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I fascisti di CasaPound finanziati con il 5×1000

Le cifre rendono bene l’idea: si parla di 41.000 euro per i soli anni 2010-2011, cui si aggiungeranno quelli dello scorso anno (non ancora noti) e dell’anno in corso, il quarto consecutivo in cui CasaPound beneficerà di questo sostegno economico.

Che l’organizzazione neofascista si appoggi ampiamente su questo tipo di proventi non è d’altronde difficile da scoprire, dal momento che sul loro sito campeggia a chiare lettere in prima pagina l’invito a donare il 5×1000 a CasaPound. Quel che stride con la faccenda, però, è l’indicazione contenuta nella normativa dei soggetti che possono beneficiare di questo strumento, che esclude chiaramente che tra questi possano figurare i partiti politici: è curioso che una vistosa eccezione venga fatta per CasaPound, che negli ultimi anni si è ampiamente inserita nei meccanismi istituzionali (anche nel tentativo di ripulire un po’ la propria immagine), presentandosi peraltro anche alle ultime elezioni e di fatto costituendosi come vero e proprio partito.

Ed ecco che salta allora fuori l’escamotage utilizzato da Iannone e la sua cricca per aggirare l’ostacolo: il codice riportato sul sito a cui indirizzare le donazioni corrisponde infatti a quello di tale cooperativa ‘L’isola delle tartarughe’ che in quanto associazione onlus ha tutte le carte in regola per ricevere il 5×1000. Al di là del richiamo alla tartaruga tanto cara a CasaPound, il legame tra il partito e la cooperativa non è difficile da individuare dal momento che l’amministratore unico di quest’ultima è Paolo Sebastianelli, noto collaboratore di Iannone, il leader dei fascisti del terzo millennio.

E in effetti qualcuno si era già dato pena di evidenziare questo legame all’indomani di quanto avvenne a Firenze a dicembre del 2011, quando Gianluca Casseri, affiliato di CasaPound (nonostante le smentite che questi ultimi si affrettarono a diffondere subito dopo i fatti) uccise due ragazzi senegalesi a colpi di pistola, ma l’arco parlamentare lasciò poi cadere nel vuoto la faccenda, dando quindi il suo beneplacito al finanziamento con soldi pubblici di CasaPound.

Viene da chiedersi quali siano le tanto variegate e decantate attività di promozione sociale che figurano nella presentazione dell’impegnata ‘Isola delle tartarughe’…forse le aggressioni a studenti antifascisti, migranti, omosessuali? La diffusione di propaganda razzista ed omofoba carica dell’odio che da sempre contraddistingue l’azione di CasaPound?

La vicenda non è che una delle tante che mette in luce come i seguaci di Iannone oscillino volentieri tra l’immagine dei fascisti duri e puri del terzo millenio e il cedere facilmente a collusioni ed appoggi con l’apparato istituzionale (che da parte sua li concede spesso e volentieri) quando più gli fa comodo per tentare di rendersi presentabili o più banalmente per racimolare qualche soldo.

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