Seguendo questa politica di sfruttamento le cooperative, in accordo con i sindacati confederali (che pur non hanno iscritti in questo settore), chiedono ai lavoratori (specialmente addetti al facchinaggio, prevalentemente migranti) sacrifici per non rischiare la perdita del posto di Lavoro. Questi “sacrifici” sono arrivati a prevedere un taglio, netto, pari al 30 al 35% del salario originario.
Simili ricatti, frutto della collusione tra cooperative, aziende e sindacati confederali, sono divenuti l’ordine del giorno prima sotto l’ala del non-governo Monti, ora grazie al governo parassitario di Letta.
Simili fatti hanno già innescato lotte e rivendicazioni da parte dei lavoratori, con la preziosissima collaborazione dei sindacati di base. Queste lotte hanno raggiunto, in marzo, il loro apice di clamore durante lo sciopero dei lavoratori della multinazionale IKEA a Piacenza e, adesso, proseguono con forza nel comparto industriale Bolognese, ove sono presenti numerose multinazionali (esempio la Granarolo…) che cercano in ogni modo di reiterare forme di ricatto contrattuale già altrove applicate a pieno guadagno e vantaggio dei padroni.
Fondamentale è stata la mobilitazione dei lavoratori, attuata con blocchi, picchetti e presidi; manifestazioni di dissenso spesso accolte con violenza e repressione dalle “forze dell’ordine”.
Come laboratorio Ska vogliamo partecipare attivamente a questa importante giornata di mobilitazione, portando solidarietà ai lavoratori e attaccando in modo diretto i principali responsabili di tutto questo. Il nostro attacco si rivolge, in primo luogo, alla CGIL ed al Partito Democratico. P.D. che proprio in questi giorni (e non certo a caso) ha nominato Epifani proprio segretario. Vogliamo inoltre sottolineare come sia (sempre da parte PD) in corso il tentativo di trovare un accordo con la Confindustria sulla rappresentanza. Questa gravissima connivenza renderebbe effettivi gli accordi sin ora presi, togliendo, difatti, ogni possibilità di rivendicazione da parte dei lavoratori. Danneggiate saranno anche le RSU, le quali dovranno infatti, a priori, sottoscrivere il patto con Confindustria e, quindi, accettare preventivamente il divieto di sciopero in caso di dissenso…
Per questo, oggi 15 Maggio, siamo venuti a casa vostra a dirvelo in faccia
“SERVI DEI PADRONI”
Laboratorio Ska