Bologna, Renzi contestato alla festa dell’Unità
Lo stesso Renzi non a caso ha concentrato la maggior parte del suo discorso proprio sui temi della scuola, venendo contestato sia all’interno con striscioni esposti da precari della scuola durante il suo intervento, sia all’esterno, in piazza 8 Agosto, da diverse decine di docenti delle scuole bolognesi che hanno rilanciato attraverso un cacerolazo fatto con pentole e padelle l’opposizione alla “Buona Scuola” renziana e ai test Invalsi che si svolgeranno nelle prossime settimane, test simbolo dell’aziendalizzazione della scuola pubblica e dell’idea di istruzione e sapere di questo e dei precedenti governi. Tra gli striscioni alcuni vedevano le scritte “Contro la scuola di Renzi nessuna tregua” e “No alla scuola a quiz”.
Da segnalare l’imponenza della militarizzazione intorno al parco dove è stato organizzato l’evento e l’intervento del premier: fin dall’ora di pranzo diversi defender e plotoni di carabinieri, polizia e finanza circondavano tutte le aree intorno alla Montagnola, rendendo ben visibile la distanza del PD dal corpo vivo della società anche in una città come Bologna che sotto l’effetto della crisi e delle lotte sociali degli ultimi anni è sempre meno legata all’esperienza del Partito Democratico, con l’astensionismo che raggiungerà secondo diversi sondaggi cifre record alle prossime elezioni comunali.
Oltre a quella dei docenti, c’è stata un’altra contestazione, portata avanti da Hobo,Labas e Tpo che hanno raggiunto intorno alle 16 l’ingresso del parco della Montagnola, dopo aver in precedenza effettuato un sit-in sulle scalinate del Pincio dopo che la polizia aveva chiuso anche quell’ingresso al Parco. I manifestanti si sono poi diretti a mani alzate verso l’ingresso di piazza 8 Agosto, dove erano schierate le forze dell’ordine le quali hanno quindi caricato il corteo provocando diversi feriti e tre fermi, liberati circa un’ora dopo contestualmente allo scioglimento della piazza.
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