InfoAut
Immagine di copertina per il post

Traiano non è Ferguson

Quartieri che vedono militari che si sentono di agire in uno stato di guerra e che vengono sistematicamente addestrati per muoversi in questo modo. Non è un caso che molti di questi “ragazzini in divisa” mandati in nei quartieri popolari sono reduci da missioni di guerra. Militari sottoposti ad una formazione razzista e sterotipata che fanno del disprezzo della povertà un punto fermo, per  cui la vita di un ragazzino di quartiere non ha nessun valore.  

Ma del resto che quartieri costruiti per ospitare la povertà e la marginalità conoscano il controllo poliziesco come unica faccia del potere statale non ci  sembra assolutamente una novità. E anche qui, le differenze rispetto a Ferguson, non sono poche: in quei quartieri parliamo di una polizia militarizzata e di un controllo che possiamo definire “scientifico”, quindi qualcosa di sicuramente diverso rispetto a quanto vediamo a Traiano e nel resto della periferia napoletana. Crediamo, però,  sia molto più interessante guardare ed analizzare le analogie che assolutamente non ci sono, e, ahinoi, a non esserci, è sicuramente la rivolta.

Esplosione che abbiamo sperato, ma che purtroppo non si è data. Molte delle risposte del perchè questa rabbia non sia esplosa non sono difficili da individuare. Se l’unica faccia del potere statale in quei territorio è la polizia, c’è un altro potere ben più invasivo e radicato che condiziona le dinamiche sociali di questi luoghi. 

Ed è il potere economico e militare del “sistema”. Perchè è questo il volto reale dello sfruttamento capitalista su questi territori.Soccavo è una delle principali piazze di spaccio, e si sa, neanche questa è una novità, alle piazze di spaccio il casino e l’esposizione mediatica non piacciano assolutamente. “La camorra ci protegge, lo stato ci uccide”. Una frase che i pennivendoli si sono affrettati a sbattere in prima pagina nel tentativo di buttare discredito sulla morte di Davide e su un intero quartiere.

Non dubitiamo che possa essere stata detta, e del resto quando l’unico volto statale che conosci è la divisa, non è difficile illudersi che questa infame menzogna sia vera. Ma la verità è che il “sistema” non ha figli da proteggere. Al “sistema” non interessa la dignità di un quartiere e di una città, non interessa la morte di un bambino. L’unica cosa che interessa sono i profitti. Quindi the show must go on. Le basi devono tornare a lavorare a pieno regime e nel più breve tempo possibile.

Ed è così che Stato e Camorra tornano ad essere un solo volto. Il volto di un potere pervasivo, violento e parassitario, che non esita a proteggersi a vicenda, tornando ad essere un solo esercito. Del resto il “sistema”, con il suo carattero parissatario, anche da tragedie come queste può trarre benefici: “qua non si muove nulla, nessuna rivolta, ma per un po’ noi facciamo i cazzi nostri senza sbirri tra i piedi.” E la vita di un ragazzino finisce ad essere svenduta per i profitti del “sistema”.

E allora va bene il corteo, perchè questi ragazzini che si sono visti ammazzare un coetaneo, un amico, un ragazzo del quartiere, dovranno pur sfogarsi in qualche modo, l’importante è che duri poco e resti perimetrato dentro certi paletti. E così che quanti alla fine del corteo, non troppi a dire la verità, provano ad alzare qualche barricata, se non indietreggiano davanti ai lacrimogeni della polizia, sono costretti a indietreggiare davanti all’ordine del “sistema”.

Ma bisogna dirsi la verità fino in fondo. Se non fosse stato per la capacità delle realtà di base del quartiere e di quelle cittadine nel trovare le giuste connessioni e i giusti modi, probabilmente non avremmo assistito nemmeno a quel corteo, a quell’unico, timido, momento di rabbia. Del resto è quello che si poteva percepire fin dalle prime ore. Ma noi per primi, siamo finiti vittime delle nostre stesse enfatizzazioni e speranze. Perchè la verità è che quelle auto della polizia distrutte e il quartiere in rivolta subito dopo l’uccisione di Davide, quando la mano del “sistema” ancora non aveva tirato il freno, non sono altro che una enfatizzazione giornalistica e di chi come noi ha creduto e sperato in una possibile esplosione di rabbia.

Certo, quella che ha attraversato e animato il corteo è stata una composizione estramamente giovanile, ma che probabilmente prima ancora di essere trascinata dalla rabbia, vive una situazione di confusione e smarrimento. Quello con cui bisogna fare i conti è che si tratta di una generazione stretta tra l’incudine e il martello; tra il nulla di quartieri ghetto, fatti di palazzoni disposti in file regolari e attraversati da enormi vialoni che rendono ancora più difficile la socialità, che vedono nell’asfissiante militarizzazione una costante, e l’ancor più pervasivo potere e controllo del “sistema”.

