InfoAut
Immagine di copertina per il post

Palestina: si allargano le proteste nel mondo arabo e non solo

Le ultime notizie sulla Palestina raccontano di una situazione umanitaria in emergenza totale, nonostante sui giornali nostrani si parli di un’intermediazione da parte di Biden in visita ieri da Netanyahu, per aprire corridoi umanitari nel valico di Rafah al confine con l’Egitto, la realtà è ben altra.

Continua la stampa mainstream a diffondere con certezza la notizia che ad aver bombardato l’ospedale di Al Alhli sia stato Hamas, nonostante circolino varie interpretazioni sulla vicenda gravissima che ha causato mille vittime palestinesi che si sommano alle altre migliaia dal 7 ottobre. Intanto, sono scoppiate le proteste nel mondo arabo dalla Cisgiordania, al Libano al Maghreb, coinvolgendo diversi territori a sostegno della resistenza palestinese. A livello globale l’avallo dei crimini attuati da Israele mette in comune USA come UE, in particolare mettendo in primo piano una narrazione tutta schiacciata sulla paura del terrorismo islamico che implica la libertà da parte dei governi di applicare misure repressive sempre più stringenti, come nel caso della Francia.

In merito a questi temi abbiamo sentito Christian Elia, giornalista che si occupa di Mediterraneo e Medio Oriente

Un contributo di Francoise del Collectif Judeo Arabe Citoyen pour la Palestine a Strasburgo sulla situazione in Francia

La strage dell’ospedale a Gaza e gli ultimi aggiornamenti dalla Palestina in fiamme

La carneficina dell’ospedale di al Ahli segna una delle pagine più terribili negli ultimi 12 giorni di scontri tra Hamas e Israele e di bombardamenti incessanti su Gaza. L’ospedale, era anche usato come rifugio dalla popolazione sfollata in fuga dai bomdardamenti. 

E’ salito ad almeno 3.200 morti e circa 11.000 feriti il bilancio dagli attacchi dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza dall’inizio dell’assedio, secondo il Ministero della Sanità palestinese della Striscia. Più di 400, solo all’ospedale di al Ahli.

Israele accusa che l’esplosione sia stata causata dal lancio di un missile da parte della Jihad islamica palestinese. D’altro canto l’organizzazione palestinese nega e parla di un attacco dal cielo. Molte le prove della possibile responsabilità israeliane, tra cui un tweet, poi cancellato, di un collaboratore di Netanyahu, che riportava l’effettiva volontà dell’aeronautica israeliana di colpire una base di Hamas all’interno di un ospedale.

A seguito della strage ci sono state intense manifestazioni e scontri in Cisgiordania, in particolare a Ramallah, con le forze di polizia palestinesi intervenute per disperdere la folla. I manifestanti hanno chiesto le dimissioni di Mahmoud Abbas (Abu Mazen), presidente dell’Autorità Palestinese, accusato di essere troppo conciliante con Israele.  Scontri anche a Nablus, Tubas e Jenin. Anche l’ambasciata israeliana di Giordania è stata assaltata ed il Re ha annullato l’incontro, previsto oggi con il presidente statunitense Biden ed i leader egiziani e palestinesi. Manifestazioni per denunciare il massacro anche in Libano, in Turchia, ed in diversi paesi del mondo arabo.

La situazione nella Striscia è catastrofica. Nessuna tregua, nessun corridoio umanitario, nella mancanza di atti concreti da parte dalla comunità internazionale. I medicinali stanno scarseggiando, l’accesso agli ospedali è un problema grave, e la mancanza di acqua ed il deterioramento del sistema fognario aumentano i rischi della diffusione delle malattie trasmissibili.

Ne parliamo con il giornalista Michele Giorgio, corrispondente del Manifesto e direttore della rivista Pagine Esteri. Ascolta la diretta ai microfoni di RadioBlackout:

da Radio Blackout

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ASSEDIO DI GAZAisraelepalestinaproteste

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roghi e lotta per la vita in Macedonia: avete acceso le fiamme, ora preparatevi al fuoco

Il 16 marzo, 59 giovani sono morti tra le fiamme a Kocani, in Macedonia, in un club notturno. Avevano tra i 14 e i 25 anni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ravenna: sequestrato materiale militare. Era diretto in Israele senza licenza

Ottocento pezzi acquistati dall’azienda Imi Systems, che rifornisce l’esercito. Il porto romagnolo teatro di proteste e di blocchi dei portuali di armi e navi israeliane

