InfoAut
Immagine di copertina per il post

[PAGINA AGGIORNATA] 18 Marzo, è sciopero generale contro guerre e austerità!

Nella piattaforma del SI Cobas tutti questi nodi sono infatti affrontati in un unico quadro, capace di essere ripreso e generalizzato da tante realtà organizzate che si muovono nella società. Una giornata quindi mobilitazione plurale e trasversale, declinata in differenti pratiche di lotta: dai blocchi ai cortei ai picchetti dal Nord al Sud del paese ci si mobilita contro le guerre e l’austerità intese come parti neanche troppo separate di un unico schema di dominio, ma anche contro una idea stessa di sciopero perennemente slegata da una minima pulsione conflittuale. A testimonianza dell’aver colpito in maniera ositiva sui tasti giusti, le parole di Renzi che descrive come una “presa in giro per i cittadini” uno sciopero contro la guerra, tentando sin da subito di slegare l’attivazione politica complessiva dalla dimensione collegata alla lotta nei luoghi di lavoro.

 

 

 
 

Aldo Milani del SI Cobas a termine della giornata di sciopero …

Le considerazioni finali di Aldo Milani, coordinatore nazionale del SI Cobas, sulla giornata di sciopero generale di oggi contro le politiche belliche del governo Renzi e il sistema di sfruttamento imposto dallo stesso governo a colpi di riforme votate a sacrifici e austerità

Pubblicato da InfoAut su Venerdì 18 marzo 2016

 

A Milano il corteo previsto per questa mattina è partito alle 9,30 da piazzale Lodi, dopo che nella mattinata lavoratori e solidali avevano paralizzato il regolare svolgimento del lavoro nell’area industriale di Carpiano. All’opposizione contro le politiche renziane sul lavoro si sono aggiunte la contestazione contro la politica di sfratti e sgomberi che Expo o non Expo è divenuta elemento fondante bipartisan attuato nella città meneghina; una città che come tutta la Lombardia è oggetto in queste settimane del dibattito sulla nuova legge regionale sul tema della casa che già è stata intravista dai movimenti come un nuovo duro attacco alle fasce sociali in via di impoverimento da parte delle istituzioni. Il corteo è stato partecipato da migliaia di lavoratori e lavoratrici, che hanno messo in campo altre azioni importanti tra cui la contestazione al terribile accordo tra UE ed Erdogan sul futuro di migliaia di migranti. “Lunga vita alla rivoluzione della Rojava! Erdogan Assassino! Europa complice nel silenzio!” recitava lo striscione appeso sulla sede consolare turca della città, mentre uova e fumogeni venivano lanciati contro l’ingresso della sede.

A Bologna la giornata è iniziata invece con i blocchi alla Facoltà di Scienze Politiche, dove negli scorsi giorni si sono svolte le note vicende relative alla contestazione ai saperi di guerra espressi dall’università felsinea e da professori come Angelo Panebianco. Studenti e studentesse contro la guerra hanno bloccato la didattica nella sede di Strada Maggiore, invitando a continuare la mobilitazione contro i saperi bellici e rilanciando il corteo del pomeriggio. Corteo che  partito alle 16 da piazza Maggiore sfilando per le vie del centro; presenti in piazza erano lavoratori di tutta la regione emiliana, da Piacenza a Modena, che hanno animato lo spezzone di testa animato dal SI Cobas. A seguire uno spezzone sociale agitato dal mondo della formazione e dl mondo della lotta per la casa organizzato da Social Log, reso più determinato anche dallo sgombero di ieri e dalla volontà di rilanciare già con il corteo di sabato 19 marzo.

Anche a Napoli è stato corteo, con la città partenopea che ha raccolto l’opposizione alle politiche renziane di chi vive nei territori del Meridione, raccogliendo a propria volta la risposta delle forze dell’ordine che hanno imposto divieti e sabotaggi di ogni tipo incapaci ad ogni modo di impedire lo svolgimento della manifestazione che si è così snodata per le vie del centro, attraversando le vie dello shopping e comunicando alla città le proprie ragioni. In centinaia hanno marciato anche a Firenze per le vie del centro.

