Sfratto violento a Cologno Monzese (MI). Aggressione al presidio solidale e 6 arresti
Ascolta la cronaca della giornata con Nick, del comitato abitanti Giambellino (Radiondadurto)
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Leggi il comunicato del Comitato Giambellino Lorenteggio:
Il 9 luglio carabinieri e polizia locale si sono presentati in forze in una casa di Cologno Monzese per eseguire uno sfratto per morosità incolpevole. Storie di ordinari soprusi che purtroppo diventano ogni giorno sempre più d’attualità: una famiglia che non riesce più a pagare l’affitto, il comune e i suoi assessori che si rifiutano di dare qualsiasi tipo di aiuto e risposta concreta, un pugno di criminali in divisa senza scrupoli, bassa manovalanza di cui si serve la Milano capitale di speculazione edilizia e corruzione per muovere guerra ai poveri.
Fuori da quella casa era stato indetto un picchetto anti sfratto. Solidali che dal comitato degli abitanti del Giambellino erano arrivati per non lasciare sola in balia delle angherie della legge la famiglia sfrattata e che hanno fatto sentire la propria voce mentre le forze dell’ordine eseguivano lo sfratto con una certa fatica, nonostante il loro ingente spiegamento, grazie alla resistenza della famiglia, che si è barricata in casa per non cedere fino all’ultimo. Assistenti sociali e rappresentanti del comune facevano da sfondo, fingendo di non sentire le grida dei bambini spintonati via dai carabinieri e balbettando di soluzioni farsa (“Tua moglie e i figli da una parte, tu una settimana in albergo poi sono affari vostri”).
Quando tutto sembrava finito e i solidali si stavano organizzando per andare al comune e pretendere una soluzione reale per la famiglia sfrattata, improvvisamente i carabinieri decidevano di alzare la tensione e senza alcun motivo aggredivano e provocavano alcuni dei presenti al picchetto. Otto di loro sono stati fermati e dopo un pomeriggio in caserma tre ragazzi e tre ragazze sono stati arrestati per resistenza e lesioni, e verrano giudicati per direttissima al tribunale di Monza.
Gli sfratti sono un fenomeno che ormai ben si conosce, uno dei segni dell’impoverimento crescente e di quella crisi che colpisce solo i più deboli. Di sfratti a volte addirittura si muore, come ci ricordano i suicidi avvenuti di recente dopo gli sfratti a Bologna e Ancona. Milano non riesce più a nascondere il volto fallimentare e cadente di Expo, ma prosegue imperterrita la sua operazione di pulizia. Cacciare di casa chi non può più pagare, riqualificare le zone, costruire una città tutta da vendere e solo per chi se la può permettere. Molto spesso la solitudine a cui si è abbandonati le spiana la strada, ma a volte nella miseria si scopre la forza di organizzarsi insieme e unirsi per essere più forti, senza vergogna e senza sottostare ai soprusi nascosti dietro la parola “legalità”. Le esperienze di solidarietà proliferano e la risposta è quella dei fermi e degli arresti per intimidire e fiaccare la resistenza.
Per questo bisogna rompere l’isolamento e le pratiche di solidarietà reciproca sono l’unico modo per reagire alla miseria cui ci vogliono condannare. Non accettiamo la criminalizzazione delle lotte, il tentativo di dividere e separare la forza compatta di chi si organizza con lo spettro del black block professionista dello scontro. In questi tempi in cui sempre più persone faticano ad arrivare alla fine del mese ogni momento è il giusto momento per reagire a testa alta a tutte le prepotenze, senza compromessi.
PER OGNI SFRATTO UNA BARRICATA
MARCELO, FEDERICA, NICO, LAURA, VIVIANA E VIRGILIO LIBERI!
Comitato Abitanti Giambellino-Lorenteggio
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Sfratto violento questa mattina a Cologno Monzese (MI). In via Toscana 15 una famiglia con due bambini con gravi difficoltà nel riuscire a pagare l’affitto è stata sfrattata di casa con la forza. I carabinieri sono arrivati in forze sul posto attaccando il presidio di solidali che dal quartiere del Giambellino avevano raggiunto Cologno per respingere lo sfratto. Servendosi dei vigili del fuoco e della celere ufficiale giudiziario e padrone hanno raggiunto l’abitazione dal balcone e con la prepotenza hanno eseguito lo sfratto mentre il comune rifiutava di offrire qualsiasi soluzione alla famiglia in emergenza abitativa.
La resistenza allo sfratto ha portato al fermo di 8 persone che sono state condotte nella caserma dei carabinieri di Cologno. Poco fa, mentre un presidio di solidarietà si radunava fuori dalla caserma dei militari, due solidali sono stati rilasciati con denuncia a piede libero per resistenza mentre ad altri sei solidali è stato confermato l’arresto e sono stati condotti al carcere di San Vittore. Sembra che per domani sia previsto il processo per direttissima al tribunale di Monza. La solidarietà che dal Giambellino e da altri quartieri ha raggiunto Cologno ramificando la resistenza agli sfratti evidentemente ha impensierito qualcuno riportando alla memoria di chi specula sull’abitare la recente stagione di resistenza agli sgomberi a Milano. Per rispondere agli arresti e rafforzare contro ogni intimidazione il diritto a resistere all’ingiustizia degli sfratti già da questa sera alle ore 21 è stata convocata un’assemblea alla Base di Solidarietà Popolare di via Manzano 4.
Tutti/e liberi/e!
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