Sull’«illegalizzazione» di Alba Dorata
Atene – Secondo alcuni media il governo di Atene avrebbe avviato la procedura legale per dichiarare fuorilegge il partito neonazista ellenico Alba Dorata, dopo l’omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas la sera del 17 settembre commesso da un sicario 45enne poi arrestato. Afferma ad esempio il Wall Street Journal che giovedì l’esecutivo avrebbe presentato alla procura generale la documentazione in cui si dimostra che Alba Dorata ha agito come un’organizzazione criminale organizzata, rappresentando così una minaccia all’ordine pubblico. La documentazione si baserebbe su circa 30 casi avvenuti nell’ultimo anno in cui membri o seguaci del partito neonazista sono stati accusati di atti criminali. Anche dopo l’ingresso in Parlamento, nel giugno 2012, con circa il 7% dei voti, il partito di estrema destra non ha mai smesso di aggredire politici di sinistra, immigrati, artisti e omosessuali ma, godendo di una condizione di quasi totale impunità sta consolidando la sua popolarità a scapito degli altri partiti.
Ma tra i movimenti antifascisti e i partiti di sinistra ellenici c’è molto scetticismo sulle reali intenzioni del governo composto dal centrodestra e dai socialisti. Finora ad Alba Dorata è stata accordata, grazie alla tolleranza dei vari esecutivi degli ultimi anni e alla evidente complicità di pezzi interi degli apparati di sicurezza e della magistratura, una quasi totale impunità. I governi che si sono fatti in questi anni strumento della troika hanno orientato in questo modo il malcontento popolare generato dal massacro sociale ordinato da UE e FMI verso l’estrema destra, scaricandolo quindi contro immigrati ed estrema sinistra, piuttosto che contro le politiche di taglio indiscriminato del lavoro e dei servizi sociali. Gli squadristi di Alba Dorata, del resto, non hanno mai aggredito rappresentanti del governo o dei partiti che lo compongono, o esponenti del mondo finanziario o delle banche che pure affermano di combattere. Sono stati sempre e solo immigrati o attivisti di sinistra a subire le aggressioni squadristiche, in alcuni casi mortali. Antonis Samaras ha veramente cambiato strategia? Per ora lo scetticismo è d’obbligo e a combattere Alba Dorata restano le organizzazioni antifasciste e gruppi autorganizzati di quartiere.
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