Sognando Torquemada, integralismo cattolico e marcia per la vita
Il 2012 aveva visto la partecipazione di diversi schieramenti politici (Pdl, Pd, ecc.), dei fanatici cristiani à la Militia Christi o Legionari di Cristo, di Forza Nuova (partito che ieri si è fatto notare per un raffinato striscione contro il nuovo Ministro all’Integrazione Cecile Kyenge) e deineofascisti ungheresi dell’HVIM (Movimento Giovanile delle 64 province). La partecipazione di sigle estremiste/integraliste alla marcia è prevista anche quest’anno.
Tra queste ci sarà Azione Katéchon, un nuovo movimento che – come si può evincere da questo manifesto – è ad altissimo tasso freakshow.
Lo slogan di Azione Katéchon è molto semplice: «Rivoluzione è Tradizione». Il nome del “movimento” deriva appunto da “Katéchon”, termine usato da San Paolo nella seconda lettera ai Tessalonicesi per indicare «l’ostacolo, l’impedimento, colui che ostacola e che impedisce la venuta dell’Anticristo».
Tenendo a mente che potrebbe trattarsi di una forma di trolling raffinatissimo1, ho comunque deciso di far “loro” qualche domanda. Dopotutto, alla “Marcia su Roma per la vita” ci sarà gente che la penserà seriamente in questo modo.
Come vi è venuto in mente di fondare questo «movimento che rappresenta un’idea»? Quando? Qual è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso?
Sostanzialmente, noi non abbiamo fondato nulla, o meglio: il nostro intento è quello di rimarcare il ruolo che i cattolici dovrebbero avere in politica. Il cattolico partecipa alla vita politica della sua nazione per edificare il Regno Sociale di Gesù Cristo e per combattere contro quei “poteri” che minano, da sempre, la stabilità della società umana attraverso la Finanza e le lobby di potere.
Comunque, la nostra attività come Azione Katéchon nasce circa tre mesi fa e, fondamentalmente, scaturisce da un’indignazione generale e dal rovesciamento dei valori sociali (cristiani) che caratterizzano l’Occidente da secoli.
L’Europa e le nazioni che la compongono sono assediate da ogni lato da un violento relativismo morale, il quale cancella i concetti di “bene” e “male” trasformando il tutto in “punto di vista” ed è così che mentre in Francia pochi eletti decidono in materia di adozioni e matrimoni gay e si rifiutano di ascoltare la “Vox Populi” (facendo pestare a sangue i manifestanti dalla polizia per motivi a noi ignoti) in Italia Luisa Santolini, esponente UDC, sostiene che la pedofilia sia un orientamento sessuale. Queste ultime dichiarazioni scatenano in tutti noi un senso di “repulsione” e di profondo turbamento verso un partito che prima concede ai suoi membri la libertà di fare certe affermazioni, per poi fregiarsi con lo Scudo Crociato.
Qual è il vostro giudizio sul nuovo Papa Francesco? Pensate che la presenza dell’account Twitter del Pontefice rappresenti un pericoloso slittamento verso la modernità?
Il nuovo Pontefice ha da subito dimostrato quello che è il suo modo di vedere la Chiesa, la cosa che però ci lascia perplessi è questa voglia di “spogliare gli altari” in virtù di una maggiore povertà. Sebbene il principio sia giusto, a parer nostro si rischia una desacralizzazione della vita religiosa e della visione della fede che si ritroverebbe “nuda” e quindi privata di tutti quegli elementi esteriori adibiti a rispecchiare il Sacro da un punto di vista materiale.
Per quanto riguarda l’account Twitter, riteniamo che questa non sia stata una buona scelta e che non sia un’idea del Papa ma di coloro dai quali è coadiuvato.
Chi potrebbe oggi, nell’agone politico italiano, rappresentare al meglio le idee delle quali vi siete fatti portatori? E chi invece le ostacola di più?
Attualmente Forza Nuova è l’unico movimento politico che rispecchia la “sostanza” di Azione Katéchon e che fa della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica il suo punto fermo. Gli ostacoli sono certamente tutti quei movimenti che si oppongono ai Principi non Negoziabili e che promuovono un’idea di “laicità” che consiste nell’eliminazione di Dio e del Trascendente dalla vita sociale dell’uomo (la quale invece consiste semplicemente nella separazione tra lo Stato e la Chiesa istituzione e, paradossalmente, rappresenta un principio nato con il Cristianesimo).
Chi è più Katéchon tra Enrico Letta, Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani, Mario Monti, Gianni Alemanno e Rosy Bindi?
Sarebbe come scegliere a chi affidare un neonato tra Darth Fener, Davy Jones, Attila, il Dottor Destino, l’Uomo Nero o Jason X.
Il primo e il quarto sono membri della Commissione Trilaterale, del Gruppo Bilderberg e dell’Aspen Institute; il secondo -per dirne una- è un P2ista con tanto di mausoleo in giardino nel quale verrà seppellito (con rischio resurrezione); il quinto è il tipico uomo politico medio dalla promessa facile e con simpatie verso i Gay Pride. Mentre Rosy Bindi, be’, non credo ci sia da aggiungere altro.
