Valle Camonica: presidio antifascista a Lovere, oggi bis a Rovetta
, lungo la sponda bergamasca dell’alto lago Sebino, alle porte della Valcamonica.
Il presidio, organizzato da diverse realtà come il neonato collettivo “ProvinciaLotta“, è stato organizzato contro l’annuale iniziativa neo-fascista di commemorazione di due repubblichini della tristemente nota divisione “Tagliamento”.
Domani, domenica 25 maggio, sempre i fascisti saranno nel vicino paese di Rovetta per un’altra commemorazione fascista organizzata dal Comitato Onoranze Caduti di Rovetta (il cui simbolo è la “M” rossa della milizia fascista, intrecciata al fascio littorio).
Gli antifascisti/e di “Ribelli della montagna” si ritroveranno domenica mattina alle 9.30 in piazza delle piscine di Rovetta.
Da Lovere la corrispondenza con Ale, della redazione di Radio Onda d’Urto Valle Camonica.
Clicca qui per ascoltare o scarica la corrispondenza dal presidio antifascista di Lovere.
Per tutta la giornata al Kag di Pisogne si tiene poi una lunga serie di concerti e iniziative con la terza “DIY KAG FEST” in via Neziole.
Di seguito, il comunicato d’indizione del presidio antifascista:
La lotta contro il fascismo non è finita il 25 aprile ’45. Oggi per le strade liberate dai partigiani ancora si aggirano persone che si richiamano a questa becera e triste ideologia.
Il 24 maggio un gruppetto di questi nostalgici del duce si radunerà sul lungolago di Lovere con la scusa di commemorare due repubblichini della Legione Tagliamento giustiziati dai partigiani all’indomani della seconda guerra mondiale. La legione e i suoi partecipanti sono noti per le torture, i massacri e le devastazioni compiute nei nostri paesi. Basta chiedere ai nostri nonni per sentirsi raccontare delle atrocità compiute dalla Tagliamento. Sconfitti dalla storia vorrebbero tentare di rifarsi la faccia.
La loro ideologia fomenta solo una guerra tra poveri utile a frenare ogni spinta al reale cambiamento della società. Come sempre cani da guardia di un potere e un sistema economico che affamano con le loro crisi e le loro ingiustizie.
Antifascismo significa lottare contro ogni discriminazione e per l’uguaglianza sociale. Significa capire il ruolo di questi servi del potere e contrastarli metro per metro. Significa negare ogni spazio a chi ci vorrebbe servi ubbidienti con un futuro di miseria e precarietà.
L’antifascismo non si delega, ci si vede in piazza XIII Martiri a Lovere.
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