Destituite alte cariche della polizia per connivenza con Alba Dorata
Il ministero dell’interno greco ha comunicato ieri le dimissioni dell’ispettore generale della Polizia nella Regione della Grecia meridionale, il tenente generale Ioannis Dikopulos e il direttore generale della polizia greca, oltre ad altri poliziotti appartenenti a diversi gradi.
L’onda di destituzioni arriva a qualche giorno di distanza dall’assassinio di Pavlos e dalle molte manifestazioni e iniziative antifasciste che si sono svolte nei giorni seguenti, peraltro represse duramente da parte della polizia, con il solito atteggiamento connivente nei confronti dei fascisti in situazioni di piazza.
Il marcio nell’apparato di polizia non è tuttavia una scoperta recente ed ora un’altra questione sembra emergere tra le scartoffie investigative: alcuni militari in attivo sembrano offrire veri e propri addestramenti nell’utilizzo di armi tra le file di Alba Dorata. Certo è che la cooperazione tra forze dell’ordine greche e il partito neo-nazi non è una novità, come dimostra il recente assassinio di Pavlos, quando le forze dell’ordine presenti all’omicidio non fecero nulla di fronte alla furia neo-nazista. Se le destituzioni della giornata di ieri attirano tuttavia l’attenzione mediatica, di certo non possono ritenersi la soluzione di un problema e di un clima che si sta delineando sempre più per le strade greche e dentro i palazzi delle istituzioni elleniche.
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