InfoAut
Immagine di copertina per il post

Rimini: arrestati 6 antifascisti, 11 denunciati. Liber* tutt*!

Altri 11 compagni e amici sono indagati a vario titolo di percosse, lesioni personali, danneggiamento, invasione d’edificio e favoreggiamento.
Sono 4 invece i nazisti indagati a piede libero per rissa aggravata, tra i quali colui che ha ammesso di aver accoltellato gravemente due compagni e quello che ha ammesso di avergli ceduto il coltello per farlo.

L’episodio a cui fa riferimento il teorema della procura riminese risale infatti alla notte dell’8 marzo 2014, quando due compagni, Marsu e Bullo, furono feriti gravemente (e uno rischiò la vita subendo due
difficili operazioni chirurgiche a seguito della fuoriuscita dell’intestino). Loro stessi adesso si trovano agli arresti domiciliari restrittivi (non possono vedere e sentire nessuno), mentre chi ha cercato di ucciderli si trova, di fatto, libero.

La sproporzione repressiva verso gli antifascisti e le loro amicizie è oggettiva, palese e incredibilmente enorme ed è una precisa scelta politica della procura e dei carabinieri verso chi vive cercando di creare un’alternativa in città attraverso aggregazione non mercificata e solidarietà tra proletari.

Questo è il prodotto della protezione istituzionale verso la presenza di partitini fascisti sul territorio che, con una spinta dall’esterno, ormai da anni cercano di inserirsi in Romagna e a Rimini: continue
ordinanze di polizia e una cappa asfissiante fatta di militarizzazione, inchieste viziate e misure cautelari verso chi quotidianamente cerca di costruire un mondo migliore.

Le etichette di “anarcoantagonisti” o “autorganizzati ultras”, mai utilizzate dagli stessi eppure sparate ai quattro venti dagli inquirenti e riportate in maniera ossessiva e persecutoria da tutti gli organi di
stampa locale e non, dimostrano la malafede dei torquemada che conducono queste inchieste da caccia alla streghe.
In questi due anni sono state interrogate come informate sui fatti decine di persone, sono stati fatti rilievi su impronte e prelievi di dna, intercettazioni di ogni tipo e non è stata trovata alcuna prova a parte i riconoscimenti eterodiretti di quattro fascistelli infami che hanno cercato di uccidere e che per sgravare le loro colpe giudiziarie hanno fatto accordi con la procura.

Ma forse questa parzialità ha qualcosa a che fare anche con il fatto che la PM titolare dell’inchiesta, Paola Bonetti, ci risulta essere parente stretta di quel Bonetti che fu l’iniziatore di Forza Nuova Rimini e che
in passato fu arrestato insieme all’attuale segretario Ottaviani per aver cercato di incendiare uno spazio occupato?!

Quel che è certo è che si tratta di un processo farsa fatto di congetture e di “due pesi e due misure”: basta dire che il coltello usato dai fascisti e ritrovato insanguinato inizialmente era stato “dimenticato” e non messo a verbale tra le prove.
Forse è sempre per questo che partecipare a una palestra popolare di boxe in questa inchiesta significa avere un’indole violenta che emerge dalla pratica di uno sport da combattimento, e semplici manifestazioni
antifasciste di paese come quella di Cattolica del 15 gennaio scorso così come la contestazione a Salvini dello scorso 9 aprile per gli inquirenti rappresentano episodi allarmanti.
Quello che sappiamo è che questi sono episodi ed esperienze di cui è pieno il paese e che ci auguriamo continuino a crescere senza paura, insieme all’autogestione di spazi sociali, alle occupazioni di case, alle lotte dei lavoratori e dei migranti, a quelle in difesa dei territori e contro infrastrutture dannose, perché questa finta democrazia in drammatica crisi di consenso sta sempre più mostrando il suo volto fatto di sfruttamento e autoritarismo.

Questa inchiesta rappresenta inoltre anche un grave attacco alla tifoseria riminese, vengono infatti citati alla rinfusa o distorti episodi di vita di curva per giustificare una criminalizzazione da rotocalco scandalistico stile “sbatti il mostro in prima pagina”.
A questa campagna di terrore risponderemo in tanti a testa alta e col sorriso sulle labbra, come abbiamo sempre fatto perché non riusciranno mai a farci prigionieri del loro mondo da incubo.

MARSU, BULLO, ZAGO, SURGE, VESCO E TANIA LIBERI! TUTTE E TUTTI LIBERI!

Rimini antifascista

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Antifascismo & Nuove Destredi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Brescia è antifascista: il comunicato di Magazzino 47, Diritti per tutti e Cos sui fatti di sabato 28 dicembre a Brescia

Pubblichiamo il comunicato di centro sociale Magazzino 47, Associazione Diritti per tutti e Collettivo Onda studentesca diffuso domenica 29 dicembre 2024, sui fatti avvenuti sabato 28 dicembre 2024, in piazza Vittoria, a Brescia.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Campagna di raccolta fondi a sostegno delle spese legali per Gino

L’obiettivo della campagna è raccogliere fondi per pagare le spese legali, sostenere Gino in carcere e permettere alla famiglia di stargli vicino.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Brescia: imponente risposta antifascista contro le provocazioni fasciste.

Migliaia di persone presenti e corteo spontaneo di massa verso la stazione FS

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Gino Libero! Free All Antifas

Abbiamo appreso che questa settimana il nostro amico e compagno Gino è stato arrestato in Francia, a Parigi, con un mandato d´arresto europeo.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Mantenere il sangue freddo, rimanere strategici, definire gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, acquisire forza, puntare al 2027.

