Torino: il corteo antifa si prende le strade, Forza Nuova barricata nell’hotel
Si è conclusa da poco la manifestazione antifascista lanciata dall’assemblea cittadina torinese che in queste settimane si è riunita più volte per contrastare la presenza delle formazioni di estrema destra in città.
Con la complicità delle istituzioni e degli organi preposti alla “sicurezza”, negli ultimi giorni sono stati molti i tentativi di intimidazione e sciacallaggio a mezzo stampa per tentare di disincentivare la partecipazione in piazza. Tentativo fallito alla luce di questa nuova giornata di lotta.
Nonostante il freddo pungente, infatti, nel tardo pomeriggio oltre 500 persone si sono ritrovate in Piazza Statuto per una manifestazione con delle semplici parole chiave: “Torino è antifascista, non vogliamo gli stragisti amici di Traini nella nostra città!”. Per quanto infatti partiti ed editorialisti abbiano provato a spostare l’attenzione su pratiche di piazza considerate illegittime per il perimetro dell’antifascismo istituzionale, quello della memoria imbalsamata, oppure su una maestra colpevole di essere antifascista (e farla quindi sospendere dal suo lavoro), le centinaia di persone scese in piazza in questi giorni hanno avuto ben presente la posta in palio: non accettare la retorica dell’antifascismo ipocrita ed istituzionale, di comodo e funzionale alla pace sociale garante dei loro interessi, che predica bene ma poi stende tappeti rossi al passaggio di formazioni come Casapound oppure Forza Nuova.
La manifestazione partita da Piazza Statuto ha attraversato il quartiere di San Donato – dove italiani e migranti convivono tranquillamente da decenni alla faccia dei proclami razzisti dei forzanovisti, condividendo piuttosto la mancanza di servizi e di attività sociali – per poi passare di fronte al Sacrario del Martinetto, luogo simbolo per la storia della Resistenza torinese dove tra il settembre del 1943 e l’aprile del 1945 furono eseguite molte condanne a morte di partigiani e oppositori politici. La manifestazione ha quindi lambito l’Hotel Royal dove centinaia di poliziotti in assetto antisommossa e idranti hanno circondato e protetto i fascisti di Forza Nuova, che dopo aver blaterato per giorni di voler manifestare in una piazza del centro hanno infine dovuto ripiegare sull’ennesima sala congressi isolata (guardandosi comunque bene dal dichiarare il luogo di ritrovo fino al giorno prima). Un hotel a 4 Stelle, che lo diciamo a fare, degno del pugno di fascisti seguaci di Roberto Fiore. L’immagine, infatti, è la stessa della serata antifascista di giovedì scorso: i fascisti negli hotel (di lusso), gli antifascisti nelle strade e tra la gente!
La questura, come al solito, ha tentato di giocarsi il suo ruolo da protagonista, bloccando la linea del tram 3 mezzora prima del concentramento per fermare e perquisire 10 antifascisti che si stavano recando in piazza Statuto, sequestrando striscione e megafono e portando uno studente delle scuole superiori in Questura. Stessa sorte per la macchina che portava l’impianto della manifestazione, fermata, sequestrata, e con essa due giovani studentesse ed un altro studente che erano a bordo. I giovani antifascisti sono stati rilasciati solo in serata dopo essere stati trattenuti per ore in Questura e la macchina è stata posta sotto sequestro poiché conteneva l’impianto…anche questa volta magra figura e scarso bottino per la Questura di Torino e tutti i suoi fan istituzionali. Giovedì scorso per far parlare di sé avevano confezionato ad arte la bufala delle bombe ripiene di schegge di legno (sic!), questa volta cosa si inventeranno per giustificare il sequestro della macchina con l’impianto della manifestazione?
Torino è antifascista!
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