InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pensioni a debito, una vita sotto ricatto

Scaricano i costi (aumentati) della riforma Fornero sui lavoratori. Infatti gli assegni saranno pagati dal lavoratore, oltre ai contributi già versati, fino all’età pensionabile. Insomma si dovrà prendere a prestito una somma che verrà messa a disposizione un po’ alla volta ogni mese e che andrà ripagata con gli interessi nei vent’anni successivi. Non sembra un’idea geniale. Inoltre inciderà direttamente sull’ammontare dell’assegno della pensione, infatti ogni mese sarà prelevata la rata per ripagare il debito alle banche. In alcune situazioni può venire prelevato fino al 20% dell’assegno, ma in ogni caso si tratterà di cifre che posso essere significative soprattutto sulle pensioni basse. La somma che complessivamente dovrà essere pagata alle banche comprende anche i tassi di interesse; si tratta, ancora una volta, un trasferimento coatto di ricchezza dai lavoratori alle banche.

Per bocca dello stesso rappresentante del governo questa operazione è utile per aprire un nuovo mercato a banche ed assicurazioni. Lo stato sociale negli anni è stato distrutto e reso inefficiente, in questo modo bisogna rivolgersi al mercato finanziario di prestiti e assicurazioni per poter accedere agli stessi diritti. L’affare per le banche si moltiplica, perché dietro ad ognuno dei debiti contratti per l’anticipo della pensione le banche svilupperanno un reticolato di titoli derivati che scambieranno sui mercati finanziari.

Lo stato ha un ruolo da protagonista nell’imporre processi di finanziarizzazione. L’idea che le politiche neoliberiste siano caratterizzate da una ritirarsi dello stato si mostra, un’altra volta, un’idea basata sul pregiudizio. In questo caso il sottosegretario Nannicini dichiara che delegare ai mercati finanziari questa parte dello stato sociale non è una scelta ideologica, ma è imposta dai vincoli di bilancio. Noi sappiamo che le due cose si rafforzano a vicenda. Quindi se con la riforma Fornero hanno prodotto una situazione insostenibile, ora offrono come unica via di uscita l’indebitamento a vita. Anche in Italia la direzione è quella di creare dei fondi finanziari in grado di movimentare sui mercati grandi capitali raccolti tramite il ricorso a queste forme di previdenza sociale privatizzata.

Non viene affrontato il problema della cosiddetta “generazione 80”. Per chi fa parte di questa generazione tra disoccupazione, lavori precari e stipendi bassi il rischio, con la legge Fornero, è di andare in pensione a più di 76 anni. Anche dal punto di vista del governo si renderà necessario elaborare un piano per ricorrere a strumenti finanziari potenzialmente ancora più invasivi di quelli attuali. Con la progressiva delega della riproduzione sociale alla finanza un’intera generazione si ritroverà schiava dei debiti e dei mercati finanziari. A queste condizioni la situazione potrebbe diventare insostenibile.

Un altro favore alle banche e alle assicurazioni, un altro passo avanti nell’estensione dell’indebitamento sull’intero arco temporale della vita: i capitali anticipati per sostituire i servizi tagliati diventano un’ipoteca sul futuro, una forma di disciplinamento e controllo sotto la forma del ricatto del debito. Vedremo nei prossimi mesi cosa sarà in grado di fare il governo tra strascichi dell’esito delle amministrative e posta in gioco della battaglia referendaria.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ex Ilva: il riarmo divora la politica industriale (e la transizione ecologica)

Tutti i nodi vengono al pettine. Il governo sovranista con la sua manovrina accantona risorse per acquistare armi e manda alle ortiche quasiasi politica industriale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Restare a galla insieme in un mondo difficile: Bilancio 2024 delle questioni del lavoro in Cina (Parte 2). 

Proseguiamo la traduzione in lingua italiana di questi preziosi contributi sul contesto delle lotte in Cina nel 2024, tradotti in inglese dal collettivo Chuang.  Consapevoli delle profonde differenze tra il nostro contesto e quello cinese, a sua volta molto difficile da restituire come un intero, alcuni dati e considerazioni che vengono avanzati nel testo sembrano […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Rompere la pace dentro territori, fabbrica e università della guerra

Partiamo da qui, da questa inquietudine mai risolta e sempre irriducibile che accompagna la forma di vita militante, l’unica postura da cui tentare di agguantare Kairòs, il tempo delle opportunità che possiamo cogliere solo se ci mettiamo in gioco. 

