La polizia garantisce l’impunità per il figlio di Alemanno
L’insabbiamento delle indagini su quanto avvenuto invece, rappresenta una notizia emblematica che mostra ancora una volta il grado di complicità da parte delle istituzioni con gli ambienti di estrema destra. Oggi la Repubblica di Roma ha infatti contestato le omissioni da parte di due poliziotti, parte attiva e complici al momento del pestaggio, garantendo copertura all’allora quattordicenne Manfredi Alemanno. Il primo poliziotto nello specifico, fuori dall’orario di servizio, accompagnava il giovane rampollo del sindaco nel fuggi fuggi generale seguito al pestaggio. Il secondo poliziotto invece, ha collaborato ad un lavoro di fino e durante le indagini ha prudentemente falsificato il verbale sminuendo la posizione di Manfredi Alemanno.
Eppure, al di là di questo, l’impunità di quest’ultimo è stata garantita, con soddisfazione della famiglia Alemanno, per la tutela del figlio. La Procura di Roma infatti, ammesso che volesse, non potrebbe indagare il giovane né i suoi amici perché i fatti risalgono a quando erano tutti minorenni. La scelta spetta al pm del Tribunale dei minori di Roma che non ha iscritto nessuno dei ragazzi e molto probabilmente non lo farà. Già nel 2010 la Procura dei minorenni, aveva ritenuto necessaria la denuncia della vittima del pestaggio per potere procedere. E il ragazzo picchiato quattro anni fa, oggi maggiorenne anche lui, non sembra avere alcuna intenzione di denunciare gli ignoti autori del pestaggio, e anche questa la dice lunga sul grado di omertà e paura che circonda certi ambienti. Chi è causa del suo mal pianga se stesso, ci viene da dire a riguardo. Mentre per quanto concerne i due agenti indagati, non abbiamo dubbi che le indagini aperte su di loro, continueranno a seguire la via dell’insabbiamento per evitare conseguenze scomode e imbarazzanti per il figlioletto del primo cittadino e per la sua famiglia.
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