InfoAut
Immagine di copertina per il post

Assemblea Pubblica Prendocasa Modena: la politica della casa nell’ epoca della crisi

Con in atto un’occupazione di uno stabile Acer, l’ente incaricato dal comune della gestione dell’edilizia pubblica,  e uno sgombero,quello dell’ex scuola di Marzaglia, si è voluto incentrare l’assemblea soprattutto  sulle iniziative che si sono messe in piedi sul discorso della casa nella città di Modena, cominciando ad entrare nel merito di quelle che sono le possibili azioni di contrasto verso una politica abitativa sempre più legata alle speculazioni e sempre più legata a quello che a Modena viene chiamato il “partito del cemento”.

All’interno della serata hanno fatto molto rumore alcune assenze, nonostante gli inviti fatti con molto anticipo,se si potevano dare per scontate quelle del PD, nonostante qualche consigliere una mezza risposta all’invito l’avesse data, e quella della Cgil, sempre protesa a chiudersi dietro i propri interessi, le assenze di SEL e Rifondazione Comunista hanno fatto capire come anche questa parte di sinistra modenese,che si definisce movimentista, ha altre idee per la testa, forse essendo al giro di boa dell’amministrazione cominciano a ragionare sul lungo periodo alle prossime elezioni, tenendo sì presente  gli esiti delle recenti amministrative, ma  scordando quelli che sono i veri e reali problemi della città, dimenticando che non bastano ordini del giorno o interrogazioni per risolvere quello che sta diventando un problema sempre più imponete: il problema abitativo; questa assenza è stata ripresa più volte, sia all’interno dell’ intervento d’apertura  che negli interventi del pubblico, segnale di come la scelta di non partecipare sia stata vista come negativa e al tempo stesso ha sottolineato l’ importanza di un progetto come quello di “Prendo casa”visto come l’unico progetto in grado di parlare in maniera concreta del problema abitativo della casa a Modena.

L’assemblea è partita con un breve cenno storico che ha portato alla nascita del progetto “Prendo casa Modena”, percorso iniziato con l’apertura di uno sportello denominato “sportello dei diritti”, dedito alla risoluzione dei problemi sul lavoro,le circostanze poi hanno voluto che  dal lavoro ci si spostasse sul problema abitativo. Se in un primo momento, attraverso passi “istituzionali”si è arrivati  alla risoluzione di alcuni casi, successivamente si è trovata la porta chiusa del comune, portando così alla decisione di fare il salto di qualità nell’ intervento, dando vita al progetto “Prendo casa Modena”, sull’ onda di quel progetto nazionale portato avanti a Pisa e Torino dai compagni del Newroz  dell’Askatasuna, iniziando così a dare risposte concrete al problema abitativo, occupando appartamenti vuoti all’interno di un percorso politico che coinvolgesse anche le stesse famiglie. La provincia di Modena  nel 2010 ha visto 1800 sfratti, tre volte tanto rispetto a quelli del 2009, la giunta modenese  a fronte dei problemi abitativi che vedono oltre agli sfratti ,30.000 appartamenti in provincia, 180 appartamenti erp e 400 appartamenti in via Nonantolana tutti vuoti, non trova soldi e non vuole trovare soluzioni, soldi e soluzioni che per costruire piste, piscine e altre palazzine trova senza difficoltà.

