Bologna: occupata l’anagrafe. Aboliamo articolo 5 e Piano Casa!
Intorno alle 10 del mattino è stata messa a segno l’occupazione temporanea dell’ Ufficio Anagrafe del Comune, sollevando a gran voce un problema spinoso che affligge e grava sulle spalle delle famiglie di occupanti che hanno deciso di alzare la testa lottando piuttosto che finire per strada: il problema delle residenze – negate per l’appunto dal famigerato articolo 5 – con cui si nega la possibilità di una vita dignitosa e l’accesso a diritti fondamentali.
Un altro passaggio di lotta all’interno di una mobilitazione serrata che vedrà già il prossimo mercoledì una assemblea cittadina presso l’Ex-Telecom occupata in via Fioravanti (alle ore 20) per dare una ulteriore spallata all’ articolo 5 e al Piano Casa nel suo (devastante) complesso.
Qui di seguito il comunicato di Social Log sulla giornata di oggi:
Dall’occupazione dell’anagrafe all’assemblea cittadina per il diritto all’abitare!
Questa mattina tantissime famiglie che vivono l’emergenza abitativa hanno deciso di occupare l’ufficio anagrafe del Comune di Bologna per continuare la battaglia contro l’articolo 5 del Piano Casa dell’ex-ministro Lupi. In questa occasione abbiamo alzato la voce e puntato il dito sulla negazione della residenza a chi vive in occupazioni abitative imposta dall’infame decreto.
Dopo aver fatto crollare un pezzo dell’articolo 5 riuscendo a conquistare il riallaccio dell’acqua per il Condominio Sociale Occupato di via Mario de Maria e a produrre un precedente importante a servizio di tutti gli occupanti del nostro paese, non possiamo che puntare all’abolizione totale dell’articolo 5 che ogni giorno aumenta barbarie e sofferenze contro migliaia di poveri e nuovi poveri autorganizzati nelle lotta per il diritto all’abitare.
Durante l’occupazione dell’anagrafe abbiamo ottenuto un incontro con i responsabili dell’ufficio e con un rappresentate del gabinetto del sindaco. I responsabili hanno espresso perplessità e preoccupazione per il ruolo repressivo e coercitivo della funzione anagrafica attivata dall’infame articolo. Dal canto nostro abbiamo rifiutato politicamente la circolare ministeriale sulle residenza fittizie in quanto estremamente peggiorativa delle condizioni di vita degli occupanti che si ritroverebbero considerati “senza fissa dimora” e quindi ancora una volta fuori dalla possibilità di godimento di diritti e welfare. Contesto aggravato anche dal provvedimento regionale che lega l’accesso alle graduatorie di assegnazione alle case popolari alla residenza continuativa di almeno tre anni nello stesso comune. Il provvedimento regionale se applicato allargherà a dismisura l’emergenza abitativa e aumenterà la sofferenza e il disagio sociale. Per questa ragione diciamo a gran voce che va immediatamente cancellato!
Forti di questa nuova giornata di lotta facciamo appello alla partecipazione all’assemblea cittadina per il diritto all’abitare mercoledì 20 alle 20:30 presso l’ex-Telecom occupato dove discuteremo i prossimi passi in avanti da compiere collettivamente per difendere le occupazioni abitative, resistere efficacemente agli sfratti e alle politiche del governo Renzi orientate a “tutelare” solo coloro che nella nostra società riescono ancora ad essere solvibili a detrimento dell’esercito di insolventi e precari prodotti da anni di crisi economica.
Le nuove povertà aumentano anche a Bologna e pensare e praticare una vera rigenerazione urbana per noi non può che significare partire da lì nel segno del riscatto collettivo e della conquista di un diritto all’abitare degno di questo nome!
Torniamo in marcia per costruire l’unica grande opera di cui la nostra società ha davvero bisogno: casa, reddito e dignità!
Assemblea Occupanti e Comitato Inquilini Resistenti con Social Log
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.