InfoAut
Immagine di copertina per il post

Un clima… da paura! (lacrimogeni a Parigi su chi manifesta)

30/11 : sui principali media francesi si parla di 317 persone in stato di fermo.

22.00 : le persone tratte in stato di arresto sono state smistate in nell’intera regione parigina. Almeno in un caso l’accusa è “partecipazione a manifestazione vietata“.

19.45 : rilasciati quasi tutti i bloccati a République, dopo una veloce perquisizione ma senza controlli d’identità. Alcune persone sono però state caricate sui mezzi.

19.15 : secondo il ministro degli Interni Bernard Cazeneuve, ci sono state 208 fermi di cui 174 portati in commissariato.

18.15: 200 persone sono ancora imprigionate a place de la République, arrestate una a una.

Una seconda diretta con Virginia, con un primo bilancio della giornata di lotta

{mp3remote}http://www.infoaut.org/images/mp3/speciali/virginia_paris_29_11_15_cop21___ii.mp3{/mp3remote}

17.30: centinaia di persone sono state caricate a forza e condotte in diversi commissariati. Un presidio si è concentrato di fronte al commissariato de l’Évangile, nel XVIII arrondissement.

17: controlli di polizia a Barbès, con diversi fermi. 150 persone sone ancora imbottigliate in place de la République.

16.45 : In Place de la République, 200 persone restano imbottigliate. Notizie dalla piazza parlano di lancio di granate stordenti ad altezza uomo.

16.30: la polizia conferma almeno un centinaio di arresti.

16: imbottigliamenti e cariche. La polizia cerca di disperdere. Centinaia di persone partono in manif sauvage.

15: Circa 2000 persone restano nella piazza. I poliziotti lanciano numerose granate offensive (molte ad altezza uomo!), i manifestanti rispondono gettando pietre. molte cariche, almeno un ferito per le granate stordenti.

14:45: ennesimo gasamento e cariche dopo il lancio di pietre, oggetti e numerose scarpe contro la polizia. Metropolitana chiusa. Scontri a margine della rue du Temple. Piazza sommersa dai gas lacrimogeni.

****************

Non più di due settimane fa, si è verificato in Brasile un disastro ecologico senza precedenti nella storia del paese: la diga di un gigantesco deposito di fanghi tossici prodotti dalle miniere (ferro, mercurio, arsenico…ecc) si è rotta  invadendo il corso d’acqua e i terreni circostanti di un’ampia regione, non lontana da Rio de Janeiro,  per giungere fino all’oceano. Qualcuno ha parlato di “Fukushima brasiliana”, ultimo capitolo di una lunghissima lista di grandi disastri che costella come un ombra rimossa la storia lunga del sistema capitalistico: Chernobyl, Seveso, Bhopal, vari incidenti petroliferi, prima ancora la distruzione di interi ecositemi per l’impianto forzato di monoculture (rese possibili dalla parallela introduzione forzata dello sfruttamento schiavistico della forza-lavoro), prosciugamento di interi bacini idrici (fiume Giallo, lago Aral)…

Quest’immagine è la rappresentazione plastica del disastro quotidiano in cui viviamo, dove una parte consistente (destinata ad aumentare in termini assoluti e relativi) della popolazione mondiale si riproduce e si riprodurrà sempre più tra rifiuti, nocività e scarsità d’accesso alle risorse primarie per la vita.

“System Change Not Climate Change!” dicono da qualche anno i movimenti, individuando con metodo la sorgente del problema. In molte città del mondo si sono tenute e si stanno tenendo in queste ore mobilitazioni contro la Conferenza Globale sul Clima che quest’anno si tiene a Parigi, una delle città più iper-blindate e securizzate del mondo che, dopo gli attentati di due settimane fa, ha visto istituzionalizzare di fatto lo stato d’emergenza.

Nei giorni scorsi (fino alle ultime 24 ore) si sono svolte numerose perquisizioni, fermi  (gardes-a-vue) e arresti domiciliari ai danni di decine di compagn* e attivist*. Carovane giunte da diversi angoli della Francia (tra tutte, quella partita dalla zad di Notre-Dame-des-Landes) sono state ripetutamente fermate, ostacolate nella loro marcia.

Oggi nella capitale francese si stanno svolgendo più iniziative in un clima surreale, tra catene umane rigorosamente confinate sui marciapiedi e scarpe ammucchiate per simboleggiare le presenze vietate dalla Rèpublique.

Ma un assembramento meno propenso ad accettare i divieti si è comunque dato appuntamento in Place de la Repubblique per manifestare contro la gestione capitalistica globale del clima e contro lo stato d’emergenza varato da Hollande e Valls con il sostegno dei media e l’acquiescenza passiva e terrorizzata dell’opinione pubblica.