Abbiamo tradotto questo contributo di Houria Bouteldja apparso su QG Décolonial per continuare ad approfondire quanto sta accadendo in Francia in merito alla costituzione di un nuovo Fronte Popolare per le prossime elezioni.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Per un sollevamento antifascista.

Abbiamo tradotto il documento redatto dal movimento Soulèvement de la Terre a proposito della fase storica che si sta vivendo in Francia, verso le prossime elezioni.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ilaria Salis è libera!

Ilaria Salis è libera: la polizia ungherese le ha tolto il braccialetto elettronico e rilasciato la documentazione della scarcerazione- Probabilmente lunedi 17 giugno il rientro in Italia

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Un fronte più salutare che popolare.

Traduciamo un commento da parte del collettivo francese Cerveaux Non Disponible rispetto alle elezioni per dare un quadro il più possibile composito di quali siano gli animi nei movimenti francesi a seguito della decisione di Macron.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Storia di Classe – 5 puntate speciali dedicate alla strage fascista, di Stato e della NATO di Piazza della Loggia a Brescia

In onda su Radio Onda d’Urto lo speciale di Storia di Classe dedicato alla strage fascista, di Stato e della Nato di piazza della Loggia, il 28 maggio 1974 a Brescia.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

No alla servitù energetica: interrompiamo la speculazione estrattivista, coloniale e militare sui nostri territori

CONFLUENZA INVITA AL CONVEGNO NAZIONALE CONTRO LA SPECULAZIONE ENERGETICA A LIVORNO IL 29 E 30 MARZO 2025

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Da Milano a Torino e in molte altre città italiane cortei chiedono giustizia per Ramy

Dopo la pubblicazione del video dell’inseguimento dei carabinieri nei confronti di Ramy che ne ha procurato la morte, la reazione da parte dei giovani di moltissime città italiane è stata quella di scendere in piazza per chiedere giustizia.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Le Valutazioni di Impatto Ambientale: istruzioni per l’uso

Auto-formazione di Ecologia politica e il Comitato Salviamo il Meisino. Il 7 gennaio al Campus Luigi Einaudi si è tenuto un momento di auto-formazione organizzato dal collettivo Ecologia politica e il comitato Salviamo il Meisino. L’oggetto dell’evento sono state le Valutazioni di Impatto Ambientale, uno strumento tecnico, presentato nella sua complessità da Luca Giunti, naturalista […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: archiviate decine di denunce ai movimenti ecologisti

Archiviate decine di denunce ai movimenti ecologisti della città, da Extinction Rebellion ai partecipanti al Climate Social Camp. La PM rigetta le accuse di imbrattamento, violenza privata, detenzione abusiva di armi, occupazione e manifestazione non preavvisata, decretando che i reati non sussistono. “Mentre si celebrano indisturbati i raduni neofascisti in tutto il paese, il governo e le questure d’Italia cercano di fermare chi chiede giustizia climatica e sociale”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Malpensa: bloccati i check-in di Turkish Airlines in solidarietà con il Rojava. Violenze contro i manifestanti

Ieri mattina, 9 gennaio 2025, in risposta ai continui attacchi della Turchia alla Amministrazione Autonoma Democratica del Nord Est della Siria (Rojava, DAANES), molti giovani hanno bloccano il check-in del volo a Milano Malpensa.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Alle radici dell’”offerta di jihadismo” – intervista a Saïd Bouamama

Ripubblichiamo questa intervista di qualche anno fa, realizzata qualche mese dopo gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi, per fornire un elemento di approfondimento in vista dell’incontro che si terrà a Torino con il militante e sociologo Saïd Bouamama, il quale ha partecipato ai movimenti antirazzisti in Francia e alle lotte legate all’immigrazione. In particolare, il tema qui affrontato risulta molto attuale nell’ottica di affrontare la questione del razzismo e del neocolonialismo a partire dalla materialità delle condizioni dei quartieri popolari nella crisi sociale della nostra epoca.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio di San Giuliano: conferenza stampa del Movimento No Tav dell’8 gennaio

Ieri mattina, Nicoletta Dosio è stata nuovamente convocata da Telt per concludere la presa di possesso del terreno del presidio di San Giuliano ereditato dopo la scomparsa di Silvano.

Immagine di copertina per il post
Culture

We are not robots – Cambiamento tecnologico e conflittualità

«Dalla miniera a cielo aperto di Lützerath in Germania alla “Zone à defendre” di Notre Dame des Landes passando per la lotta no tav in Val di Susa, negli anni a noi più vicini la battaglia contro lo strapotere della tecno-industria non ha né la fabbrica come epicentro, né la classe operaia come protagonista.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Ramy: noi non vi perdoniamo

I video che sono usciti ci fanno ribollire le vene, ci rendono impossibile mandare il boccone giù come ogni volta. da CUA Torino Questa volta vogliamo andare nelle strade come giovani dimenticati, esclusi, che ogni giorno devono lottare per vivere in questo mondo. Non serviva un video di una telecamera per mostrarci la verità. Ramy […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di Enrico, rispondere compatti contro la repressione

Riprendiamo di seguito il comunicato del SI Cobas sull’ordine di carcerazione domiciliare che ha raggiunto Enrico, compagno modenese da sempre attivo nelle lotte sul territorio e nella logistica. Esprimiamo la nostra massima solidarietà! In queste ore è arrivato un ordine di carcerazione domiciliare di due anni per il compagno di Modena, Enrico Semprini. Tale ordine […]