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Ancora negazionismo, ad un giorno dall’anniversario del colpo di stato il Governo ha demolito un monumento allo scrittore Osvaldo Bayer

Invece di occuparsi dello stato delle strade di fronte all’abbandono delle opere pubbliche, la Viabilità Nazionale è stata utilizzata come strumento di provocazione nell’ambito di un nuovo anniversario dell’ultimo colpo di stato. Questo martedì, soltanto un giorno dopo un nuovo anniversario del sanguinoso colpo di stato perpetrato il 24 marzo 1976, il governo di Javier […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ultimo capitolo del genocidio

Israele ha iniziato la fase finale del suo Genocidio. I palestinesi saranno costretti a scegliere tra la morte o la deportazione. Non ci sono altre opzioni. Un articolo del giornalista premio Pulitzer Chris Hedges, ex corrispondente del New York Times da Gaza. di Chris Hedges da InfoPal (Chrishedges.substack.com.) Questo è l’ultimo capitolo del Genocidio. È […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: l’arresto di Imamoglu scatena nuove proteste contro Erdogan

In Turchia sono scoppiate massicce proteste dopo che le autorità giudiziarie – all’interno di una vasta operazione contro centinaia di persone –  hanno arrestato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, pochi giorni prima che venisse scelto come candidato del partito di opposizione laico CHP alle presidenziali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La crisi umanitaria a Gaza: una situazione terribile di fame e aiuti bloccati

La Striscia di Gaza, che ospita quasi due milioni di persone, sta affrontando una crisi umanitaria di portata senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Un superclassico della repressione di Milei con proiettili, feriti e caccia a pensionati e tifosi

Cronaca di un pomeriggio di violenza istituzionale come non si vedeva da molto tempo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’anomalia della guerra in Messico

Il 5 marzo il collettivo “Guerreros Buscadores de Jalisco” scopre qualcosa che innalza il livello della crudeltà del potere in Messico: un campo di sterminio del Cartel Jalisco Nueva Generación, uno dei cartelli più feroci del Paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tregua finita, Israele attacca Gaza. Centinaia di palestinesi uccisi

Non conosce soste la massiccia offensiva aerea lanciata da Israele nella notte  a sorpresa contro Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sul campo di concentramento e sterminio in Jalisco. Il Ranch Izaguirre a Teuchitlán

Il ritrovamento del campo di sterminio nel ranch Izaguirre a Teuchitlán, Jalisco, lo scorso 5 marzo 2025, è un esempio della crudeltà e dell’atrocità normalizzata, istituzionalizzata e coperta in Messico.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Anan all’ultima udienza

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazione di Anan durante l’ultima udienza all’Aquila che lo ha rinviato a giudizio insieme al altri due palestinesi.  da Radio Onda Rossa Anan Yaeesh – dichiarazione spontanea ex art 421 cpp Desidero iniziare con i miei saluti alla Corte e a tutti i presenti. Esiste sempre la legge, ma anche lo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas ha annunciato il rinvio dello scambio di prigionieri: Perché e perché ora?

Hamas si trova attualmente in una posizione in cui deve fare del suo meglio per negoziare l’ingresso di aiuti sufficienti a Gaza, assicurando al contempo la fine della guerra e la formazione di un’amministrazione post-bellica in modo che il territorio possa essere rilanciato e ricostruito. di Robert Inlakesh, tradotto da The Palestine Chronicle Lunedì, il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un unico modo per sconfiggere il Fascismo Israeliano: Ilan Pappé sulla giustizia globale

Riprendiamo l’articolo tradotto di invictapalestina. English version Dobbiamo ancora credere che, a lungo termine, per quanto orribile sia questo scenario che si sta sviluppando, esso sia il preludio a un futuro molto migliore. Di Ilan Pappe – 7 febbraio 2025 Se le persone vogliono sapere cosa ha prodotto in Israele l’ultimo folle e allucinante discorso […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Spionaggio e abusi tecnologici: Il caso Paragon e il pericolo della sorveglianza invisibile

Nel cuore di un’Italia già scossa dalle incertezze politiche e sociali, un nuovo scandalo sta scuotendo le fondamenta della nostra privacy e libertà individuale. Si tratta del caso Paragon, un’inquietante vicenda che ha rivelato l’utilizzo di sofisticati strumenti di spionaggio informatico per sorvegliare attivisti, giornalisti e comunissimi cittadini. Una storia che, seppur legata all’uso di […]