Torino: a Vallette corteo antifa contro Casapound e Forza Nuova
Insieme a Macerata, Piacenza, Cosenza e Milano, anche a Torino quella di ieri è stata una giornata di mobilitazione antifascista.
A pochi giorni dall’attentato del fascista Luca Traini, mentre a Macerata sfilavano decine di migliaia di antifascisti, a Torino Forza Nuova e Casapound avevano indetto un presidio in occasione del “giorno del ricordo”. I fascisti si erano dati appuntamento in corso Cincinnato, nel quartiere popolare di Vallette.
Intorno alla lapide in memoria degli esuli istriani che si trova in quella zona, infatti, ogni anno i neofascisti approfittano di questa data in cerca di un po’ di visibilità, finendo però puntualmente per apparire come una presenza estranea e aliena al quartiere: raduni con 5 bandiere ciascuno in un’accozzaglia di revisionismo e di cori razzisti e xenofobi.
Ieri pomeriggio a difesa dei neofascisti era stato schierato uno spiegamento di forze surreale: polizia, carabinieri e guardia di finanza a chiudere tutte le vie e squadre di agenti della Digos che si aggiravano per i banchi del mercato. Il gioco, sporco, è sempre lo stesso: tentare di cavalcare e strumentalizzare il malcontento delle zone più periferiche della città, cercando un consenso facile a parole ma difficile da costruire, quando di concreto Forza Nuova e Casapound non mostrano mai nulla più di una timida presenza in quartiere in periodo pre-elettorale.
Ieri pomeriggio circa duecento antifascist* hanno risposto alla chiamata circolata nei giorni precedenti per ostacolare il presidio dei fascisti. Dopo alcuni momenti di tensione con le forze dell’ordine e dopo un giro di speakeraggio per le vie del quartiere, un antifa torinese, Fabrizio, è stato fermato e si trova tuttora in stato di fermo nel carcere delle Vallette. Nella notte fuochi d’artificio sono stati sparati in solidarietà, mentre si attendono notizie sulla sua situazione. Fabrizio libero subito!
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