Appello agli insegnanti: non portate gli studenti a Fico!
A meno di un mese dall’apertura della Disneyland del cibo bolognese, mentre i risultati iniziali sembrano meno eccellenti delle aspettative, continuano ad emergere le “spintarelle” istituzionali al progetto simbolo del modello Renzi-Farinetti di sfruttamento “smart”. Non solo l’ampio utilizzo di studenti in alternanza scuola-lavoro o l’imposizione di condizioni lavorative pessime. In questa lettera aperta agli insegnanti scritta dall’Associazione Campi Aperti, si risponde alla campagna comunicativa rivolta alle scuole del paese che senza alcuna vergogna reputa formativa una visita a guidata ad un impianto che è di fatto un centro commerciale, vicino ad un inceneritore, dove espongono aziende ben lontane da standard accettabili in merito di coltivazione agricola. Qui il link alla nostra inchiesta su FICO.
Cari insegnanti,
il 15 novembre 2017 a Bologna ha aperto Fico, la “fabbrica italiana contadina”. Come molti avevano previsto Fico non ha niente di contadino mentre è popolato da grandi consorzi e famosi marchi dell’agroalimentare. Fico non solo si è appropriato inopportunamente del termine “contadino” ma attraverso una potente campagna di comunicazione si propone come baluardo della promozione e della salvaguardia della biodiversità agricola italiana e della “buona agricoltura”.
Noi di CampiAperti pensiamo al contrario che a Fico siano presenti prevalentemente realtà produttive che non fanno “buona agricoltura”: per noi non è buona agricoltura spruzzare Clorpirifos sulle mele come fa Melinda in Val di Non, così come non è buona agricoltura alimentare gli animali con mangimi OGM come fanno Grana Padano e Amadori oppure fare i dolci con uova da galline allevate in batteria come fa Balocco. Questa è l’agricoltura dominante, ma non è assolutamente la miglior agricoltura possibile.
Se il vostro intento di insegnanti invece è quello di far conoscere agli studenti la realtà dei processi produttivi industriali allora questo non potrà essere trovato dentro Fico, perché a Fico ci sono solo rappresentazioni di laboratori artigianali, cosi come ci sono solo rappresentazioni di campi coltivati.
Purtroppo sappiamo che Fico propone moduli formativi per le scuole e siamo molto preoccupati che le giovani generazioni a Fico imparino che quella è l’agricoltura e per di più la migliore agricoltura possibile, mentre si tratta solo di una vetrina, di un set pubblicitario molto lontano dalla realtà.
Noi di CampiAperti sappiamo che la buona agricoltura esiste ed è la piccola agricoltura contadina biologica/biodinamica locale, sostenuta e difesa dal movimento per l’economia solidale.
Cari insegnanti, se volete far conoscere la vera agricoltura agli studenti, che sia biologica, convenzionale, industriale, rivolgetevi alle centinaia di fattorie didattiche presenti in ogni parte d’Italia. Se invece volete far conoscere i processi agroindustriali andate nelle manifatture dove si fa la pasta, il formaggio, la salsa di pomodoro…
Ma per favore, non portate gli studenti a Fico!
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