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Teoria del partito

I prezzi sono più alti. Le estati sono più calde. Il vento è più forte, i salari più bassi, e gli incendi divampano più facilmente.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il Segretario di tutte le guerre

a visione che Hegseth porta dentro l’amministrazione Trump è quella di un’America che può tornare «grande» solo riconoscendo la guerra come sua condizione naturale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il significato dell’ascesa cinese

Riprendiamo e traduciamo da marxist.com questa interessante analisi di Kenny Wallace sul significato dell’ascesa cinese.  Buona lettura! Questa nazione, che appena due decenni fa era ancora immersa nel sottosviluppo, è oggi impegnata in una titanica rivalità con gli Stati Uniti, nella quale riesce a mantenere la propria posizione. Nel frattempo, l’imperialismo americano, di gran lunga […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump all’attacco dell’America Latina con la scusa della “guerra alla droga”

La tensione nei Caraibi ed in America Latina si fa sempre più alta. Alcune note per comprendere quanto sta succedendo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Gaza, un futuro di controllo della AI che ci riguarda

Se andiamo a leggere i piani di controllo dell’ordine pubblico prefigurati per la nuova amministrazione di Gaza, vediamo come questi convergano sulla previsione di un modello di sicurezza basato sull’integrazione di Intelligenza Artificiale (IA), robotica avanzata e sorveglianza aerea.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Un opuscolo su riarmo, genocidio e logistica della guerra

Ripubblichiamo un opuscolo realizzato dall’assemblea cittadina torinese STOP RIARMO.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Colonialismo accelerato: un piano contro la Palestina

Qual è la logica del piano Trump su Gaza? La costruzione di spazio meticolosamente controllato e depoliticizzato, cioè pacificato, per la circolazione, il consumo e la produzione del capitale.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Giornata contro la violenza sulle donne: “boicottiamo guerra e patriarcato”. La diretta dalle manifestazioni

Oggi è la Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Una giornata che non ha visto grandi miglioramenti, a 26 anni dalla sua proclamazione, nel 1999, da parte dell’Onu. 

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Free Shahin! Appello alla mobilitazione

Apprendiamo con grande preoccupazione del mandato di rimpatrio emanato dal ministro Piantedosi su richiesta della deputata Montaruli nei confronti di Mohamed Shahin, compagno, amico e fratello.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Ramy: a un anno dall’inseguimento mortale dei carabinieri Milano non dimentica

A Milano lunedì 24 novembre, si ricorda Ramy Elgaml, giovane ucciso al termine di un inseguimento di ben 8 km da parte dei carabinieri tra viale Ripamonti e via Quaranta, un anno fa; schianto che portò anche al ferimento, grave, di un altro giovane, Fares Bouzidi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Mohamed Shahin libero subito!

Ripubblichiamo e diffondiamo il comunicato uscito dal coordinamento cittadino Torino per Gaza a seguito della notizia dell’arresto di Mohamed Shahin, imam di una delle moschee di Torino che ha partecipato alle mobilitazioni per la Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bombardamenti israeliani contro il Libano: 5 morti, tra cui l’Alto comandante di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabaei

Beirut-InfoPal. Il ministero della Salute Pubblica libanese ha diffuso il bilancio ufficiale dell’attacco israeliano senza precedenti contro un’area residenziale alla periferia sud di Beirut, domenica 23 novembre: cinque morti e 28 feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso il 28 novembre: i comitati sardi chiamano alla mobilitazione

Diffondiamo l’appello uscito dalla rete Pratobello24 che invita tutti i comitati che lottano contro la speculazione energetica a unirsi allo sciopero e alla mobilitazione del 28 novembre.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il caso di Ahmad Salem, in carcere da 6 mesi per aver chiamato alla mobilitazione contro il genocidio

Ahmad Salem è un giovane palestinese di 24 anni, nato e cresciuto nel campo profughi palestinese al-Baddawi in Libano, arrivato in Italia in cerca di protezione internazionale e che dopo il suo arrivo, si è recato a Campobasso per presentare richiesta di asilo politico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non ci sarebbe mai stata una fase due, il cessate il fuoco era la strategia

Il cessate il fuoco, come i negoziati, sono diventati un altro campo di battaglia in cui Tel Aviv temporeggia e Washington ne scrive l’esito.