InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’UE chiede, Minniti esegue: da Palermo a Cagliari in costruzione decine di hotspots anti-migranti!

Minniti, dopo aver caldeggiato e spinto per la riapertura dei CIE e per l’aggiunta di altri centri in regioni che ne sono sprovviste, sta giocando la carta della sponda internazionale a sud dal mediterraneo.

L’ accordo stipulato con la Libia, il primo dopo la caduta di Gheddafi, rimette al centro la questione di un rafforzamento del monitoraggio delle coste libiche con finanziamenti italiani a Tripoli e l’aggiunta di reparti e pattugliatori del nostro Paese.

E buona pace se, come in passato, le condizioni di trattenimento e detenzione dei migranti che cercano di oltrepassare il mediterraneo saranno da lager e disumane (prima condizione peraltro che li spinge e spingerà a voler varcare le coste libiche costi quel che costi).

Allo stesso tempo, il Ministero degli Interni si sta muovendo per assicurare all’Europa un controllo dei flussi maggiore anche all’interno della nostra penisola, sul solco della tendenza che vede il vecchio Continente divenire sempre più Fortezza.

Se in Turchia e Grecia i campi di contenimento e imprigionamento di profughi e migranti che arrivano da Asia e Africa sono realtà quotidiana, il rapporto Easo sottoscritto il 21 Dicembre scorso dal Ministero degli Interni e dell’immigrazione con l’Ufficio Europeo per l’ accoglienza mostra chiaramente come i flussi finiscano poi per deviare verso la nostra penisola, innalzando il numero dei migranti giunti negli ultimi 12 mesi rispetto alle rilevazioni precedenti.

Si tratta comunque di 170mila arrivi nel 2016, una cifra che di per sé potrebbe essere tranquillamente assorbita da un Paese che metta in atto una politica di accoglienza seria, non basata come purtroppo è solamente sul business e sulla mercificazione della figura migrante.

Quale la soluzione per l’Italia di fronte all’intensificarsi dei flussi? E’ presto detto: negli ultimi mesi, in accordo e con il sostegno economico europeo, ha fatto aumentare le capacità degli hotspots, rinforzando i punti di monitoraggio e contingentamento degli arrivi in molti punti del Meridione: Lampedusa, Pozzallo, Trapani, Taranto in primis.

E, non paga, ha messo in cantiere la rapida costruzione di nuovi hotspots a Messina, Cagliari, Palermo, Reggio Calabria, Mineo, Augusta, Vibo Valentia, pressochè pronti per i primi mesi del 2017.

Aumento dunque di controlli e identificazioni nei grossi centri delle isole e in Calabria: saranno queste regioni quelle destinate ad assorbire, smistare e respingere il maggior flusso di migranti nei prossimi anni? Di sicuro c’è, e il rapporto Easo lo rivela, una collaborazione tra Europa e Governo Gentiloni che diviene sempre più stringente sulla pelle dei migranti da un lato, e senza che nel bel Paese vi sia una possibilità di discussione politica sull’attuazione o meno delle direttive continentali, sia a livello istituzionale che dal basso.

Spetta ai movimenti solidali prendere parola e far tenere alta l’attenzione sulle ripercussioni reali che una sempre maggiore militarizzazione delle frontiere, sia in casa che nel Sud del Mediterraneo, possono provocare, a partire da altre atroci morti oltre quelle migliaia che ancora gridano vendetta nei fondali delle nostre coste.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump all’attacco dell’America Latina con la scusa della “guerra alla droga”

La tensione nei Caraibi ed in America Latina si fa sempre più alta. Alcune note per comprendere quanto sta succedendo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Gaza, un futuro di controllo della AI che ci riguarda

Se andiamo a leggere i piani di controllo dell’ordine pubblico prefigurati per la nuova amministrazione di Gaza, vediamo come questi convergano sulla previsione di un modello di sicurezza basato sull’integrazione di Intelligenza Artificiale (IA), robotica avanzata e sorveglianza aerea.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Un opuscolo su riarmo, genocidio e logistica della guerra

Ripubblichiamo un opuscolo realizzato dall’assemblea cittadina torinese STOP RIARMO.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Colonialismo accelerato: un piano contro la Palestina

Qual è la logica del piano Trump su Gaza? La costruzione di spazio meticolosamente controllato e depoliticizzato, cioè pacificato, per la circolazione, il consumo e la produzione del capitale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il bluff dell’ intelligenza artificiale

Perché la bolla speculativa è solo la punta dell’iceberg di un piano per consolidare il potere.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’ottavo fronte: la Cupola di Ferro Digitale di Israele e la battaglia narrativa

Mentre i suoi militari bombardano Gaza, nonostante l’accordo per un cessate il fuoco, Tel Aviv lancia un’offensiva parallela su internet volta a mettere a tacere le narrazioni della Resistenza, manipolare le percezioni globali e riprogettare la memoria digitale dei suoi Crimini di Guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché Trump vuole “salvare” Milei

Swap multimilionario del Tesoro Usa in cambio dell’impegno a cacciare la Cina dall’Argentina. Sospetti di fuga di fondi speculativi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché la Silicon Valley sostiene Trump

Nei racconti della Silicon Valley scritti da sé medesima, tutti disponibili in rete o in libreria, si legge di un capitalismo eccezionale, guidato da uomini fuori dal comune.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo storico israeliano Avi Shlaim ha abbandonato il sionismo molto tempo fa. Ora è al fianco di Hamas

Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Hamas incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.