Almeno 3000 persone si sono concentrate nella e  ai bordi della piazza, sfidando un dispositivo di controllo poliziesco senza precedenti. Molto velocemnete (intorno alle 14.30) sono iniziati a piovere i lacrimogeni sui manifestanti indisponibili a vievere nel terrore del prossimo attentato o della prossima catastrofe climatica

 

Da Parigi, Place de la Rèpublique, una corrispondenza con Virginia, compagna che partecipa alle iniziative contro Cop21 e lo stato d’eccezione che da due settimane si è impiantato come norma nella Francia scossa dagli attentati del 13 novembre

{mp3remote}http://www.infoaut.org/images/mp3/speciali/virginia_paris_29_11_15_cop21.mp3{/mp3remote}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

climate changeclimate marchcop21crisiparigi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Le capacità diagnostiche dell’IA ed il capitalismo dei big data

Il cammino dell’innovazione tecnologica è sempre più tumultuoso e rapido. Lo sviluppo in ambito di intelligenza artificiale è così veloce che nessun legislatore riesce a imbrigliarlo negli argini delle norme. Stai ancora ragionando sull’impatto di ChatGPT sulla società che è già pronto il successivo salto quantico tecnologico. da Malanova.info In un recente studio del 28 […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Controsaperi decoloniali: un approfondimento dall’università

n questo momento storico ci sembra inoltre cruciale portare in università un punto di vista decoloniale che possa esprimere con chiarezza e senza peli sulla lingua le questioni sociali e politiche che ci preme affrontare. Sempre più corsi di laurea propongono lezioni sul colonialismo, le migrazioni e la razza, ma non vogliamo limitarci ad un’analisi accademica: abbiamo bisogno dello sguardo militante di chi tocca questi temi con mano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’enigma Wagenknecht

Dopo le elezioni regionali del Brandeburgo, il partito di Sahra Wagenknecht (BSW) ha confermato di essere una presenza consolidata nel panorama politico tedesco. di Giovanni Iozzoli, da Carmilla Il profilo stesso di questa aggregazione non autorizza la sua collocazione nel campo delle performance elettorali effimere o occasionali: le radici sociali sono solide e si collocano […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il trattore torna al campo.. e adesso?

I primi mesi del 2024 sono stati segnati in molti paesi d’Europa dall’esplosione del cosiddetto “movimento dei trattori”.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Nanterre: marcia per Nahel e contro l’impunità della polizia.

Di seguito l’appello del Fronte Unito per l’Immigrazione e i Quartieri Popolari per chiamare alla marcia di sabato 29 giugno a Nanterre per fare giustizia per Nahel Merzouk e tutti i giovani uccisi dalla polizia nei quartieri popolari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Uno sguardo sulle barricate studentesche in Francia

Da quando gli studenti hanno occupato la Columbia University in solidarietà con i palestinesi, le occupazioni e gli accampamenti studenteschi contro il genocidio a Gaza si sono diffusi a macchia d’olio, oltre cento università sono state occupate in tutto il mondo, un vasto movimento che richiama alla memoria le mobilitazioni contro la guerra in Vietnam.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Parigi: marcia contro il razzismo e islamofobia vietata dalla prefettura.

Il 21 aprile è prevista una importante marcia contro il razzismo e l’islamofobia, per la tutela dei giovani che nei quartieri popolari sono sistematicamente obiettivo della violenza e del razzismo della polizia e dello Stato.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La crisi nel centro: la Germania nell’epoca dei torbidi. Intervista a Lorenzo Monfregola

La Germania, perno geopolitico d’Europa, epicentro industriale e capitalistico del continente, sta attraversando senza dubbio un passaggio di crisi.

Immagine di copertina per il post
Culture

Sulle piste delle canaglie.

Pubblichiamo di seguito la recensione del volume di Atanasio Bugliari Goggia; La Santa Canaglia. Etnografia di militanti politici di banlieue; scritta da Jack Orlando per Carmillaonline.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Israele: crolla il mito dei servizi di intelligence più efficaci del Pianeta

In Palestina dopo 56 anni di occupazione militare, colonizzazione, sterminio di civili e Apartheid in occasione del 50° anniversario della guerra dello Yom Kippur, Hamas reagisce con gli stessi strumenti utilizzati per decenni dagli israeliani per sottometterli.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Diario della crisi – Gli spettri del debito cinese

In questa estate infuocata, una possibile tempesta (non solo meteorologica) potrebbe abbattersi sul sistema finanziario globale.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La crisi climatica è sempre più generale: ondate di caldo estremo ed incendi

Alcune zone dell’Europa, dell’Asia e del Nord America stanno affrontando ondate di caldo estreme, che minaccia di superare i record, di provocare incendi, allarmi sanitari ed evacuazioni.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Diario della crisi – Dalla gestione della crisi al sistema di guerra

In questa decima puntata del Diario della crisi – progetto nato dalla collaborazione tra Effimera, Machina-DeriveApprodi ed El Salto – Stefano Lucarelli riflette sull’inopportuno susseguirsi di crisi che, spiazzando ed eliminando le cause e dunque le possibilità d’intervenire sulle conseguenze di quelle precedenti, fanno sì che gli effetti di queste ultime si accumulino e si […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Parigi: weekend internazionale antifascista in memoria di Clement Meric

Sono passati dieci anni dall’omicidio di Clément Méric, assassinato il 5 giugno del 2013 dai fascisti nel centro di Parigi come militante antifa. Per ricordare quell’evento, sulla falsa riga delle quattro giornate per Dax, dal 1 al 6 giugno si svolgerà una settimana antifascista con un fine settimana internazionalista particolarmente ricco di proposte organizzato dall’Action […]