Sabato, più di 2.000 persone hanno manifestato da Gennevilliers a L’Île-Saint-Denis per mostrare la loro opposizione a un gigantesco magazzino sulle rive della Senna e all’espansione senza fine dei magazzini logistici
Un anno fa, decine di migliaia di noi hanno marciato in mezzo ai campi delle Deux-Sèvres contro i megabacini, e siamo rimasti intrappolati dalla repressione militare, intrappolati sotto il rombo delle granate sparate a migliaia.
Mentre i blocchi continuano un po’ ovunque, presentiamo alcune posizioni circa la presente situazione espresse dal punto di vista dei Soulèvements de la terre.
Abbiamo tradotto questo lungo articolo apparso originariamente su Reporterre.net, importante portale di informazione indipendente e gratuito francese a servizio delle lotte ecologiste, che ritorna sugli eventi del 2023 in questo ambito. Ci sembra interessante dare rilievo agli avvenimenti raggruppati in questo testo in quanto molti di essi hanno avuto risonanza anche alle nostre latitudini e ci interrogano sull’opportunità di una prospettiva complessiva per intervenire su queste tematiche.
Si tratta di una grande vittoria per il movimento Soulèvements de la Terre, il comitato Bassines non merci e la Confèderation paysanne: 15 progetti di mega-bacini annullati nel Deux-Sèvres.
Mentre si innesca la battaglia contro l’ennesimo mostro di cemento, un invito alla discussione.
Sabato 22 luglio ore 16 al presidio di Venaus durante il campeggio di lotta notav con interventi di Mathieu Rigouste, Emilio Quadrelli e Atanasio Bugliari Goggia.
Mobilitazione a sostegno degli attivisti e attiviste colpite dalla repressione contro il movimento ecologista in Francia.
Riceviamo e pubblichiamo un appello, tradotto in sette lingue e firmato da centinaia di collettivi, in solidarietà ai Soulèvements de la Terre e che chiama a mobilitarsi a partire dal 28 giugno.
Il 21 giugno, in occasione di una riunione del Consiglio dei Ministri, il governo ha avviato la procedura di scioglimento di Les Soulèvements de la Terre.