InfoAut
Immagine di copertina per il post

OccupyWallStreet sta vincendo vs il sindaco Bloomberg

Almeno nella città di New Yotk però l’occupazione sembra stia vincendo contro le intenzioni di “pulizia” della NYPD e del Mayor Bloomberg.

Questo l’inizio del comunicato che trovate sulla hompage di Occupy Wall Street:

“Il potere del popolo trionfa sugli ultimatum di Wall Sreet per porre termine alle proteste. […] Più di 3,000 persone si sono radunate in Liberty Plaza prima dell’alba per difendere la pacifica Occupazione vicino a Wall Street. […] Il mondo si prepara per la giornata d’azione globale di sabato 15 ottobre in 950 città di 82 nazioni. Stiamo vincendo!

Dal tardo pomeriggio di ieri era iniziata a circolare in rete questo appello:

EMERGENCY CALL TO ACTION:  Prevent the forcible closure of Occupy Wall Street!

Dite a Bloomberg di non cancellare l’occupazione!
BISOGNO DI TURNI DI MASSA IN DIFESA DELLO SGOMBERO PREVISTO PER LE 6 am.

 Questa è una situazione di emergenza. Concedeteci un minuto per leggere questo post, agite e diffondete ovunque!

Occupy Wall Street sta guadagnando attenzione con azioni di occupazione che stanno avvenendo in molte città del mondo

Ma la scorsa notte il sindaco Bloomberg e la polizia di New York (NYPD) hanno notificato agli occupanti di Occupy Wall Streetl’intenzione di “pulire il parco” – sito delle proteste – a partire dalle 7 di domani mattina [oggi, ora americana ndr.]

Il termine “pulire” è giàstato usato per chiudere l’esperienza di “Bloombergville” qualche mese fa e spegnere le proteste pacifiche ovunque.

Bloomberg ha detto che il parco potrà tornare ad essere usato dalla gente dopo la pulizia, aggiungendo però un caveat da sottolineare: i partecipanti a Occupy Wall Street dovranno seguire le “regole”. 

Il commissario della NYPD  Ray Kelly ha detto che verranno per ripulire la zona da noi e che non ci sarà concesso prendere sacchi a pelo e gli altri oggetti personali né tornare indietro nel parco.

Questo è un attacco per cancellare #OWS per davvero


PER FAVORE, AGITE!

1) Chiamate il 311 (o il 212-NEW-YORK se siete fuori città) e dite a Bloomberg che supportate il nostro diritto di assemblea  e di non interferire con #OWS. 

2) Venite a #OWS venerdì alle 6AM per difendere l’occupazione dallo sgombero.



Occupy Wall Streetè impegnata nel tenere il parco pulito e sicuro – abbiamo anche un Gruppo di Lavoro Sanitario che si occupa di questo. Stiamo organizzando ulteriori operazioni di pulizia per oggi e continueremo a farlo regolarmente.

Se Bloombergtiene veramente all’igiene qui dovrebbe sostenere l’installazione di portopans e cassonetti. Gli alleati di #OWS hanno lavorato alla messa in sicurezza di  queste cose per sostenere i nostri sforzi.

Sappiamo bene che lo sporco vero sta a Wall Street. Il miliardario Bloomberg appartiene ai banchieri.

Non permetteremo a Bloomberg e alla polizia di New York di cancellare la nostra occupazione. Questa è un’occupazione, non un pic-nic autorizzato.

 

Su Occupy Wall Street vedi:

Dichiarazione dell’occupazione della citta’ di New York

Da che parte stai? Il sindacato dei trasporti con Occupy Wall Street

La solidarietà di attivisti e accademici cinesi (in inglese):  message from Chinese activists and academics in support of Occupy Wall Street

 

www.occupywallst.org

_____________________

Meno fortunata l’azione di resistenza in altre città degli Usa

vedi www.occupytogether.org

Vedi la diretta da Denver:


occupyerie on livestream.com. Broadcast Live Free

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

occupy wall streetUsa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Speculazione sul burro e altre storie del capitalismo globalizzato

Il capitalismo è una follia e la prova è data da un prodotto che tutti i bretoni amano: il burro. Il 28 dicembre, un articolo di Le Parisien ha raccontato di un biscottificio dell’Ile et Vilaine costretto ad acquistare burro dai Paesi Bassi, anche se prodotto a 90 chilometri dalla sua fabbrica… in Normandia! Tradotto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Musk, o del servilismo dei patrioti

Un po’ più di dieci anni fa esplose lo scandalo “Datagate”: l’NSA, agenzia di intelligence statunitense, aveva spiato importanti politici e normali cittadini di alcuni degli stati dell’Unione Europea. Aveva suscitato particolare scandalo il fatto che tra gli spiati figurasse Angela Merkel, allora cancelliera tedesca, le cui comunicazioni private sul cellulare personale venivano intercettate dall’agenzia. […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale

“Avevamo diciott’anni, e cominciavamo ad amare il mondo, l’esistenza: ci hanno costretti a spararle contro.”

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa ci dicono le catene del valore? Dipendenza, crisi industriali e predazione finanziaria

Il dibattito politico profondo latita e ci si scanna per lo più su ciò che intimamente si desidera, invece che su ciò che concretamente succede. Per sbrogliare questa matassa forse dobbiamo fare un passo indietro e porci alcune domande su dove sta andando il capitalismo. In questo caso lo faremo con un occhio di riguardo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la sfida di una ricostruzione indipendente dagli interessi imperialisti

Abbiamo posto alcune questioni a Yussef Boussoumah, co-fondatore del Partito degli Indigeni della Repubblica insieme a Houria Bouteldja e ora voce importante all’interno del media di informazione indipendente Parole d’Honneur a partire dalla caduta del regime di Bachar Al Assad in Siria.

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

“A fistful of dripping hate” Intervista a Phil A. Neel (Eng version)

Trumpism, war and militancy The year 2024 has been dense with significant events. Complexity is in motion, we see it accelerating in political transformations, electoral or otherwise, in the winds of war blowing across the globe, in social and political phenomena that are increasingly difficult to interpret with traditional keys. To try to provide us […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA minacciano la Siria: via le sanzioni solo se Damasco abbandonerà Teheran

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Una fragile (sanguinosa) tregua

Alle 10 di questa [ieri] mattina è partita la tregua di 60 giorni (rinnovabile) tra Israele e Hezbollah, orchestrata dagli Stati Uniti e in parte dalla Francia. Una tregua fragile e sporca, che riporta la situazione ad un impossibile status quo ex ante, come se di mezzo non ci fossero stati 4000 morti (restringendo la guerra al solo Libano) e 1.200.000 sfollati su un paese di circa 6 milioni di abitanti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.