Addio a Gianfranco Manfredi, cantautore del ’77
Questa notte se ne è andato Gianfranco Manfredi cantautore, sceneggiatore e voce musicale del movimento del ’77.
La sua “Ma chi ha detto che non c’è” ha interpretato lo spirito di quegli anni e rimane una delle canzoni fondamentali del canzoniere dei ribelli.
Manfredi è stato anche un prolifico autore nel mondo del fumetto firmando albi di Dylan Dog, Nick Raider, Tex e ha creato la serie di ambientazione western Magico Vento.
Nel 2017 ha pubblicato il libro “Ma chi ha detto che non c’è. 1977, l’anno del Big Bang” per Agenzia X: una serie di affreschi letterari per capire e immergersi nelle ragioni di un movimento complesso e visionario, denso di creatività, negazioni e conflitti radicali. Di recente pubblicazione per DeriveApprodi i suoi saggi “C’era una volta il popolo. Storia della cultura popolare“, “A qualcuno piace scorretto: per una storia delle provocazioni letterarie” e “Il collasso della coscienza borghese: dall’uomo della folla all’uomo senza qualità” che da diverse prospettive indagano le trasformazioni sociali attraverso le lenti della letteratura, della cultura e dell’arte.
Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia e agli amici e ringraziamo Gianfranco per averci regalato importanti colonne sonore per le giornate di lotta, averci portato con le sue storie attraverso il tempo e lo spazio e per gli spunti di riflessione sul rapporto tra cultura e politica, sul tema dell’immaginario e della soggettività.
Qui l’articolo di Storia di Classe su Gianfranco Manfredi che riporta una recensione del 1976 del suo disco “Ma non è una malattia”.
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