Pavia: ci volete per strada, ci troverete nelle strade!
Dopo quanto successo oggi, con un ingente dispiegamento di polizia a sfrattare una famiglia, con l’assessore Canale che della situazione si disinteressa, caccia dal comune i militanti della rete antisfratto tramite la digos e lascia una famiglia con bambini in mezzo a una strada in pieno inverno, sotto la neve, rispediamo al mittente l’invito del sindaco Depaoli “a tutti i cittadini pavesi pacifici, antifascisti e a tutte le persone mosse da sinceri valori democratici, di aderire al presidio di sabato indetto dal Comitato provinciale Antifascista e dal Comune” come risposta alla fiaccolata contemporaneamente convocata da Casapound.
Ribadiamo che l’antifascismo non si può ridurre a una parata paternalistica attorno alla chioccia Depaoli ma va portato nelle strade e nei quartieri al fianco di chi quotidianamente patisce i morsi della crisi. Per questo, con ancora più forza, lanciamo l’appello a tutti i sinceri antifascisti affinché sabato siano al fianco delle lotte sociali, l’unico argine alla guerra tra poveri fomentata dai fascisti e dai loro protettori leghisti.
Gli antifascisti lombardi non tollereranno assolutamente che a Pavia arrivino quelle stesse persone che hanno partecipato all’assalto al CSA Dordoni di Cremona, mandando in coma Emilio, fatto per il quale sono in corso indagini per tentato omicidio. Invece di convocare un presidio statico davanti al Comune e autorizzare agli assassini di Casapound di sfilare tranquillamente per le vie del centro cittadino, Depaoli si assuma la responsabilità di vietare la marcia squadrista. Alternativamente si assuma la responsabilità di ciò che potrebbe accadere, con il dilagare della rabbia per quanto accaduto a Cremona, visto che il suo obiettivo è quello di preservare la pace sociale per non rovinare il salotto buono di Pavia.
Sicuramente sabato saremo in piazza contro i fascisti di Casapound per far sentir loro il nostro fiato sul collo e contro chi in questa città garantisce loro agibilità politica. Una piazza determinata che respinge al mittente le avances di un sindaco e di una giunta che sono i principali responsabili della presenza fascista e della guerra sociale sulla pelle degli sfruttati in corso a Pavia.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
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