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Un anno dopo l’assassinio di Clément: per non dimenticare, per non perdonare

La settimana scorsa si sono tenute molteplici iniziative tra commemorazioni, cortei e concerti dalla in memoria di Clément ma anche per ribadire ancora una volta l’importanza di continuare la sua lotta contro l’odio razziale, contro ogni germe dell’estrema destra. Nella giornata del 5 giugno a Parigi il Comitato per Clément e i compagni di Azione Antifascista Paris-Benlieue, collettivo nel quale militava il giovane, hanno organizzato una commemorazione per il loro compagno generoso e leale e in seguito le serate di venerdì e sabato sono state animate da concerti in suo ricordo. Iniziative simili si sono tenute ad Atene, Madrid, al festival queer di Goettingen, Freiburg, in Portogallo, Belgio, Svizzera e moltissime città francesi.

Sabato un corteo caloroso, determinato ha sfilato per le vie parigine ricordando il vile assassinio di Clément  ma anche per lanciare un grido d’allarme contro le minacce fasciste che si stanno affermando in Europa e in tutto il mondo. Un corteo, aperto dallo striscione “Clément: per non dimenticare, per non perdonare”, che è stato animato da diversi slogan, interventi che hanno sottolineato come la sua non sia l’unica tragica morte per mano di organizzazioni fasciste, ma anzi, negli ultimi anni questi gruppuscoli hanno aggredito e ucciso diverse persone grazie anche al silenzio e a volte il beneplacito delle istituzioni: Dax, Pavlos, Carlos vivono nei nostri cuori.

In quest’ottica è importante non sottovalutare il successo elettorale a livello europeo dei partiti di estrema destra e la Francia è un caso emblematico in cui FN di Marine Le Pen ha ottenuto il 25% dei voti: un esito grave che va contrastato con tutte le forze. Così come è necessario continuare le lotte nelle nostre città e quartieri per estirpare qualsiasi forma di neofascismo, perché la memoria di Clément e di tutte le vittime cadute per vile mano fascista si tramanda e si perpetua nelle battaglie per le quali loro stessi si sono spesi generosamente.

Un anno dopo con la rabbia nel cuore: per non dimenticare, per non perdonare!

 

Video appello per la mobilitazione del 7 giugno:

Video sulla manifestazione:

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