Tanta anche l’agitazione nei luoghi di lavoro. Dalla mattina è bloccata la circolazione delle merci all’Interporto di Prato, attraversato da cortei interni e picchetti davanti alle aziende; bloccate a Roma dallo sciopero le sedi di FERCAM e SOGETRAS; anche a Piacenza sciopero alla FERCAM, mentre a Fidenza nuovo sciopero e picchetto solidale di fronte alla Bormioli, sede nelle scorse settimane di una dura lotta tra azienda, cooperative e lavoratori licenziati. Tante altre iniziative prenderanno inoltre corpo nel pomeriggio e in serata per completare la definizione di una prima giornata nazionale di opposizione alla guerra a cui necessariamente dovranno seguirne molte altre dato che i tamburi bellici non smettono di suonare le proprie tristi melodie di morte.

Per un approfondimento sulle ragioni dello sciopero, qui una intervista ad Aldo Milani del SI Cobas. Di seguito invece il documento di indizione della giornata di lotta dello stesso SI Cobas:

 

CONTRO LE GUERRE E LE POLITICHE DEL GOVERNO, SCIOPERO!

 

CONTRO la guerra e gli interventi militari all’estero che dietro al pretesto della lotta al terrorismo promuovono piani imperialistici di sfruttamento e oppressione!

CONTRO la politica economica e sociale del governo renzi e dell’unione europea, contro il jobs act, le altre misure per il mercato del lavoro e l’abolizione dell’art. 18!

CONTRO il blocco dei contratti pubblici e privati, l’aziendalizzazione della contrattazione e l’individualizzazione del rapporto di lavoro, contro le privatizzazioni, le grandi opere dannose e la distruzione del territorio!

CONTRO la legislazione che a vario modo favorisce precarizzazione e forme di sfruttamento selvaggio (esternalizzazioni, (sub)appalti, cooperative di comodo) come appurato nel settore della logistica, del cargo e della salute pubblica e privata.
CONTRO la riforma della scuola, per la stabilizzazione del personale!

CONTRO il fiscal compact, il pareggio di bilancio inserito nella costituzione!

CONTRO la riforma del mercato del lavoro, che lascia milioni di disoccupati privi di mezzi di sussistenza e promuove lavoro gratuito senza la garanzia del salari.

PER la redistribuzione del reddito attraverso consistenti aumenti salariali per tutti i lavoratori e pensionati!

PER la rivalutazione delle pensioni, riduzione degli anni per il diritto alla pensione, salute e sicurezza sui posti di lavoro. Diritto all’abitare, contro la precarietà e lavoro  gratuito!

PER il diritto al lavoro, attraverso la riduzione d’orario a parita’ di salario, investendo per la bonifica dei siti inquinati, la messa in sicurezza del territorio, il risparmio energetico e le energie alternative.
PER la libertà di circolazione della forza lavoro, la parità di diritti agli immigrati e l’integrale abolizione della legge Bossi Fini!

  • 18/03/2016 – CORTEO A MILANO! –VOLANTINO – 18 Marzo, giornata di sciopero generale, di 24 ore, di tutte le categorie: il concentramento del corteo milanese é a Piazzale Lodi alle ore 9.30!

  • 18/03/2016 – CORTEO A NAPOLI – Volantino – Evento Fb – Concentramento alle ore 9.30 in Piazza Dante.

  • 18/03/2016 – CORTEO A BOLOGNA – Evento Fb – Concentramento alle ore 15 in Piazza Maggiore. 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

guerrasciopero

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il trattore torna al campo.. e adesso?

I primi mesi del 2024 sono stati segnati in molti paesi d’Europa dall’esplosione del cosiddetto “movimento dei trattori”.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Militarizzazione, guerra contro il popolo e imprese criminali in Messico

Nessuno con un minimo di sensibilità umana può rimanere indifferente alla violenza esorbitante che viviamo in Messico, sono circa 30.000 le persone uccise solamente nel 2023, mentre nel maggio di questo 2024 ne sono state assassinate 2.657.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Abbecedario dei Soulèvements de la Terre – Composizione

Pubblichiamo di seguito un estratto del libro “Abbecedario dei Soulèvements de la Terre. Comporre la resistenza per un mondo comune” in uscita per Orthotes Editrice, curato nella versione italiana da Claudia Terra e Giovanni Fava.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Emilio Quadrelli: tra Lenin, la guerra imperialista e le tute acetate (raccolta di contributi)

Di seguito raccogliamo alcuni degli interventi e contributi di Emilio Quadrelli per InfoAut o che in passato abbiamo ripreso da altri siti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il movimento studentesco popolare estromette il primo ministro del Bangladesh Sheikh Hasina

