Raduno di Forza Nuova costretto a cambiare sede per le proteste antifasciste
In linea con l’atteggiamento tenuto da Forza Nuova e dagli altri gruppuscoli a loro affiliati ogni qual volta si tratta di uscire allo scoperto, il luogo del ritrovo non era stato reso noto per non attirarsi immediatamente le prevedibili proteste e il rifiuto dei cittadini che si sarebbero trovati a dover ospitare il raduno; tuttavia erano state rese note due possibili opzioni sulle quali far ricadere la scelta della location per il festival di neonazisti: da una parte la città di Seregno, a pochi chilometri da Monza, dall’altra Milano o un comune a nord della città.
Immediate le reazioni dei territori interessati, che hanno visto la netta presa di posizione di associazioni partigiane, antifascisti/e e sindaci nel rifiutarsi di ospitare un evento del genere nelle proprie città, costringendo anche alcuni proprietari di capannoni che inizialmente si erano detti disponibili a fare un passo indietro.
Dal canto suo Forza Nuova, dopo aver collezionato l’ennesima figuraccia e incassato un nuovo rifiuto alla propria presenza, continua a tenersi sul vago e a dichiarare semplicemente che l’evento si terrà a ‘Milano Nord’, ma pare che il raduno sia destinato invece a spostarsi sulle sponde del lago di Como, già teatro di un’altra recente pagliacciata neonazista dello stesso tenore, conclusasi con un clamoroso flop.
E dalle premesse c’è da aspettarsi che lo stesso esito sia destinato anche al ‘Festival Boreale’, mentre ancora una volta l’immediata mobilitazione delle organizzazioni antifasciste che si sono opposte ad ospitare l’evento ha pagato, ribadendo l’indisponibilità ad aprire qualsiasi spazio ad organizzazioni come Forza Nuova e alle sue equivalenti europee.
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