Bagnoli, in migliaia contro lo ‘Sblocca Italia’. Cariche e scontri
Il corteo che ha attraversato Bagnoli era aperto da uno striscione che ben identificava le parole d’ordine della manifestazione: Fermiamo lo Sblocca Italia, cacciamo il governo Renzi”. Al centro della questione infatti, il decreto diventato ormai legge da due giorni, e che mira ad aprire la strada alla realizzazione di opere costose quanto inutili, come la riqualificazione dell’area di Bagnoli, creando di fatto un commissariamento ad hoc che derogherà leggi ambientali, piani urbanistici. E se per l’area di Bagnoli è riservato un progetto che di fatto andrà a far sparire la spiaggia pubblica e il parco attualmente esistente a vantaggio di una colata di cemento, la speculazione edilizia sull’ultima grande area libera del litorale urbano di Napoli rimane a far da padrona.
Una volta giunto davanti all’ingresso di Città della scienza, nella parte non distrutta dall’incendio, il corteo ha provato a entrare nonostante l’ingente schieramento di polizia in tenuta antisommossa. Si sono così verificate le prime cariche da parte di quest’ultima, con successivi scontri, mentre i manifestanti non hanno accennato ad abbandonare il campo, esprimendo la volontà di entrare all’interno dell’edificio nonostante il fitto lancio di lacrimogeni e le ripetute cariche. Successivamente, il corteo è proseguito per le vie di Bagnoli, per poi concludersi nel primo pomeriggio. Per le ore 16 è prevista un’assemblea al Politecnico di Napoli per andare a costruire le prossime mobilitazioni verso lo sciopero sociale del 14 novembre.
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