Di fatto la costruzione di queste dighe promuove una forma di controllo del territorio che accompagna sfruttamento coloniale e militarizzazione e ha per conseguenze la distruzione del patrimonio curdo, assiro e armeno; come l’allagamento pianificato della bimillenaria città di Hasankeyf, seguito alla costruzione della diga di Ilisu, ha dimostrato.
Erdogan ha evitato il tracollo perché ha saputo dare riconoscimento politico alla parte di paese più conservatrice che vede nell’islam la sua primaria fonte di identità e nelle manie di potenza del presidente lo strumento per l’affermazione di sé nel consesso internazionale
Azione di intolleranza del regime di Erdogan che non vuole voci ed occhi sulle sue giornate di elezioni – La giornalista Emanuela Irace è stata arrestata in areoporto di Istanbul mentre era diretta a Mardin dalle Autorità turche.
“Un parlamento forte, un forte gruppo del Partito della sinistra verde in parlamento significa che avremo il potere di fare leggi. Significa aprire le porte tra Europa e Turchia. Sarà il nostro contributo alla libertà della Turchia”, lo ha affermato il presidente onorario di HDP Ertuğrul Kürkçü.
In seguito all’omicidio razzista del musicista di strada curdo Cihan Aymaz a Istanbul, la polizia ha arrestato i manifestanti e li ha torturati alla stazione di polizia.
Almeno 126 persone, tra cui 25 avvocati e 10 giornalisti, sono state arrestate durante operazioni simultanee in decine di città nelle ore mattutine di ieri. Sono stati emessi mandati di cattura per un totale di 216 persone.
Mentre l’esercito turco continuava i suoi attacchi contro le aree di guerriglia, i guerriglieri esercitarono il loro diritto all’autodifesa cinque volte, distruggendo un lanciagranate turco.
Affermando che il Partito della Sinistra Verde sarà il rappresentante della speranza del popolo nelle elezioni del 14 maggio, Ahmet Asena, membro del comitato centrale del Partito della Sinistra Verde MYK, ha affermato che il loro unico obiettivo è la Repubblica Democratica.
Meno di un mese dopo il violento terremoto che ha provocato oltre 51mila vittime accertate, più di 122mila feriti e milioni di sfollati, l’esercito turco continua ad attaccare il movimento di liberazione curdo in nord-Iraq e nel nordest della Siria. Nonostante nella Turchia sud-orientale interi villaggi e quartieri siano stati cancellati dal sisma del 6 […]
Il co-presidente del Consiglio esecutivo della KCK, Cemil Bayık, ha dichiarato: “Fermare le azioni militari in Turchia, nelle metropoli e nelle città. Abbiamo deciso di non agire a meno che lo Stato turco non ci attacchi”.