Fascisti in divisa
Nelle caserme dei carabinieri troviamo sovente immagini, fotografie, bandiere, riguardanti l’epoca fascista o nazista. Il caso che creò più scalpore mediatico fu quello di Firenze, la bandiera del Reich si intravedeva da una finestra della caserma.
Poi fu la volta della caserma di Susa, dove un carabiniere teneva esposta la fotografia di Benito Mussolini, a fare uscire il caso fu un NO TAV condotto in caserma per notificargli una denuncia, caso vuole che i fatti per cui arrivarono arresti e denunce vedevano coinvolto un carabiniere che disse: “Se ci fosse ancora lui! Voi Notav vi avremmo gia spazzati via tutti”. Poco ci stupisce la frase del carabiniere, così come le immagini e i simboli che i carabinieri sono soliti avere nei loro uffici.
Da sempre nei paesi dove vi sono situate caserme dei reparti mobili dei carabinieri notiamo maggior voti per partiti neofascisti quali Forza Nuova e Casapound.
In un articolo della stampa si parla di una Notav denunciata per oltraggio a pubblico ufficiale in quanto avrebbe dato del fascista ad un carabiniere, non aveva certo tutti i torti. Al carabiniere di Susa è stato dato un giorno di consegna dai suoi superiori e i giudici hanno trovato la misura punitiva giusta in quanto hanno confermato il solo giorno di consegna in questione (mentre per l’appuntato di Firenze non è stata data nessuna sanzione).
Troviamo tutto ciò ridicolo e oltraggioso per chi ha sacrificato la propria vita in nome della libertà dal fascismo e dal nazismo, non possiamo accettare questa decisione e ribadiamo a gran voce che l’antifascismo lo si pratica giorno dopo giorno nella vita quotidiana di tutti e tutte noi.
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