Grecia. Fascisti armati spalleggiati dalla polizia incontrano la risposta antifascista di Kavala
Il giorno successivo nel porto di Kavala quattro fascisti sono stati scoperti da alcuni antifascisti e sia loro che le loro macchine hanno avuto la lezione che si meritavano. Uno di loro, senza vergogna, mentre scappava ha tirato fuori la sua pistola e dopo aver sparato in aria, ha puntato la sua pistola verso gli antifascisti, che si sono fermati di colpo. Hanno poi preso e picchiato gravemente una antifascista, che non ha esitato ad affrontare i vigliacchi, le hanno puntato alla testa la pistola e l’hanno presa a calci anche una volta svenuta a terra. Mentre alcuni antifascisti stavano accorrendo ad aiutarla, due dei quattro fascisti che stavano ripiegando – essendo sono stati traditi dagli altri due fascisti che li hanno lasciati lì da soli- hanno urlato “d’ora in poi solo con le armi” mentre mostravano le armi.
Nelle ore seguenti la città è stata messa sotto regime poliziesco, con gli sbirri sparsi in tutte le zone della città, dall’Università di Kavala fino al porto, facendo continui controlli a qualsiasi sospettato (probabilmente di essere antifascista). Permettendo così alla loro mano destra (i fascisti) di andare in giro liberamente e di mostrarsi per le strade in cerca di antifascisti, agendo evidentemente come parastato di polizia.
Gli antifascisti si sono concentrati davanti al loro spazio occupato e hanno dato il via ad una protesta determinata, diretta verso il centro della città per cercare, con molta rabbia, i nazisti che però già erano stati avvisati dalla polizia dell’arrivo del blocco antifascista nel centro città. Il corteo si è diretto poi al commissariato. Il corteo è poi tornato allo squat Vyronos 3 e gli antifascisti si sono messi a guardia dello squat.
In mezz’ora i due fascisti dell’aggressione armata al porto si sono spostati nella zona dello squat. Qui la provocazione ha trovato subito risposta con il risultato che i due sono risaliti velocemente in auto scomparendo all’istante. Il giorno che Kasidiaris – un parlamentare di Alba Dorata – organizzò il mese scorso un dibattito pieno d’odio all’Hotel Galaxy a Kavala i due fascisti in questione si trovavano al comizio insieme a Kostas Tonios, uno dei dirigenti del neonato partito di estrema destra L.E.P.E.N., e uno dei 13 che hanno denunciato i due antifascisti presi di mira per le loro iniziative antifasciste. Domenica 22 il fascisti di L.E.P.E.N. hanno provato a fare un’iniziativa pubblica a Distomo, in Beozia, ma sono stati respinti dagli antifascisti che hanno poi dovuto fronteggiare la rappresaglia della polizia al proprio spazio occupato.
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