Sciacalli occupano in piena emergenza sanitaria
Succede che in piena emergenza sanitaria qualcuno scelga di agire, come sempre, da sciacallo.
Casapound occupa a Ostia uno stabile abbandonato da diverso tempo, paventando la soluzione all’emergenza abitativa di venti famiglie (italianissime!). Facciamo però alcune precisazioni: quello di Marsella e co. è solo lo squallido atto di chi vuole strumentalizzare il disagio e la fragilità di 2 (due, non venti) nuclei, forse con un minore. Si tratta di famiglie che, come molte altre in questa città, fanno fatica a pagare un affitto e arrivare a fine mese. Persone che si scontrano quotidianamente con le inesistenti politiche abitative del Comune di Roma e del Municipio che costruiscono terreno fertile per chi strumentalizza il disagio.
I prodi sciacalli di Casapound, con la scusa di dare un sostegno, colgono in realtà l’opportunità di subentrare, scavalcando gli occupanti, per accaparrarsi il bottino. È da molto, infatti, che la compagine di fascisti ostiense cerca uno spazio da occupare per farne il proprio punto di ritrovo e magari anche fonte di nuove entrate economiche (ricordiamo tutti i concertoni bipartisan organizzati alla vecchia stazione Farnesina, alias Area 19). La struttura è grande e, come riportato anche nel volantino di rivendicazione, “Area 121 è aperta a giovani, anziani e famiglie”. Chiaro dunque l’intento. Non certo ergersi a paladini della lotta per il diritto all’abitare che, in un periodo di crisi come quello attuale, diventa un’urgenza ancora più stringente del solito. Bensì aprire un bello spazio sociale con ettari di terreno che con la bella stagione potrebbero contenere centinaia di persone per sostenere la propaganda e le scorribande di questi infami che si divertono ad aggredire studenti e studentesse delle scuole, a vandalizzare targhe di partigiani, a minacciare chiunque non sia “allineato”.
In questi giorni, in tutta Italia, compagne e compagni vengono duramente repressi quando esprimono il proprio dissenso contro i responsabili della catastrofe che stiamo affrontando, o mentre celebrano il 25 aprile o partecipano ad un funerale, pur rispettando le distanze di sicurezza e indossando tutti i dispositivi sanitari di contenimento del rischio. Sono giorni in cui i runner vengono costantemente criminalizzati quasi fossero untori e persino i rider prendono multe se scelgono di attraversare parchi deserti per percorrere strade più brevi e portare qualche spicciolo in più a casa la sera. Ci domandiamo, allora, come sia possibile che in pieno lock-down ai fascisti di Ostia venga permesso di occupare uno stabile pericolante, dove le casette prefabbricate sono in amianto e la villetta in muratura è abusiva, senza che nessuno faccia nulla.
Mentre alla gente comune viene chiesta l’autocertificazione, come possono i militanti di Casapound fare avanti e indietro senza che nessuno dica niente? In un territorio già martoriato dalle violenze di fascisti e mafiosi, spesso in combutta tra loro, ci manca solo di veder nascere il più grande polo aggregativo di fanatici del ventennio. Insomma, nonostante il tentativo iniziale di far passare in sordina i propri loschi piani attraverso il silenzio sui social e l’esposizione minima dei militanti più noti, ora sono usciti allo scoperto e sono chiare le loro intenzioni. Le varie realtà antifasciste si opporranno con fermezza e decisione a questa speculazione; saremo presenti a fianco delle persone in difficoltà senza distinzione di sesso, razza o genere, senza fare una scala di priorità tra le persone perché siamo tutti e tutte appartenenti alla classe degli sfruttati. Chiamiamo tutte le forze politiche , sindacali, cittadine, di quartiere e tutte le forze autorganizzate ad una risposta collettiva!
Antifasciste e antifascisti del Municipio X di Roma e di Fiumicino
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