Arezzo, imprenditore licenziava con pistola sul tavolo
Un licenziamento grazie al quale sulla sua società non ricadeva alcun onere contributivo e l’operaio rinunciava alle sue tutele giuridiche. Da sottolineare, tra l’altro, fatturati di milioni di euro prodotti dalla sua società di costruzioni, subito dopo però dichiarata fallita.
Una pratica ripetuta diverse volte fin quando qualcuno si è deciso a denunciare. Adesso l’imprenditore è a processo con l’accusa di estorsione aggravata ed in casa gli sono stati trovati un fucile da caccia, un revolver, una carabina, un fucile automatico, una carabina aria compressa, una pistola, e numerose scatole di cartucce.
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