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15 nuovi progetti dei bacini annullati dai tribunali: è ora di fermare i progetti in corso nel Deux-Sèvres! 

Si tratta di una grande vittoria per il movimento Soulèvements de la Terre, il comitato Bassines non merci e la Confèderation paysanne: 15 progetti di mega-bacini annullati nel Deux-Sèvres.
Dopo diversi presidi, manifestazioni – tra cui quella ben nota di Sainte-Solines e la carovana per l’acqua composta da 800 biciclette, arrivano le prime vittorie dal movimento ecologista francese.
I mega-bacini, ormai conosciuti da tutti come i nuovi ecomostri dell’agroindustria, stanno incominciando a deragliare. Le incompatibilità di queste mega-strutture di accaparramento dell’acqua con la salute delle persone e del territorio e un clima sempre più arido è ormai incontrovertibile. Tutto ciò non sarebbe mai emerso senza la determinazione del movimento, ancora una volta la lotta paga.

Di seguito abbiamo tradotto il comunicato stampa di Bassines non merci, Confédération Paysanne, Les Soulèvements de la Terre.

Martedì 3 ottobre, il tribunale amministrativo di Poitiers ha confermato l’annullamento delle due ordinanze prefettizie relative alla creazione e al funzionamento di 6 mega-bacini a La Pallu nella Vienne e di 9 mega-bacini a Aume Couture (7 nella Charente e 2 nelle Deux-Sèvres). Accogliamo con favore questa sentenza del tribunale, una vittoria che dobbiamo ai ricorsi presentati da Poitou-Charentes Nature, dall’UFC, dall’LPO, dalla Confédération paysanne e dall’Association de Protection et avenir du Patrimoine en Pays d’Aigre et en Nord Charente (APAPPA).

Questa decisione storica si basa su ciò che denunciamo da tempo e rafforza la nostra sensazione che le azioni intraprese negli ultimi mesi per fermare i progetti dei megabacini siano assolutamente legittime! 

Ci rende ancora più determinati a fermare i lavori in corso a Priaires, la plastificazione di Sainte-Soline e i lavori previsti a Epannes. Le mobilitazioni necessarie saranno annunciate a breve e attuate se questi progetti continueranno. 

È ora che il governo riconosca la necessità di una moratoria immediata e smetta di reprimere il movimento di difesa dell’acqua.

Il tribunale amministrativo di Poitiers aveva già seguito le argomentazioni delle associazioni in casi precedenti, e questa volta ha emesso una sentenza simile! E per una buona ragione, le questioni sono le stesse: progetti sovradimensionati, aumento dei volumi di irrigazione legati a queste infrastrutture in un contesto idrologico locale già squilibrato e mancata considerazione degli effetti prevedibili del cambiamento climatico. Anche nel caso dell’Aume Couture, il tribunale ha riscontrato l’inadeguatezza degli studi di impatto.

La sentenza afferma chiaramente che i volumi previsti per questi progetti di mega-bacini consentirebbero agli irrigatori beneficiari di prelevare più acqua rispetto ai volumi utilizzati negli ultimi 10 anni. Non c’è quindi una riduzione complessiva dei prelievi e il principio stesso della sostituzione, l’argomento usato dalle autorità e dai promotori dei progetti per giustificare i mega-bacini, viene messo in discussione.

Questi progetti, come i precedenti, concepiti per sostenere principalmente pratiche agricole inadatte e superate a vantaggio di una minoranza di agricoltori, non tengono conto delle richieste delle associazioni e delle previsioni e raccomandazioni dei vari rapporti (IPCC, Corte dei Conti, CESE, ecc.) sulla necessità di proteggere le risorse idriche e promuovere la produzione alimentare locale. Il fatto che questi progetti anacronistici vengano realizzati in un momento in cui i ricorsi potrebbero portarli all’annullamento, significa che i costi di ripristino saranno a carico delle aziende agricole coinvolte, con il rischio di farle fallire. 

Pas une bassines de plus! No Bassaran!

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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