Il Decreto sulla crisi idrica approvato dal Consiglio dei ministri il 6 aprile prevede l’istituzione di una Cabina di regia interministeriale, presieduta dalla premier o dal ministro delle Infrastrutture, e la nomina di un “Commissario straordinario nazionale” per la scarsità idrica, dotato di poteri speciali e capace di agire in deroga alle leggi vigenti.
Negli ultimi giorni l’opinione pubblica occidentale è venuta a conoscenza di una fuga di documenti segreti della NATO che contenevano alcuni elementi di valutazione sullo stato dell’arte del conflitto in Ucraina. A questo primo leak ne stanno seguendo molti altri che, al netto della confusione mediatica, disegnano un quadro piuttosto nitido.
Rimane indubbio il fatto che i Paesi più avanzati del mondo dipendano in modo determinante dal mondo “esterno”, per tutta una serie di beni primari, sia risorse minerarie che prodotti agricoli debbano ottenere una fornitura costante di queste merci a prezzi bassi.
«Immaginate che ci sia una guerra e che una delle parti in conflitto non se ne accorga.»
Continuiamo a condividere alcune analisi e letture di quanto sta succedendo in Francia con il movimento contro la riforma delle pensioni. Di seguito un interessante documento di Il Lato Cattivo. Buona lettura!
Ripubblichiamo un interessante approfondimento a cura di Sandro Moiso in merito a quanto sta accadendo in Francia e agli sconvolgimenti generali nel panorama occidentale.
Sono tempi complicati per chi si sforza di sostenere l’eternità del modo di produzione capitalistico, descritto come il migliore dei mondi possibili. Soprattutto per l’Occidente che, ci piaccia o no, è stato il fulcro del movimento storico e unitario dell’accumulazione mondiale combinato, seppure diseguale.
Per chi ha qualche anno in più l’annuncio di Londra di voler inviare proiettili all’uranio impoverito in Ucraina fa subito tornare alla mente la guerra dei Balcani.
Anche molti studenti si sono uniti alla mobilitazione, occupando e bloccando licei e università, partecipando agli spezzoni sindacali o al cortége de tête in piazza, organizzando supporto a chi sciopera nei luoghi del sapere o altrove.
Quanto sta accadendo in questi giorni sui mercati finanziari non si spiega unicamente con l’aumento dei tassi da parte della FED, né con le mosse sbagliate dei dirigenti della banca californiana.