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#18G. Giornata nazionale di mobilitazione contro gli sfratti

LA DIRETTA– Stamattina a Roma assediato il Tribunale Civile. Dopo alcune cariche della polizia la pressione dei manifestanti ha obbligato il Presidente del Foro ad incontrare una delegazione dei movimenti di lotta per la casa. Ascolta il resoconto della mattinata e dell’incontro con Paolo Di Vetta, Asia Usb Roma.

Nel pomeriggio siamo tornati a sentire Paolo Di Vetta, per una valutazione complessiva, a Roma, ma non solo, di questa prima giornata di mobilitazione nazionale sul tema del diritto alla casa. Clicca qui per ascoltare o scaricare.

A Torino, invece, dopo il partecipato corteo per il diritto alla casa di sabato scorso, come ogni terzo martedì del mese la Questura ha deciso di raggruppare alcuni sfratti: tre eseguiti per la volontà delle famiglie di non resistere, mentre un quarto, in via Morosini, 6, sta andando avanti fin dal mattino e resiste ancora nel tardo pomeriggio, e al momento non si vede l’ufficiale giudiziario. In via Verolengo, intanto, in uno stabile in disuso comunale realizzata una nuova occupazione, non a scopo abitativo ma di apertura politica ai quartieri e contro la repressione della lotta alla casa.  La corrispondenza da Torino con Claudio, Sportello per il diritto alla casa, che riassume la giornata di lotta.

Sempre sul tema casa: a Monza striscioni per il diritto alla casa sono comparsi su diversi monumenti, ad esempio in piazza Garibaldi, mentre a Cremona presidio con incontro in Prefettura

Bologna presidio in mattinata sotto l’Unep, la struttura degli ufficiali giudiziari. A Milano attorno alle 15 esponenti del Comitato Abitanti San Siro, Spazio Mutuo Soccorso, centro sociale Cantiere – assieme a occupanti e famiglie sotto sfratto – hanno occupato lo stesso Unep. Da lì i manifestanti si sono poi spostati sotto la Prefettura per un incontro. Sentiamo com’è andata con Teo, Comitato Abitanti San Siro.

Genova poco dopo, attorno alle 16, decine di attiviste e attivisti dei comitati ‘Sportello emergenza casa’ con alcuni striscioni hanno fatto irruzione questo pomeriggio nell’aula del consiglio comunale di Genova. Fra le scritte ‘Moratoria subito’ e ‘Stop a sfratti e sgomberi’.

Firenze invece la giornata di lotta si è incentrata sulla vicenda paradigmatica del suicidio di un 31enne somalo, richiedente asilo, suicidatori lo scorso 13 giugno. “Siamo scappati dalla guerra ma non per morire qui di indifferenza”, ha scritto su uno striscione gli esponenti della comunità somala che incontrando il Questore hanno chiesto lo snellimento delle pratiche per la concessione dei permessi di soggiorno, l’istituzione a Firenze di una commissione permanente per la valutazione delle richieste di asilo politico e la residenza per gli immigrati che risiedono negli stabili occupati. In piazza c’era anche il Movimento per il diritto alla casa, che nella giornata di ieri aveva incontrato il vicesindaco Stefania Saccardi per l’immediato blocco degli sfratti e degli sgomberi a Firenze e provincia.

Protesta anche nel cuore di Scampia, quartiere periferico di Napoli, per chiedere che siano sbloccati i cantieri delle case destinate ai cittadini che ora vivono nelle cosiddette “Vele”. Circa un centinaio di persone ha occupato i cantieri di Viale della resistenza. “Sono circa 110 le famiglie che aspettano le case nuove – spiega Omero Benzenati del Comitato Vele di Scampia – e 64 gli alloggi che stanno per essere costruiti per consentirci di lasciare le ‘Vele’. Dico stanno per essere costruiti perché ora è tutto fermo. Abbiamo avuto un incontro al Comune, la scorsa settimana, nel corso del quale ci era stato detto che la delibera sarebbe stata approvata e i cantieri sbloccati. Ad oggi nulla è successo”. “Noi” ha concluso Benzenati, “siamo stanchi e occuperemo ad oltranza i cantieri”.

A Brescia invece la giornata si è caratterizzata con un presidio-conferenza stampa davanti alla Prefettura di Palazzo Broletto in Piazza Duomo. In piazza dalle 17 un centinaio tra attiviste e attivisti di Comitato provinciale contro gli sfratti, Diritti per tutti, Hotel occupato di via Corsica, 21 e Casette occupate di via Zammarchi / via Gatti. Durante la conferenza stampa i militanti hanno fornito i dati sull’indice di sofferenza abitativa della città che mostra come, a Brescia e provincia,  una famiglia su 46 è sotto sfratto: un dato pari a quello di Roma che mette la nostra città ai primi posti per numero di sfratti in Italia.

La diretta della conferenza stampa di Brescia (clicca qui).

Sempre a Brescia, nel 2012 ci sono stati 2303 provvedimenti di sfratto, il 98% dei quali per «morosità incolpevole»: a perdere la casa sono famiglie senza reddito a causa della perdita del lavoro. Sono inoltre 3mila le famiglie in attesa di un alloggio popolare, ma le assegnazioni sono in media non più di un centinaio all’anno. In questo quadro, l’impegno di attiviste e attivisti per il diritto alla casa ha portato dal 10 settembre 2012 a oggi a ben 101 azioni di lotta: picchetti antisfratto, manifestazioni e occupazioni, due delle quali – l’Hotel Occupato di via Corsica, 21 e le Casette Occupate di via Gatti/via Zammarchi – sono state trasformate in centri per l’emergenza abitativa dal basso, in cui attualmente trovano alloggio una sessantina di persone.

VERSO IL 26 GIUGNO – Nei prossimi giorni Brescia continuerà ad essere interessata dalle costanti mobilitazioni volte ad impedire l’esecuzione degli sfratti per morosità incolpevole. La giornata campale sarà il 26 giugno, dalle sei del mattino in poi, quando sono previsti due sfratti nella stessa palazzina in via Privata De Vitalis, zona via Corsica, esattamente alle spalle della stazione Fs. In questo caso si tratta di veri e propri sgomberi coatti ai danni di due nuclei familiari. Il locatario di entrambi gli appartamenti, una grande proprietario locale, ha infatti ripetutamente chiesto l’intervento della forza pubblica.Comitato Provinciale contro gli Sfratti e Associazione Diritti per Tutti hanno ribattezzato il 26 Giugno come la “Termopili degli sfratti” per richiamare ad una grande partecipazione e ad una giornata di resistenza.

da Radio Onda d’Urto

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