Qual è la vostra posizione in merito alla polemica che ha coinvolto l’On. Biancofiore e il ritiro della delega alle Pari Opportunità? Pensate che i gay siano una «casta» che si «autoghettizza»?
Non solo si autoghettizza ma costituisce una lobby di potere (politico) seconda solo a quella bancaria. La Biancofiore ha detto delle cose ovvie e scontate ed è stata anche molto “morbida” nell’affermarle.
Per renderci conto di cosa abbiamo davanti basta guardare alle reazioni della politica: un ministro della Repubblica [in realtà era un sottogretario, nda] che viene “fatto fuori” a comando a seguito di un’affermazione ragionevole e anche fin troppo “moderata” sugli omosessuali. E’ evidente che siamo davanti ad una pubblica esibizione di potere nei confronti della massa. Chi si oppone all’ideologia del gender viene sradicato e scacciato per “lesa omosessualità”, questo è il messaggio.
Cosa abbiamo scampato, come Paese, con la mancata elezione di Stefano Rodotà a Presidente della Repubblica?
Abbiamo sicuramente scampato un presidente con l’ossessione per le unioni e le adozioni gay e con il sogno di poter impedire ai medici di fare obiezione di coscienza davanti ad una richiesta di aborto. Al contempo abbiamo guadagnato una risata (si fa per dire), giusto perchè chi l’ha proposto sostiene di non essere mosso da ideologie e di essere “il nuovo che avanza”.
In un vostro manifesto appare la Bonino con il trucco di Joker. Immagino che il vostro giudizio sul nuovo Ministro degli Esteri non sia esattamente positivo.
No, infatti. Quello che non capiamo, però, è cosa c’entri Emma Bonino con il Ministero degli Esteri, non vediamo la competenza di questa signora, abituata ad aspirare bambini con la pompa di una bicicletta, per quanto riguarda il ruolo assegnatogli. Inoltre non capiamo come facciano i Radicali ad aggiudicarsi una poltrona, come quella relativa al Ministero degli Esteri, pur prendendo lo 0,nulla % ad ogni singola competizione elettorale. Probabilmente perchè Emma Bonino è membro permanente del Gruppo Bilderberg insieme a Letta e a Monti. Ma vabbè, dettagli.
Parliamo della Costituzione italiana. È «la più bella del mondo» anche secondo voi?
Purtroppo no, non lo è. È una carta redatta da ideologi, anticlericali di mestiere e massoni. Una Costituzione è l’espressione massima della legge umana la quale deve rifarsi all’Ordine Divino, quindi al Vangelo e alla Dottrina Sociale. Tutto il contrario della Costituzione Italiana, nella quale si afferma (giusto per non divagare troppo) la sovranità del popolo ma non la si considera quando bisogna eleggere un presidente della Repubblica, il quale deve essere eletto necessariamente attraverso un inciucio ultrasegreto tra Partiti, lobby e poteri forti.
Il Vangelo può essere 2.0?
“Se anche noi stessi o un angelo del cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato noi, sia anatema!” (Galati 1,8) tuona San Paolo.
Cosa significa essere cattolici sull’Internet del 2013?
Significa nuotare nel mare magnum dell’anticlericalismo, dell’ateismo, delle sette e delle leggende nere contro la Chiesa. Significa sottoporsi ad una gogna virtuale (nemmeno tanto “virtuale”) perchè si sostiene che il cielo è azzurro quando è sereno e che le foglie sono verdi in estate.
Significa anche non arrendersi, nonostante tutto e tutti.
Perché considerate l’animalismo una «piaga sociale»?
Semplicemente perchè lo è. I media -e con loro la società intera- si stracciano le vesti davanti ad un barboncino abbandonato in autostrada, mentre restano indifferenti davanti ad una donna che partorisce il figlio in un bagno di un locale per poi gettarlo nello scarico. Nel 2012 l’OCSE pubblicò un resoconto sulle persecuzioni religiose nel mondo nel quale i cristiani risultavano la categoria più perseguitata di tutti i tempi, solo nell’anno di emissione del bollettino si riconosceva la morte per “odium fidei” di 105.000 cristiani (circa 1 ogni 5 minuti), mentre per i sociologi B. Grim e R. Frinke sarebbero addirittura 170.000.
Di questo nessuno parla, come di tante altre disgrazie che accadono nel mondo e che restano nel silenzio più totale. Questa è l’attuale condizione umana: l’indifferenza e l’odio per i propri fratelli e la pietà e il sentimentalismo per gli animali. Non c’è altro modo per definire ciò, se non con il termine “piaga sociale”.
“C’è un tempo per la pace e uno per combattere”, scrivete in un manifesto. Qual è il vostro tempo, ora?
Combattere.
di Blicero (Ha collaborato: Matteo Miavaldi) , fonte La privata repubblica
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