Insomma, una rabbia e una rivolta ancora lontane dall’esplodere, ma sicuramente tante contraddizioni con cui fare i conti ed agire. Una di queste è sicuramente quella per cui al “sistema” la vita e la giustizia per chi vive i quartieri non interessa assolutamente.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

davide bifolcofergusonmike browntraiano

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Le capacità diagnostiche dell’IA ed il capitalismo dei big data

Il cammino dell’innovazione tecnologica è sempre più tumultuoso e rapido. Lo sviluppo in ambito di intelligenza artificiale è così veloce che nessun legislatore riesce a imbrigliarlo negli argini delle norme. Stai ancora ragionando sull’impatto di ChatGPT sulla società che è già pronto il successivo salto quantico tecnologico. da Malanova.info In un recente studio del 28 […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Controsaperi decoloniali: un approfondimento dall’università

n questo momento storico ci sembra inoltre cruciale portare in università un punto di vista decoloniale che possa esprimere con chiarezza e senza peli sulla lingua le questioni sociali e politiche che ci preme affrontare. Sempre più corsi di laurea propongono lezioni sul colonialismo, le migrazioni e la razza, ma non vogliamo limitarci ad un’analisi accademica: abbiamo bisogno dello sguardo militante di chi tocca questi temi con mano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’enigma Wagenknecht

Dopo le elezioni regionali del Brandeburgo, il partito di Sahra Wagenknecht (BSW) ha confermato di essere una presenza consolidata nel panorama politico tedesco. di Giovanni Iozzoli, da Carmilla Il profilo stesso di questa aggregazione non autorizza la sua collocazione nel campo delle performance elettorali effimere o occasionali: le radici sociali sono solide e si collocano […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il trattore torna al campo.. e adesso?

I primi mesi del 2024 sono stati segnati in molti paesi d’Europa dall’esplosione del cosiddetto “movimento dei trattori”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Neanche se fosse stato ucciso un cane”, pena dimezzata all’assassino di Davide Bifolco

Cancellati in appello i precedenti 4 anni e 4 mesi al carabiniere Gianni Macchiarolo che sparò al diciassettenne Davide Bifolco in sella a un motorino al Rione Traiano di Napoli la notte del 4 settembre 2014. I giudici hanno ridotto di due anni la pena sospendendola. “Due anni, solo due anni, neanche se fosse stato […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: a tre anni dall’assassinio di Davide un corteo per Rione Traiano

Sono passati tre anni dal 5 settembre 2014, quando alle prime luci del mattino, un carabiniere, al termine di un inseguimento speronò un motorino che non si fermò all’alt, sul quale viaggiavano tre ragazzi facendo fuoco e uccidendo il diciassettenne Davide Bifolco. Una storia di periferia, una storia schifosa che racconta del sospetto dello Stato […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli, 11 marzo di lotta per Davide Bifolco!

In centinaia tra parenti, amici e attivisti impegnati a vario titolo nelle tante associazioni nate per chiedere giustizia e verità per la famiglia di Davide si sono ritrovati a piazzale Cenni, di fronte al Tribunale, per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda e sostenere il lavoro della difesa della famiglia Bifolco. E non è stato uno […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Verità e giustizia per Davide Bifolco. Incontro dibattito con il padre di Davide

La storia di Davide, così come tutte le morti di stato, non va lasciata al dolore della famiglia, ma riguarda tutti e tutte noi. Ma soprattutto vogliamo provare a contestualizzare questo evento all’interno di un quadro più ampio. Affrontare quindi il problema delle periferie. In territori che vedono la mancanza di qualsiasi garanzia e tutela […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA, la polizia uccide ancora: notte di rivolta a St. Louis

Nella giornata di ieri le forze di polizia di St. Louis hanno dimostrato come, ad un anno di distanza, niente sia cambiato per le comunità black dell’america obamiana. A cadere sotto i colpi degli agenti questa volta è stato un giovane di appena 18 anni, Mansur Ball-Bey, ucciso proprio nelle ore in cui decine di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

#BlackLivesMatter continua tra rivolta, repressione e tentativi di cooptazione

Ferguson e ciò che hanno prodotto le proteste dopo l’assassinio di Mike Brown si dimostrano comunque un vortice e uno spazio inedito di soggettivazione politica. Se a maggio i riot di Baltimora avevano riportato gli Stati Uniti sul mainstream globale, la quotidianità di iniziative in moltissime città sta formando una nuova generazione di militanti neri, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ferguson un anno dopo: we’re still here to fight!

A Ferguson sono cambiati il “sindaco” e il capo della polizia, con quello che potremmo definire come blackwashing. Ovviamente neri, i due nuovi vertici stanno tentando una impossibile normalizzazione. Nelle ricorrenze di ieri si capiva sin dall’inizio che non ci si trovava in un contesto dove la rottura dell’estate scorsa si è riassorbita. Mentre i […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Processo Bifolco: Verità e Giustizia stanno fuori dai tribunali

  Fuori dal tribunale, invece, si è tenuto il presidio del comitato “Verità e giustizia per Davide” e degli amici di Davide. L’uccisione di Davide è avvenuta nella notte tra il 4 e il 5 settembre dello scorso anno nel rione Traiano. Davide quella sera era in motorino con due suoi amici. I tre ragazzi […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Ma perché le guardie inciampano sempre? Lo racconta Ascanio Celestini (VIDEO)

Una riflessione pubblica “sul nostro domani”; con l’attenzione e la consueta sensibilità dedicate ai temi socialmente più delicati, Ascanio Celestini riparte proprio da lì, dalla morte di Davide Bifolco, 16 anni, ragazzo. Ucciso dalla pallottola di un carabiniere dopo essere stato inseguito e speronato “per un errore di persona” mentre andava in giro sul suo motorino […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

From Ferguson To Baltimore – segregazione razziale, violenza poliziesca e rivolta urbana negli USA

Giovedì 11 giugno c/o Aula C1 occupata (Lungo Dora Siena, 100, 10153 Torino) H. 18,00 – Dibattito pubblico con: Gabriele Proglio (visiting scholar presso l’Università della California, Berkeley) H. 20,00 – Aperitivo H. 21,00 – Proiezione del film “Panther” (1995) di Mario Van Peebles   Perchè Ferguson e Baltimora si sono rivoltate? Da oltre 10 […]