Per la lotta di liberazione anticoloniale, per spezzare l’assedio a Gaza, per fermare il genocidio.
Nelle prime ore di giovedì 26 ottobre 2023, 20esimo giorno di attacco contro Gaza dopo l’attacco in territorio israeliano compiuto da Hamas, l’esercito di Tel Aviv fa sapere di essere entrato all’interno del nord della Striscia usando reparti di fanteria e carri armati per colpire presunte postazioni di lancio di missili anticarro “e preparare – dicono i soldati – il futuro campo di battaglia”.
Abbiamo tradotto questa intervista a Cemil Bayik apparsa su ANF News
Una contro-mobilitazione artistica dal basso si sta diffondendo ovunque. Sui treni, sugli spalti, sui muri e sugli striscioni, a Belfast, Città del Messico o Parigi…
Da queste affermazioni è evidente che quello che vive in un altro mondo è Federico Rampini.
Dieci tesi sugli sconvolgimenti in corso in Medio Oriente
Quanto più Israele riesce a isolare i palestinesi dai loro ambienti regionali, tanto più investe nella loro divisione.
L’uso di munizioni al fosforo bianco sulle popolazioni civili è un crimine di guerra, e ha sicuramente pesanti conseguenze sanitarie per chi viene direttamente colpito, ma queste non sono le uniche conseguenze.
Le ultime notizie sulla Palestina raccontano di una situazione umanitaria in emergenza totale, nonostante sui giornali nostrani si parli di un’intermediazione da parte di Biden in visita ieri da Netanyahu, per aprire corridoi umanitari nel valico di Rafah al confine con l’Egitto, la realtà è ben altra.
Domenica il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha dichiarato che se fosse necessario sospendere le relazioni estere con Israele, lo farebbe dato che “non appoggiamo il genocidio”.