InfoAut
Immagine di copertina per il post

8 dicembre notav: chi c’era in piazza?

||||

E’ complicato, anche a giorni di distanza, riuscire a sintetizzare gli stimoli generati dalla piazza NO TAV dell’8 dicembre. Chiunque abbia attraversato la manifestazione con attenzione, spostandosi lungo il percorso o anche solo attendendo che il corteo scorresse, non può non aver notato la considerevole varietà di persone presenti.  Una varietà a cui il movimento NO TAV ci ha ormai abituato, ma che si ripresenta in questa fase specifica con significati nuovi assommati a quelli storici. 

Se ben chiara risulta l’eterogeneità della composizione meno facile è rintracciare le omogeneità che hanno caratterizzato l’adesione alla mobilitazione, ovvero le motivazioni che hanno portato settantamila persone a voler essere presenti in questa giornata simbolo.

Soffermandosi su uno sguardo “tecnico” poche sono le caratteristiche in comune: la provenienza, principalmente da Torino e cintura e dalle aree periferiche del Piemonte oltre che ovviamente dalla Val di Susa e, genericamente, l’appartenenza a un censo non particolarmente elevato. 

Per quanto riguarda le professioni vi si poteva trovare un po’ di tutto: dall’insegnante precario all’operatore sociale, dall’operaio metalmeccanico al pensionato, dal professionista con partita IVA al facchino, tendenzialmente in un rapporto di lavoro dipendente, subordinato o di autosfruttamento. Se poi si evidenzia la questione generazionale la piazza era estremamente trasversale ma con una spiccata presenza giovanile.

Anche le motivazioni, i bisogni e le pulsioni che sottostavano al grande NO, erano significativamente composite. Queste probabilmente da situare in due archi temporali differenti: quello dei NO TAV “storici”, che hanno partecipato con differenti intensità alle varie vicissitudini dei trent’anni di lotta, e quello dei “nuovi” NO TAV, da non intendere solo in termini generazionali, forse di numero più esiguo, magari precedentemente simpatizzanti del movimento ma non attori diretti, attivati principalmente dalla contrapposizione che si è generata a partire dalla piazza del 10 novembre convocata dalle madamin. Va premesso che in tutte queste figure, come dimostrano le dirette facebook pubblicate dal corteo, vi era una certa dimestichezza, per alcuni versi inaspettata, con le motivazioni tecniche dell’opposizione al TAV, segnale che nella polarizzazione è stata forte la volontà di informarsi sulla vicenda in maniera individuale e indipendente. 

Il tema principale che sembrava emergere nelle chiacchierate con chi era presente era naturalmente quello dell’utilizzo delle risorse, declinato in maniera assai diversa da soggetto a soggetto. Tra gli utilizzi alternativi a cui destinare i soldi del TAV Torino – Lione andavano per la maggiore: la sicurezza a scuola e sul lavoro, la messa in sicurezza dei territori, l’incentivare il trasporto pubblico locale (moltissimi i pendolari che facevano presente la totale o parziale dismissione delle linee di trasporto abreve percorrenza e l’aumento dei prezzi), la riconversione ecologica e la creazione di nuovi posti di lavoro / la lotta alla precarietà. 

Sul piano politico poi sembravano diverse le spinte presenti:

A ) Una ricompositiva o meglio di alleanza: nell’assenza di opzioni politiche credibili per l’espressione dei propri bisogni e nella contrapposizione con la vecchia politica, gli imprenditori parassiti e le banche, il movimento NO TAV, con la sua autonomia e la sua coerenza è una delle poche esperienze in cui sentirsi parzialmente rappresentati, in particolare tra i giovani. Non sufficiente per lottare e attivarsi sulle questioni sottese, ma bastione, frizione palpabile su cui resistere collettivamente.

B ) Resistere anche contro la possibile restaurazione del partito neoliberista rappresentato dalla declinazione locale del Sistema Torino che vuole prendersi la rivincita dopo la debacle.

