Brescia: sgombero del CSO Zanzanù a Desenzano del Garda
Sgomberato nella notte il CSO Zanzanù a Desenzano del Garda. Polizia e carabinieri sono entrati alle 4 del mattino sfondando i vetri del centro sociale. Pubblichiamo da Radio Onda D’urto la cronaca della giornata di lotta del Collettivo gardesano autonomo.
AGGIORNAMENTI:
Ore 12.30: Tornata nella centrale Piazza Malvezzi, la manifestazione si è sciolta rilanciando l’appuntamento per una assembea pubblica di questa sera alle 21 al centro sociale di San Martino della Battaglia dove si deciderà come dare una ulteriore risposta allo sgombero. Con noi Francesco della redazione
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Ore 12.10: blocco stradale in via Marconi, una delle arterie principali di Desenzano, nei pressi della stazione ferroviaria. Il collegamento con Alessandro della redazione.
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Ore 11.10: il corteo è giunto in pieno centro di Desenzano, passando sotto il liceo Bagatta, istituto che comprende il liceo classico, scientifico e linguistico e si dirige verso il palazzo del comune, mandante politico dello sgombero. Il corteo ha raggiunto il lungolago dove si svolge il mercato cittadino.
La corrispondenza con Marco della redazione che intervista anche il professor Buongiorno, artista e professore di filosofia, uno dei promotori dell’appello al dialogo contro lo sgombero.
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Ore 11.00: Anche Alessandro del collettivo gardesano autonomo è stato rilasciato e ha raggiunto il corteo. Ai nostri microfoni la sua testimonianza e il racconto di quanto accaduto questa mattina all’alba con lo sgombero.
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Ore 10.35: il presidio solidale all’esterno del parco di via Zamboni si è trasformato in un corteo alla volta della caserma dei carabinieri dove è ancora trattenuto Alessandro.
“Le idee non si sgomberano. Io sto con Zanzanù” è la scritta sullo striscione di apertura. Presente circa una sessantina di compagni e compagni, il numero dei partecipanti sta crescendo col passare del tempo. Ascolta la corrispondenza con Marco della redazione.
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Ore 9.30: un nuovo aggiornamento dal presidio che si è formato e che si sta ingrossando all’esterno del parco in via Zamboni a Desenzano del garda. L’invito è quindi ancora quello di raggiungere il parco. Si attende ancora il rilascio di Alessandro, compagno del Collettivo gardesano autonomo e redattore della radio. Questa sera assemblea per decidere come rispondere allo sgombero di questa mattina. Il collegamento sempre con Marco della redazione.
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Ore 9.00: : sono stati rilasciati 5 compagni e compagne su 6. Manca solo Alessandro, compagno del Collettivo gardesano autonomo e redattore della nostra radio. La testimonianza anche degli altri compagni appena rilasciati che ci raccontano come è avvenuto lo sgombero
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Ore 8.50: La seconda corrispondenza con Marco della redazione dal presidio solidale al parco davanti all’ex Spiaggia d’oro con la testimonianza di uno dei primi compagni appena rilasciati.
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Ore 8.00: La prima corrispondenza con Marco della redazione che ci racconta dello sgombero e intervista alcuni compagni e solidali in presidio.
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Sgombero di polizia e carabinieri nella notte del CSO Zanzanu a Desenzano del Garda. Dopo 40 giorni di occupazione, lo spazio sociale ha visto arrivare poliziotti e carabinieri poco dopo le 4 di mattina. Giunti in piena notte sfondando i vetri del centro sociale. I 6 compagni e compagne presenti hanno cercato di barricarsi in una stanza, ma i poliziotti sono riusciti a fare irruzione anche lì.
I 6 sono stati trasferiti nella locale caserma dei carabinieri, dove gli è stata notificata una denuncia per l’occupazione dello stabile, posto sotto sequestro per ordine del tristemente noto magistrato Alberto Cassiani, che ha aperto un’indagine anche nei confronti di altri 2 compagni, non presenti stanotte nello stabile, ma accusati di “aver diretto l’occupazione portata a termine con altre 40 persone non identificate”. Disposto anche il sequestro di tutto il material e ritrovato nell’occupazione.
Intorno alle 10.30 un corteo è partito dal presidio spontaneo allestito all’esterno dello stabile promosso dal Collettivo gardesano autonomo e al quale hanno risposto decine di attivisti di realtà solidali come il CSA Magazzino 47 e l’associazione Diritti per tutti. Decine di attivisti e attiviste dietro lo striscione “le idee non si sgomberano” si sono diretti verso la caserma dei carabinieri per chiedere l’immediato rilascio di Alessandro, l’unico degli occupanti fermati non ancora rilasciato, per poi dirigersi verso il centro di Desenzano e portare la protesta sotto la sede del Comune, che attraverso la giunta a guida Pd è il mandante dello sgombero.
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