
Il trait-d’union da un lato all’altro delle Alpi significa unire le forze, in modo da dare slancio alle lotte territoriali, indicando nell’esigenza di un vivere sostenibile in sintonia con i territori e chi li vive l’unico orizzonte possibile oggi.