Contestato comizio di Forza Nuova a Carpi – cronaca della serata antifascista
Pubblichiamo di seguito un comunicato del collettivo Guernica in merito alla serata dell’1 settembre a Carpi dove un comizio di Forza Nuova è stato contestato dai giovani carpigiani.
Un’altra serata antifascista ha rotto l’equilibrio monotono del venerdì carpigiano. Dopo la giornata del 4 agosto, in cui un presidio di FN venne contestato molto da vicino dagli antifa di Carpi, la stessa organizzazione ha provato a ripresentarsi nel centro cittadino. Pensando di essersi attirati i favori della cittadinanza hanno dapprima indetto la manifestazione con una sigla fittizia per poi chiamare direttamente Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova, a partecipare. La determinazione espressa il 4 agosto dalla Carpi antifascista ha imposto alla questura la militarizzazione della zona intorno al presidio dell’estrema destra, isolando di fatto i fascisti giunti per lo più da fuori Carpi a manifestare il loro odio discriminatorio.
È bastato poco per organizzare efficacemente una risposta alla provocazione. La sera precedente tanti e tante giovani carpigiani/e hanno risposto alla chiamata assembleare, diramata grazie ad un passaparola da Carpi Antifascista. La determinazione era palpabile, nessuno voleva lasciare qualsiasi palcoscenico ai militanti vicini a Fiore. Alla chiusura dell’assemblea è stata rinnovata la necessità di convogliare in piazza Garibaldi tutte le persone inorridite dalla presenza di squadracce di loschi razzisti, con la consapevolezza della necessità di una risposta. La sera seguente ne è nato un corteo spontaneo che si è diretto verso il punto più vicino al presidio oggetto di contestazione. Dopo aver concesso l’autorizzazione ai fascisti la polizia ha iniziato a diramare note allarmanti rispetto al pericolo di dure contestazioni nel tentativo di frenare e impaurire i partecipanti alla contestazione che si immaginavano. Così, la sera del 1 settembre, la zona intorno al presidio è stata completamente militarizzata, non permettendo al corteo di avvicinarsi a meno di 100 metri di distanza. Tuttavia, non solo i carpigiani autorganizzati sono rimasto lontano dallo scempio in corso, ma ogni cittadino che passava in quelle strade si è reso conto dell’inefficacia comunicativa dei forzanovisti, isolati e sbeffeggiati, in poco più di 30 persone protetti da plotoni di poliziotti. Così la manifestazione antifascista è proseguita presidiando piazza Garibaldi dove ha raccolto il sostegno dei numerosi passanti e dei giovani in transito, fra stupore e curiosità per mobilitazioni che per tanto tempo non si sono realizzate. Al termine del presidio forzanovista ci si è poi diretti in altri punti cittadini, e numerosi gruppi hanno presidiato il centro per evitare spiacevoli sorprese dei picchiatori in camicia bianca di Fiore.
Ancora una volta a Carpi, come a Modena e in provincia, le capacità organizzative delle realtà opposte ad autoritarismi e razzismi hanno dato prova di grande efficacia. Gli anticorpi da opporre a derive autoritarie vengono sviluppati su basi ottime, attraverso confronti franchi e unità di intenti nel voler ribaltare una piega razzista e discriminatoria che da un po’ di tempo è fomentata da istituzioni e governi cittadini della zona e nazionali, con il supporto di media perfettamente allineati nel raccontare vicende capovolgendo sfruttati e sfruttatori. Ecco, dunque, che in un clima come quello di Modena e provincia partiti razzisti e discrimatori come Forza Nuova trovano spazi. Compito di tutti e tutte è di trovare metodi efficaci di contrasto sul piano politico e sociale, identificando attori e responsabilità di queste apparizioni maldestre dei fascisti del nord Italia. Le assemble continuano ad essere un metodo efficace per l’organizzazione di una risposta organica e organizzata che possa anche passare al contrattacco attraverso la mobilitazione di chi è sfruttato e oggetto di discrimazione da parte dell’estrema destra.
Ogni provocazione non sarà lasciata passare in silenzio e attraverso le mobilitazioni si potrà costruire un percorso che sappia invertire le dinamiche attuali anche nella provincia modenese.
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