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La discussione attorno al #15ottobre

Già dalla giornata di domenica 16 ottobre un’avvisaglia l’avevamo avuta girovagando per la rete: nella pesantezza della narrazione della miseria operata dal mainstream – che possiamo anche biasimare ma che si manifesta per il ruolo che il potere le consegna, che i gruppi editoriali le impongono; il neutro è un sempre un ritornello balordo – il piano della discussione non era liscio e senza increspature. Il fantasma della macchina bruciata in via Cavour e della madonnina sbricciolata è stato l’alone che ha tentato di nascondere tutto il resto, la dimensione politica di quello che è accaduto in quella giornata, virulunta e potente, scomoda? Probabilmente a tanti sarebbe piaciuto così, però il tentativo di cancellare piazza San Giovanni dalla cartina di Roma non è andato a buon fine, le urla entusiaste dei giovani in piazza erano troppo forti, il fumo nero che saliva verso il cielo troppo alto.

Dagli interrogativi, dai dubbi, dai commenti, è nata una settimana di dibattito fitta fitta, anche differente, non univoca e unilaterale, ma politica. Non dappertutto è stato così, c’è chi si è ripiegato nel feticcio infantile del capriccio, chi ha scelto la via del silenzio difensivo, chi ha perseguito la via di una dissociazione e condanna stupida e politicista. Tanti però, ed è quello che conta, hanno voluto esprimere un giudizio, come soggettività individuali e collettive, dare un punto di vista, abbozzare un ragionamento per quanto ancora a caldo. La ricchezza e l’interesse di quanto emerso sta riempendo le assemblee che un pò dovunque sono state convocate, c’è la necessità di discutere e confrontarsi, di condividere un dibattito che non necessariamente porti ad una sintesi ma che getti però le basi per una stagione di lotte contro la crisi, il debito, l’austerity.

Anche qui, noi, non apriamo questa feature sul dibattito dentro ed attorno al 15 ottobre cercando un sunto da quanto emerso nella settimana, da quanto abbiamo ritenuto fosse importante – anche non condividendolo al 100% – pubblicare, facciamo piuttosto un’operazione di aggregazione, di raccolta di contributi per il dibattito, che speriamo non si fermeranno al caldo dell’oggi, confidando che l’intelligenza dei movimenti stia anche nel saper affrontare e condividere, sedimentare e percorrere, processi collettivi di discussione ed elaborazione marcatamente di parte, per i movimenti e la loro potenza politica, solo per questo, ma non è mica cosa da poco.

 

 

Il dibattito prende piede a partire dalla rete

 

Il #15ottobre nella discussione

 

Le realtà autorganizzate prendono parola

 

Dopo lo scivolone di Saviano, tocca a Vendola?

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