Valls forza sulla Loi Travail: folla raggiunge l’Assemblée nationale, scontri in tutta la Francia
[Aggiornamento ore 00.20] Almeno 500 persone ancora in corteo a Strasbourg. Due feriti negli scontri a Toulouse.
[Aggiornamento ore 00.05] La polizia interviene a Republique per sgomberare la piazza. Un gruppo di manifestanti è riuscito a partire in corteo per faubourg Saint-Antoine seguito dagli agenti de la BAC tenuti a distanza dall’intervento dei passanti.
Scontri proseguono a Nantes: place du Bouffay completamente avvolta dai gas
[Aggiornamento ore 23.55] Tra le 200 e le 300 persone sono bloccate da due cordoni di polizia in Place de La Republique dopo il tentativo di partire in corteo selvaggio. A Grenoble si segnalano fronteggiamenti tra polizia e manifestanti nei pressi della stazione. A Toulouse scontri in serata con lanci di gas lacrimogeni da parte della polizia. Dopo due cortei selvaggi ancora diverse centinaia di persone sono concentrate al Campidoglio.
[Aggiornamento ore 23.05] Parigi. Il concentramento al Musée d’Orsay è stato disperso. In molti si dirigono a Republique dove cresce un nuovo concentramento
[Aggiornamento ore 22.50] A Parigi da ore si susseguono scontri e cortei. Una manif sauvage verso il Musée d’Orsay è stato bloccata con lacrimogeni ad altezza d’uomo e granate stordenti; sono quindi state costruite barricate su cui era scritto “Valls Hollande démission”. La polizia ha gasato e caricato nuovamente vicino al Louvre. Barricate a St Germain, cariche a Quai Anatole France. 300 persone sono ancora a Musèe d’Orsay.
Aggiornamento dalle altre città francesi. Fino alle 20 cortei non autorizzati di diverse migliaia di persone si sono svolti a Montpellier, Caen, Nantes, Rennes, Tolouse, Strasbourg, Grenoble, Lyon raggiungendo assediando e spesso attaccando le sedi del Partito Socialista. La polizia ha invariabilmente risposto con lancio di gas lacrimogeni e proiettili di gomma che a Montpellier hanno ferito alcuni manifestanti. A Grenoble si registrano arresti
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Il premier socialista Valls sceglie la prova di forza sulla contestata Loi Travail. Nel pomeriggio un Consiglio dei Ministri straordinario convocato dal Presidente Hollande ha dato mandato al Primo Ministro Valls di ricorrere all’articolo 49.3 della Costituzione per l’approvazione della legge di riforma del mercato del lavoro: si tratta di uno strumento che permette l’approvazione da parte dell’esecutivo di un progetto di legge senza voto del parlamento. L’articolo 49.3 può essere utilizzato solo una volta ogni 6 mesi. Solo l’improbabile voto di una mozione di sfiducia, peraltro già depositata dalle opposizioni di centro-destra e che verrà dibattuta giovedì, può contrastare l’approvazione tramite articolo 49.3. Perché la sfiducia passi è necessario anche l’improbabile voto della maggioranza.
All’annuncio da parte di Valls del ricorso all’articolo 49.3 una folla di diverse migliaia di persone si è radunata sotto l’Assemblée Nationale. Da subito infatti è stata percepita la sfida al movimento che da due mesi scuote la Francia in contrasto alla Loi Travail. Il numero di emendamenti che costellavano l’iter di approvazione della Loi Travail rischiava seriamente di rallentare a dismisura l’approvazione del progetto di legge probabilmente compromettendolo se il tenore delle proteste fosse aumentato ulteriormente. L’ultimo ricorso all’articolo 49.3 risale al 2006 quando de Villepin lo usò per approvare il pacchetto legislativo Egalité des chances comprendente anche le misure del Contrato di primo impiego contro il quale sorse un movimento consistente di opposizione.
Dalle 18 in tutte le principali città francesi sono stati convocati concentramenti in opposizione al ricorso all’articolo 49.3 e contro l’approvazione d’urgenza della legge: nelle ultime ore si registrano scontri a Parigi, Nantes, Rennes, Toulouse, Montpellier, Lyon, Tours. Seguiremo nelle prossime ore lo sviluppo dell’opposizione alla provocazione governativa nelle strade di Francia.
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