Provocazioni fasciste al corte Anticaccia a Brescia
“Ieri ho avuto l’ennesima conferma (una conferma diretta, data la mia presenza al corteo anticaccia di Brescia) di quanto e come il movimento animalista/antispecista (almeno qui al nord) sia scivolato in una deriva politica e di coscienza davvero pericolosissima. Un manipolo di fascisti (uno di loro con una svastica tatuata sul bicipite) si è presentato indisturbato al concentramento della manifestazione. Una infame provocazione. Cinque o sei fra compagne e compagni sono andati a dire a quei soggetti che era vietata loro la partecipazione al corteo (a un corteo che fra l’altro si svolgeva in una città gravemente ferita nel 1974 dalla bomba fascista di piazza Loggia, un ordigno che ha seminato morte nel cuore della città). Per tutta risposta i fascisti hanno gravemente insultato e minacciato i/le compagne/i, aggredendone una, ne è nata una colluttazione. Successivamente è intervenuta la polizia, che ha prima identificato e poi allontanato i provocatori fascisti.
Detto questo, non può mancare un commento dedicato agli altri partecipanti del corteo e agli organizzatori dello stesso. Questi ultimi, avvertiti con largo anticipo della presenza fascista, hanno allargato le braccia e hanno fatto partire il corteo, allegramente indifferente: “Ma cosa volete? Non fanno mica niente di male. Lasciateli perdere e fateli partecipare: siamo tutti qui per la stessa causa…” Agghiacciante. Mi sono sentita gelare il sangue. In altri tempi chi organizzava le manifestazioni, avrebbe urlato al megafono ai partecipanti: “Aspettate, c’è un gruppo di fascisti venuto a provocare: andiamo tutti a sostenere i compagni che li stanno cacciando e poi partiamo!” Invece, niente di tutto questo. Il corteo è partito spensierato, allegro: del resto stava accadendo qualcosa che non lo poteva minimamente interessare. Vergogna anche a tutti quegli idioti che sono venuti a dirci di lasciarli stare, di farli partecipare, prendendosela con noi: vergogna, vergogna, vergogna!
Sapevo che il movimento animalista/antispecista era quasi totalmente andato in merda per queste infiltrazioni fasciste e di destra, ma vedere l’atteggiamento indifferente di centinaia di persone (di destra, alla fine: altrimenti sarebbero venute a darci man forte…) è stato per me sconcertante.
Ieri a Brescia una manciata di compagni e compagne hanno dato un segnale in controtendenza rispetto all’andazzo degli ultimi tempi: i fascisti devono stare fuori dal movimento. Non bisogna concedere loro nemmeno un centimetro di spazio. Chi non è libero non può liberare. Chi odia le persone più deboli e discriminate, non può fare nulla per gli animali non umani. Bisogna mirare a ripulire da questa feccia il movimento animalista/antispecista. Chi rimane indifferente, è complice dei fascisti. Ora e sempre Resistenza! Liberazione animale, liberazione umana: go vegan!”
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