C ) Sostegno/pungolo di piazza della base grillina locale alla dirigenza del Movimento 5 Stelle. Questo sentimento è molto ambivalente: infatti se da un lato si presenta come attivazione quasi “elettorale” per dimostrare il consenso che ancora ottiene la compagine pentastellata, da un altro lato vuole essere spinta dal basso a prestare fede alle promesse fatte in campagna elettorale. Ciò anche per quanto riguarda l’alleato di governo Salvini che a molti almeno per quanto riguarda la propagine piemontese del 5s inizia ad essere assai ingombrante. Da rilevare in ogni caso, anche se esula da questo articolo, per l’ennesima volta la totale incapacità di rapportarsi con la piazza di una parte dei dirigenti grillini.

D ) Consapevolezza dell’insostenibilità totale del modello di sviluppo esistente, delle sue forme di governo e della necessità di un radicale cambiamento di direzione.

Da rimarcare inoltre la notevole attenzione di una parte della gente presente in piazza sulla questione dei Gilet Gialli con cui si sottolineava in sfumature differenti una sostanziale affinità.

Queste considerazioni che ci sembra di trarre dalla manifestazione di sabato per quanto abbiano carattere specifico, dato dalla fase in cui siamo immersi, pensiamo possano avere in alcune parti aspetti generali, per lo meno come domande da porsi, al di là del movimento NO TAV e del suo contributo. Come riuscire ad attivare cicli di lotta e conflitto che agiscano direttamente sui bisogni emersi? Come posizionarsi nello scontro confuso, ma che va chiarendosi, tra elites europee e pulsioni dal basso? Come far emergere le posizioni antipopolari di Salvini in sostanziale continuità con il modello di sviluppo esistente? Come agire nella crisi ecologica? Come forzare la fase di attendismo e delega? Come interfacciarsi in quei territori e tra quei soggetti che più di altri sentono il peso delle politiche neoliberiste?

Il vento che soffia dalla Val Susa ci fornisce qualche interessante indicazione a cui bisognerebbe riuscire a dare corpo. Il 23 marzo a Roma il corteo nazionale per la difesa e la messa in sicurezza dei territori sarà sicuramente un’occasione di cogliere per far uscire la ricchezza dell’8 dicembre notav dall’epicentro della Val Susa…

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

notav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump 2.0: una svolta epocale?

Un confronto sulla percezione che sulle due sponde dell’Atlantico si ha della crisi in corso è importante, ma deve scontare uno choc cognitivo dovuto alla difficoltà di mettere a fuoco una svolta forse epocale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Blackout: è il liberismo bellezza!

Riprendiamo dal sito SinistrainRete questo contributo che ci sembra interessante per arricchire il dibattito a riguardo del recente blackout iberico. I nodi sollevati dall’articolo ci interessano e rimandando a ragionamenti complessivi sulla fase e la crisi energetica, che animano il nostro sito in questi ultimi tempi. Sembra interessante e da approfondire, il ruolo dei mercati finanziari nella gestione delle reti energetiche nazionali e come questo si intersechi con l’utilizzo di fonti rinnovabili, fossili e nucleari.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

György Lukács, Emilio Quadrelli e Lenin: tre eretici dell’ortodossia marxista

György Lukács, Lenin, con un saggio introduttivo di Emilio Quadrelli e una lezione di Mario Tronti, DeriveApprodi, Bologna 2025 di Sandro Moiso, da Carmilla La recente ripubblicazione da parte di DeriveApprodi del testo su Lenin di György Lukács (1885-1971), accompagnato da una corposa introduzione di Emilio Quadrelli (1956-2024) oltre che da un’appendice contenente una lezione di […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Vertenza LEAR: tutto fumo, niente arrosto

