Bologna, la polizia prova a sgomberare il Condominio Sociale Galliera! Cariche all’esterno, resistenza dentro!
Immediatamente gli occupanti hanno dato l’allarme, riuscendo a radunare in poco tempo qualche centinaio di solidali, che nella torrida Bologna di questi giorni hanno messo in piedi un presidio che ha saputo comunicare alla città l’ennesima provocazione dei poteri forti. Poteri i quali applicano senza remore i dettami dell’austerità senza alcun rispetto della dignità di chi occupa una casa per sopravvivere alla crisi e alle molteplici forme di sfruttamento sociale.
Cinque cariche hanno poi colpito il presidio quando questo voleva provvedere ad un bisogno vitale dei resistenti nell’occupazione: quello di aver accesso all’acqua. Tanti solidali, dall’occupazione di via De Maria al Comitato Antisfratto, tanti studenti e studentesse hanno subito la violenza dei manganelli mentre brandivano le bottiglie d’acqua indirizzate agli occupanti. Nel corso della quinta carica un ragazzo è stato fermato dalle forze dell’ordine; il presidio – tuttora in corso e determinato a resistere fino allo stop delle operazioni di sgombero – sta richiedendo a gran voce la sua liberazione immediata!
Nel frattempo, la polizia dentro l’edificio non riusciva ad accedere ai piani alti, barricati e difesi dagli occupanti, e prova ad intimidire verbalmente e fisicamente i resistenti. Ci sono diversi feriti, colpiti mentre cercavano di resistere al tentativo di sgombero delle forze dell’ordine. Quei feriti, quegli occupanti, sono esattamente gli ultimi e i penultimi che assessori appena nominati in giunta a Bologna hanno descritto essere i necessari destinatari di attenzione e nuove di forme di welfare. Come inizio non c’è male..!
La cronaca della giornata continua sulla pagina Facebook di Social Log Bologna
Qui alcuni contributi audio da Radio Onda d’Urto
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.