InfoAut
Immagine di copertina per il post

24 ore di presidio, 2 feriti: la lotta alla Safim disturba Confindustria

L’imponente presenza di forze dell’ordine (costante mantenimento di 4 blindati tra Carabibieri e polizia, più volte cambiati durante la giornata) e dirigenti della Digos rendono evidente la delicatezza e interessi che questa lotta va a scoperchiare. Tanto dispendio di energia si spiega forse per il totale appoggio che Confindustria (si veda il link sotto, nell’appello) sta dando ad’un’azienda che licenzia dei lavoratori colpevoli di essersi rivolti all’Ispettorato del Lavoro per far rispettare un accordo siglato dopo 2 anni di dura lotta!

La vicenda, per chi non ne conoscesse la posta in gioco, è ricostruita qui: Da 4 licenziati politici a 30 indagati: la lotta alla Safim fa paura!

Dopo la seconda pausa, i lavoratori hanno inteso riprendere il blocco al ripresentarsi di camion in uscita. La violenta reazione degli agenti in borghese della Digos ha causato 2 feriti, un delegato del sindacato e un compagno solidale che ha avuto l’ardire di contrasyare verbalmente il tentativo dell’agente di sconsigliare altri lavoratori solidali di un altro polo logistico dal “mettersi in mezzo”.

Solidarietà ai feriti, la lotta va avanti fino al reintegro di Mahmud, Said, Mohamed e Amid

Per il resto, rimandiamo alle considerazioni espresse dal comunicato dei SìCobas

LA LOTTA DEI LICENZIATI  VA’ OLTRE I CANCELLI DELLA SAFIM

Breve report sulla giornata:

Oltre un centinaia di lavoratori e solidali dalle 3 di notte e per oltre 20 ore hanno tenuto davanti ai cancelli della Safim un duro presidio, nonostante l’ingente moblitazione militare con oltre 200 poliziotti e con la presenza del questore.

I lavoratori hanno tenuto duro, erano disposti a tutto,  questo ha determinando il successo della giornata-nottata  col blocco merci fino alle 16. Anche se le forze dell’ordine han provato più volte  a smobilitare ,  nonostante 2 feriti,  il presidio è andato avanti fino alle 23.

Da tempo abbiamo capito la portata politica dei licenziamenti dei 4 Rappresentanti sindacali alla Safim, cosa chiaramente emersa anche alla assemblea della Cascina Marchesa.

CONSIDERAZIONI

Cosa c’è in gioco in questa storia:

il ruolo Istituzionale della Direzione Territoriale del Lavoro : I licenziamenti sono avvenuti a seguito di una denuncia dei RSA all’Ispettorato del Lavoro per lavoro nero e schiavitù : questo fatto  crea  un grave precedente (rischio di licenziamento) contro chiunque volesse denunciare la propria azienda di irregolarità contributiva, fiscale e contrattuale.

-la condizione dei lavoratori immigrati ricattati dai permessi di soggiorno :   che  li costringe ad accettare condizioni lavorative di illegalità e schiavitù, leva di cui la Safim si è sempre fatta forte adesso e in passato.

-la libertà sindacale : in molte interviste sia la Safim che l’Unione industriale accusano i lavoratori di aver scelto il Sindacato sbagliato ,  quello che non ha firmato il Testo unico  della Rappresentanza sindacale

-il diritto di sciopero: la Safim denunciando 30 lavoratori per uno sciopero di un anno fà, apre un altro precedente sul diritto e le modalità dello sciopero.

Queste cose, ci fanno chiaramente intendere che dietro l’azione della Safim c’è ben altro che i fratelli Crivello (titolari), c’è l’interesse di tanti padroni che non aspettano altro che la sconfitta di questi lavoratori, per avere un precedente da estendere a chiunque osa scioperare e bloccare le attività , o chiunque intende denunciare il proprio padrone.

Stanno apettando i padroni dei Mercati Generali, i magazzini di facchinaggio e di distribuzione merci, tutte quelle attività, soprattutto nella logistica, in cui i lavoratori in questi anni si sono mobilitati per migliori condizioni di vita. La solidarietà del presidente dell’Unione industriale di Torino a Safim  và a confermare questa linea,  

https://torino.virgilio.it/notizielocali/safim_unione_industriale_solidarieta_ad_azienda_per_blocchi-51310905.html

per questo la lotta dei licenziati Safim travalicando il conflitto aziendale, potrebbe diventare la partenza di una lotta più estesa di tutti i lavoratori (italiani ed immigrati) nella nostra città.

Per questo che è sempre più indispensabile attivarsi per una RETE DI RESISTENZA OPERAIA, che sappia andare oltre i recinti delle proprie appartenenze sindacali o politiche.

Domenica 26 marzo ore 10 presidio al Mercato’ di via Botticelli 114

Lavoratori licenziati Safim

Lavoratori Sicobas Torino

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

I privati all’assalto della sanità (con l’appoggio del Governo)

Lo scorso 8 luglio Mediobanca ha dato notizia dell’aggiornamento del suo Report 2024 sui maggiori operatori sanitari privati in Italia (con fatturato superiore a 100 milioni) nel 2023.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Alcune riflessioni a caldo su “Blocchiamo tutto”

E’ quasi impossibile fare un bilancio organico di queste giornate incredibili. Il movimento “Blocchiamo tutto” ha rappresentato una vera discontinuità politica e sociale nella storia italiana.

Immagine di copertina per il post
Culture

Al mio popolo

Lo scorso 25 settembre è deceduta a Cuba Assata Shakur, importante membro delle Pantere Nere prima, della Black Liberation Army poi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccando tutto – E’ sciopero generale

Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le intimidazioni del governo le piazze si sono riempite ovunque. Superati ampiamente i numeri del 22 ottobre in molte città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.