Gli anni passano, tragedie come queste rimangono però all’ordine del giorno e trasformano il tessuto sociale delle nostre metropoli. Sembra che non si impari mai niente dagli errori commessi nel passato.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il nuovo disordine mondiale / 28: l’antifascismo europeista e la diplomazia delle armi

La vera novità del nuovo giro di valzer di “The Donald 2.0” e dai suoi cavalieri dell’Apocalisse hi-tech è rappresentata dall’aggressività di carattere economico, ma anche politico, nei confronti degli “alleati” europei e non solo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Festival Altri Mondi / Altri Modi: i video della terza edizione

Si è conclusa la terza edizione del festival Altri Mondi / Altri Modi. Anche quest’anno centinaia di persone hanno condiviso quattro intense giornate di confronto, dibattito, socialità ed arte all’interno del giardino di Askatasuna.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Sulla guerra in OpenAI e sull’intelligenza artificiale che promuove le diseguaglianze

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si terrà dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare un interessante articolo di Stefano Borroni Barale sull’intelligenza artificiale. Stefano parteciperà al dibattito di giovedi 10 aprile alle 18 dal titolo “Transizione energetico-tecnologica: intelligenza artificiale, sfruttamento e […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Estrattivismo e scambio ineguale

L’estrattivismo è un concetto proveniente dal Sud globale. Deriva dal termine portoghese “extrativismo”, che originariamente si riferiva alle attività commerciali che coinvolgevano i prodotti forestali esportati nelle metropoli capitaliste.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale, lo Studio Ghibli e la natura del capitalismo

Sta generando molte polemiche il nuovo aggiornamento di ChatGpt che permette di creare immagini nello stile dello Studio Ghibli. A gettare benzina sul fuoco l’utilizzo spregiudicato che l’amministrazione Trump sta facendo di questo generatore di immagini per propagandare la sua campagna di deportazione degli immigrati. Sono molti i temi che apre questo aggiornamento: dal dibattito […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Conflitto sociale, repressione, media: ancora il caso Askatasuna

Richieste di risarcimenti stratosferici, interventi a gamba tesa di vertici giudiziari, aggressioni mediatiche a catena: la criminalizzazione del conflitto sociale si arricchisce di nuove pagine.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Iniziati i lavori per la rotonda a San Didero

Questa mattina sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda di accesso al futuro autoporto di San Didero. Telt, per l’ennesima volta, non si è fatta scappare l’occasione per portare in Valsusa ulteriori disagi, soprattutto alla circolazione sulla statale. Con l’aiuto dei solerti operai e delle onnipresenti forze dell’ordine, la circolazione procede tutt’ora a […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio di San Giuliano: conferenza stampa del Movimento No Tav dell’8 gennaio

Ieri mattina, Nicoletta Dosio è stata nuovamente convocata da Telt per concludere la presa di possesso del terreno del presidio di San Giuliano ereditato dopo la scomparsa di Silvano.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giù le mani dalla nostra terra! Assemblea e passeggiata verso San Giuliano

Questa sera si è svolta a Susa una partecipata assemblea No Tav, chiamata dal Movimento nelle ore centrali della giornata per iniziare a dare una prima risposta collettiva allo sgombero del presidio di San Giuliano avvenuto nella scorsa notte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Comunicato stampa: dalla Venezia Verde alla Laguna di Venezia dal 2 all’8 settembre

Il 2 settembre, su iniziativa del collettivo Bassines Non Merci e nell’ambito della stagione 7 di Soulèvements de La Terre, una delegazione partirà per una grande traversata dalla Venezia verde del Marais Poitevin a Vicenza, dove dal 5 all’8 settembre si svolgerà il Venice Climate Camp.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Mettere in comune i saperi: Estrattivismo e cura della terra alle Giornate di Antropologia Conviviale, 22-25 agosto 2024

Diffondiamo volentieri l’indizione al tavolo su Estrattivismo e cura della Terra che si terrà in occasione delle giornate di Antropologia Conviviale al quale il progetto Confluenza è invitato a prendere parte.