Ripuliamo la città:gli antifascisti ripuliscono Modena dalle scritte fasciste.
Con ritrovo in uno dei posti simbolo del degrado della città, L’ex amcm, posto non scelto a caso, per dare una sorta di passaggio di consegne tra il mese dell’antifascismo e quelli per la campagna per un nuovo Guernica in città, una cinquantina di antifascisti hanno risposto alla chiamata del Guernica spargendosi per la città, seminando polizia e vigili urbani, alla volta dei quartieri infestati dalle scritte fasciste per cancellarle.
Una giornata importante per dare una risposta forte al chiaro tentativo dei neofascisti di mettere fuori la loro faccia a Modena. Non solo un segnale a destra ma anche a quelle forze di sinistra che considerano il problema delle formazioni neofasciste un problema marginale.
Se si chiude il mese antifascista, lasciando un passaggio simbolico alla campagna spazi, la lotta contro i fascismi non si chiude perché la giornata della cancellazione delle scritte è stato un ulteriore passaggio verso la liberazione dei 4 compagni ai domiciliari e alla cancellazione dell’obbligo di firma per gli altri 10 compagni.
Pubblichiamo il volantino distribuito dal Guernica alla popolazione di Modena:
QUANDO CANCELLARE DA UN MURO UN INSULTO SIGNIFICA PROMUOVERE UN GESTO DI LIBERTA’!
Libertà per i quattro compagni agli arresti domiciliari, anche cancellando simboli fascisti dai muri.
Fascismo è la logica dell’oppressione e della negazione di ogni libertà, è la repressione di qualsiasi forma di dissenso, è il calpestare la possibilità di autodeterminazione dei lavoratori, è la negazione del diritto alla libertà di stampa e di affissione.
Perciò non ci può essere diritto alla libertà, quella libertà conquistata con coraggio e sacrificio attraverso la lotta di liberazione partigiana, per chiunque si riconosca nei valori del fascismo. Ciò significherebbe permettere di agire a coloro che quella lotta per la libertà la volevano sconfitta e che, nonostante i molteplici tentativi di mistificazione, continuano tuttora ad esaltare razzismo e intolleranza in tutte le sue forme.
Ecco perché il 28 ottobre dell’anno scorso un gruppo di antifascisti si era recato sotto l’hotel Europa dove si svolgeva un convegno per commemorare la marcia su Roma, cioè l’inizio dell’epoca fascista, e per denigrare i partigiani: l’obiettivo era contestare l’iniziativa, ma una serie di coincidenze hanno determinato un scontro con le forze dell’ordine sfociato in quattro arresti domiciliari e con altre dieci persone che ogni giorno sono obbligate a firmare in questura da oltre tre mesi.
La giornata odierna è quindi dedicata al sacrificio di tutti i compagni che si trovano sotto il giogo della repressione ed è volta a riunire tutte le antifasciste e tutti gli antifascisti della città in un gesto simbolico di liberazione e di riappropriazione della mura cittadine, per ridare dignità ad una città nuovamente imbruttita dai simboli dell’oppressione più brutale.
Viva la partecipazione dal basso! Antifascisti ogni giorno!
Guernica
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