Il 5 agosto 2024, dopo settimane di rivolte politiche, violenze della polizia e repressione degli studenti attivisti, il primo ministro del Bangladesh, Sheikh Hasina del partito Awami League, si è dimesso dopo 15 anni di governo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Sapere, potere e controllo della natura: l’intreccio tra tecnologia militare e accademia

Le diramazioni delle scienze e della tecnica sono sottili e articolate, bisogna seguirle e percorrerle per avere evidente il legame tra luoghi del sapere e luoghi di oppressione e guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ma quale terra promessa? L’agricoltura offensiva coloniale in Cisgiordania

Il secondo tema che abbiamo affrontato è stato quello dell’agricoltura, dell’appropriazione della terra e dei campi e quindi delle modalità di riproduzione fondamentali da parte di Israele.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’energia come epicentro di colonizzazione, accaparramento e discriminazioni.

Proponiamo quindi il contenuto di uno dei dibattiti organizzati alle Università occupate del Politecnico di Torino e di Palazzo Nuovo, insieme a End Fossil.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cos’è il Fascicolo Sanitario Elettronico e perché dovrebbe interessarci.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) rappresenta uno strumento che consente alle persone di monitorare e visualizzare l’intera cronologia delle proprie condizioni di salute.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Strike in USA. Sulla conflittualità sindacale negli Stati Uniti.

Abbiamo parlato con Vincenzo Maccarrone, corrispondente del Manifesto, dell’aumento della conflittualità sindacale negli Stati Uniti

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Guerre, transizioni ecologiche ed estrattivismi: un’analisi critica del presente

Proponiamo una prima parte del dibattito dal titolo “Guerre, transizioni ecologiche ed estrattivismi: un’analisi critica del presente” che si è tenuto a settembre a Venaus in occasione del campeggio di Ecologia Politica Network.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sudd Cobas Prato: lo sciopero continua dopo lo Strike Day

Lo Strike Day iniziato domenica scorsa ha visto il coinvolgimento di 8 fabbriche di cui soltanto 5 nella frazione di Seano (Prato), sono state ben 7 le vittorie portate a casa dal sindacato Sudd Cobas per ottenere ciò che viene rappresentato con 8×5..

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lotte operaie: migliaia di persone in corteo a Seano (Prato) contro lo sfruttamento e per il diritto allo sciopero

Migliaia di persone hanno partecipato domenica pomeriggio alla manifestazione a Seano, Comune di Carmignano (Prato), indetta a sostegno del diritto di sciopero e contro lo sfruttamento dopo l’assalto notturno ad un picchetto di operai e sindacalisti Sudd Cobas che scioperavano davanti ad una ditta nel distretto tessile della zona.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Prato: Ronde armate di spranghe contro chi sciopera

Assalto di stampo mafioso al picchetto degli operai pakistani e del sindacato di base Sudd Cobas, quattro feriti. “La prossima volta vi spariamo”. In risposta scioperi del turno di notte degli operai migranti del “distretto parallelo”, e domenica manifestazione davanti ai cancelli dell’azienda dove si stava svolgendo il presidio di protesta. “Lottiamo per il diritto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Portuali in sciopero negli USA

Negli Stati Uniti è in corso uno dei più grossi scioperi dei lavoratori portuali della costa est dagli anni 70.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Tutti contro Elkann: scioperi al quotidiano Repubblica e di tutto il settore dell’automotive

John Elkann è, tra le altre cariche, anche presidente di Stellantis, gruppo automobilistico in cui è confluita l’ex Fiat, che il 18 ottobre si fermerà per sciopero nazionale dei lavoratori di tutti i settori dell’automotive, indetto da Fim, Fiom Uilm.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La guerra post-umana

Tra pace e guerra non esiste un sottile confine, ma una vasta zona grigia, dove gli stati danno vita a quella che viene definita competizione strategica, utilizzando in diverse combinazioni i quattro elementi che formano il potere di uno stato: diplomatico, militare, economico e informativo. Proprio quest’ultimo fattore, complice la pervasività delle tecnologie digitali, ha […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Esplosioni in Libano: si apre un nuovo capitolo del genocidio

Dopo le prime esplosioni di migliaia di cercapersone in dotazione a membri di Hezbollah avvenute in Libano, un’ulteriore ondata di esplosioni in contemporanea, di walkie talkie e pannelli fotovoltaici, è stata segnalata dai media libanesi nei giorni scorsi, causando la morte di almeno 20 persone e ferendone a migliaia, anche in Siria.