A seguito dell’ intervento d’apertura, sono stati fatti altri due interventi che hanno poi dato il via al dibattito pubblico, interventi che sono entrati nel merito delle proposte che lo sportello casa-lavoro e prendo casa hanno negli anni fatto all’amministrazione per trovare una soluzione concreta al problema abitativo, come quella del blocco degli sfratti, dell’ equo canone e tante altre fino a quella dell’ auto recupero, proponendo, visto che si tratterebbe di una legge nazionale, di renderla applicabile nella provincia di Modena attraverso una delibera. Proprio su questo ultimo punto si è concentrato il terzo intervento, nel quale è stata illustrata  quest’ultima proposta, proposta che prevede il recupero del patrimonio immobiliare pubblico non assegnandolo a ditte di privati ma,di costituire cooperative di sfrattati che in questi ultimi anni hanno perso il lavoro e di conseguenza la casa,dando loro non una soluzione puramente assistenzialistica, che come si è visto in questi anni non porta a niente, dando così anche un’opportunità ai comuni di valorizzare e sistemare il patrimonio pubblico lasciato vuoto e lasciato quindi al progressivo degrado praticamente a costo zero. Si è poi illustrata la gestione dell’Acer, delle palazzine in suo possesso, di una gestione che vede un tesoretto di oltre 4.000.000 di euro che potrebbe essere reinvestito proprio per il progetto di auto-recupero ma,soprattutto una gestione in collaborazione col comune che spende soldi pubblici per la  gestione degli appartamenti vuoti. L’intervento si è poi concluso con la proposta alle realtà presenti all’incontro di mettere in piedi una rete sociale nella lotta per la casa.

 

Terminati gli interventi si è aperto il  dibattito che ha portato alla conclusione della serata, nel quale sono intervenute molte persone tra cui anche le famiglie occupanti, studenti, precari e cittadini, sottolineando la validità del progetto, andando tutti a convergere sulla necessità di mettere in campo metodi e pratiche per contrastare la crisi che a livello cittadino, come a livello nazionale,va a colpire le fasce più deboli, soprattutto quando,l’amministrazione comunale sceglie politiche di cementificazione e speculazione opposte alle esigenze dei cittadini modenesi .

 

Infoaut Modena

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

casaGuernicaModenaprendocasa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“CASE IN RIVOLTA” – Bollettino delle lotte abitative

Terzo numero del bollettino delle lotte abitative “Case in Rivolta”, che lancia la settimana di mobilitazione collettiva diffusa a livello nazionale durante la settimana del 20 -26 maggio 2024.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: eseguito sfratto a sorpresa in tempi record!

da Prendocasa Torino Questa mattina, mentre con Mimmo e la sua famiglia resistevamo allo sfratto, ottenendo un rinvio al 7 marzo, l’ufficiale giudiziario si è presentato con la celere a casa di Mohamed e della sua famiglia in via Monginevro 68. Mohamed era sotto sfratto dopo essere stato truffato dalla sua proprietaria di casa che, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La casa è un bisogno. Basta guerre, lusso e capitalismo

Sull’onda della mobilitazione nazionale dell’ottobre scorso i movimenti di lotta per il diritto all’abitare tornano in piazza.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: più debiti, meno case

I tassi medi praticati dalle banche, secondo un’indagine dellaFederazione Autonoma Bancari Italiani-FABI, sono più cari per le famiglie italiane che vivono in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia (4,18%) e per quelle che risiedono in Sardegna e Sicilia (4,23%) rispetto alla media nazionale del 4,1%.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria

La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Negli USA le assicurazioni rifiutano le polizze sulla casa a chi si trova in aree esposte alla crisi climatica

Quanto sta succedendo in California, Florida e Louisiana ci pone delle domande anche alle nostre latitudini. A quale costo lo stato neoliberale ed il capitalismo sono disposti a ricostruire in luoghi in cui gli eventi estremi si fanno particolarmente intensi e cronicizzati? Il battage politico di questi giorni sull’Emilia Romagna sembra darci un’indicazione chiara e preoccupante…

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le pesantissime condizioni di lavoro nell’industria delle carni a Modena

C’è un conflitto tra fornitori di manodopera che pagano i lavoratori a ore – come da contratti stipulati – e l’azienda con la quale i fornitori hanno accordi di produzione legati alla quantità di carne lavorata, di conseguenza l’aumento dell’intensità di lavorazione è giustificato per il raggiungimento di quel tot di produzione necessario a pagare i dipendenti.